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EURO-DONNE: FINALE INGHILTERRA-GERMANIA, CALCIO DI UN ALTRO PIANETA

Posted by ladycalcio su giovedì, agosto 4, 2022

La Finale degli Europei femminili di calcio disputata domenica scorsa a Wembley fra Inghilterra e Germania, ci ha deliziati con un calcio di un altro pianeta rispetto a quello mostrato dalle nostre Azzurre.

Il divario parte come già ampiamente sottolineato dalla fisicità, proseguendo impietosamente con tecnica e tattica.

A Wembley è festa grande davanti a 87.192 spettatori (record per una finale continentale), con le inglesi di Sarina Wiegman che battono 2-1 le tedesche di Martina Voss-Tecklenburg. Va in vantaggio l’Inghilterra con Toone, pareggia Magull per la Germania e l’incontro, come ormai la stragrande maggioranza delle finali, va immancabilmente ai supplementari, durante i quali Kelly segna la rete decisiva.

Fra le altre compagini del torneo, a distinguersi per gioco e prestanza fisica è stata la Francia, eliminata in semifinale dalla Germania grazie a due goal di Popp.

Prestazioni, queste, che possono dirsi all’altezza del professionismo nel calcio femminile, che nel nostro Paese è stato introdotto soltanto il 1° luglio scorso.

Purtroppo per le nostre Azzurre, tuttavia, agli occhi della gente questo upgrade si è rivelato un boomerang: alle pretese di una visibilità e di un trattamento economico professionistico (equiparato, per la Serie A femminile, a quello della Serie C maschile, ossia a uno stipendio di 26.000 euro all’anno), non hanno infatti fatto riscontro né le prestazioni né tantomeno i risultati.

Inutile dire che il professionismo richiede una stazza fisica, una prestanza atletica e una padronanza tecnico-tattica che per le Azzurre è ancora di là da venire. Si è ampiamente sottolineato che il professionismo può aiutare le nostre ragazze a crescere, ma è altrettanto vero che se non possiedi le physique du rôle, sei destinata a rimanere come un aspirante corazziere di 1,60 m.

Il peggio per la nostra Nazionale è che ai proclami da campionesse della vigilia hanno fatto da contraltare prestazioni scialbe e un umiliante ultimo posto nel girone D, con un solo misero punticino all’attivo, il tutto condito da una batosta per 5-1 rimediata dalla Francia e dalla sconfitta finale contro il Belgio.

Il calcio femminile italiano è ancora in gestazione, molto in ritardo rispetto ad altri Paesi. Si sta evolvendo, sta nonostante tutto migliorando, si sta facendo conoscere ed offre pur sempre stralci di spettacolo e di bel gioco. Ma bisogna dare tempo al tempo, e soprattutto, proporsi con un profilo più prudente e un atteggiamento più umile.

C’è tantissimo da imparare e un lungo percorso da prefiggersi con umiltà, senza bruciare le tappe, e soprattutto, senza pretendere la luna e darsi atteggiamenti da dive. Un atteggiamento che, tra l’altro, renderebbe i tifosi più propensi a perdonare débacles come quelle appena subite a Euro 2022.

https://sport.sky.it/calcio/femminile/2022/07/01/calcio-femminile-professionismo-italia

https://it.uefa.com/womenseuro/match/2032236–england-vs-germany/

https://www.ansa.it/sito/notizie/sport/2022/07/31/euro-donne-2-1-a-germania-primo-titolo-per-linghilterra_1ca8628e-9764-484f-b5b2-6cc0cb8e1ebe.html

5 Risposte to “EURO-DONNE: FINALE INGHILTERRA-GERMANIA, CALCIO DI UN ALTRO PIANETA”

  1. Giusy46 said

    Tutt’altra cosa, bisogna ammetterlo anche se dispiace. Forza Azzurre comunque, ci rifaremo!

  2. Saverio75 said

    Inghilterra-Germania, un classico del calcio maschile che ora abbiamo potuto vivere al femminile. Brave le atlete di entrambe le squadre, l’incontro è stato equilibrato fino alla fine.

  3. Kikko88 said

    Siamo proprio indietro in tutto

  4. Lapidario said

    “Con umiltà”. Parole d’oro

  5. Angelillo said

    A vedere la finale di Wembley sembrerebbe che il calcio femminile stia finalmente decollando dopo una lunga gestazione. La stessa cosa è accaduta per altri sport; pensiamo all’atletica leggera e ai tempi femminili che si stanno sempre più avvicinando a quelli maschili. Trovo che sia anche una questione di cultura, di accettazione, di superamento dei pregiudizi. Le nostre Azzurre sono molto più indietro anche perché in Italia, fino a poco tempo fa, le ragazze che volevano giocare a pallone erano derise e lasciate in disparte dai colleghi maschi. Diamo tempo al tempo e il livello crescerà anche da noi.

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