CALCIO E PAROLE

By "Ladycalcio". Il blog più censurato e più temuto dagli addetti ai lavori

Archive for febbraio 2010

INTER-CHELSEA 2-1: VERSO LA BATTAGLIA DI LONDRA

Posted by ladycalcio su giovedì, febbraio 25, 2010

Lucio, l’ariete a tutto campo, e Milito, il folletto dell’area di rigore: potrebbero essere queste le keyword del match di ieri sera fra Inter e Chelsea (2-1). Milito e la freddezza del campione, che al 3’ del primo tempo ha sbloccato il risultato dando la piega giusta all’incontro. Cambi di ritmo, inserimenti repentini, senso della posizione: davvero un repertorio … principesco. Lucio è ormai sinonimo di gigante a tutto campo, di grinta, di impegno al limite in ogni situazione e su ogni avversario.

Al di là della vittoria, l’Inter è finalmente scesa in campo in un incontro europeo senza la paura di giocare. Volitiva e decisamente in palla, ha retto bene alle polemiche della settimana e alla notizia della vittoria del Milan a Firenze, ora a -4, maturata complice un inquietante rigore negato alla Fiorentina

Insomma, un approccio positivo, fatto di occasioni create e finalmente sfruttate, anche se è presto per illudersi. Al contrario, non mi aspettavo un Chelsea così sprecone. In perenne difficoltà a farsi strada verso la porta interista, gli inglesi hanno cercato il goal prevalentemente sui tiri dalla distanza, con cannonate clamorosamente fuori bersaglio : dalla traversa di collo pieno su punizione di Drogba nel primo tempo al clamoroso errore Lampard nella ripresa. Un limite dello schema di Carletto Ancelotti, partito con un arrembante 4-3-3, o tutto merito dell’ottima difesa dell’Inter?  La retroguardia nerazzurra mi è parsa ieri il punto di forza della squadra di Mourinho, anche nelle fasi in cui la squadra ha sofferto la pressione del Chelsea.

Bene, tutto sommato, l’incidentato Giulione Cesar (a parte l’indecisione sul goal subito); altrettanto dicasi della linea difensiva, che ha tenuto egregiamente il campo chiudendo gli spazi agli inglesi. Unico grosso errore al 51’ sul pareggio di Kalou, rimasto liberissimo in posizione strategica. I difensori nerazzurri, reduci dal pieno di cartellini contro la Samp, hanno fortunatamente evitato l’ammonizione, nonostante quell’intervento dubbio di Samuel su Kalou per il quale diversi commentatori hanno reclamato il calcio di rigore e addirittura il rosso a Samuel. Non credo che ci fossero né l’uno, né l’altro.  I diffidati saranno dunque presenti a Londra.

La rabbia del Cuchu Cambiasso ha regalato un 2-1 sì insidioso dal punto di vista del punteggio, ma che fa ben sperare. A patto che si rivedano alcuni aspetti. Innanzitutto, la prestazione di Eto’o, che continua a non sembrarmi all’altezza dei colleghi di reparto Milito e Pandev; in secondo luogo, mi lasciano un po’ perplessa i continui cambiamenti di modulo di Mourinho, partito con un 4-3-1-2 che ha via via cambiato volto nel corso della partita. È inoltre da vedere come l’Inter reggerà all’emergenza infortuni e squalifiche in campionato, dato che la gestione delle energie sarà fondamentale per presentarsi al match di ritorno al top della condizione. Inoltre, non dimentichiamoci che il confine fra entrate decise e cartellini è un soffio, legato al vento arbitrale che tira e che l’Inter, ahimé, ci ha da lungo abituati ai sogni ma anche ai bruschi risvegli….

A Stamford Bridge, il 16 marzo prossimo, si preannuncia una riedizione della battaglia di Londra!

EMERGENZA DIFESA A UDINE: IL DUALISMO MATERAZZIANO DI MOURINHO

Guardiamo avanti: domenica sarà di nuovo campionato. Soprattutto, dopo le squalifiche di Cordoba, Samuel e Cambiasso (e con Chivu indisponibile), sarà emergenza sparata in difesa. In settimana, gazzette e gazzettini hanno ventilato l’impiego del “re del risentimento” 😀 Materazzi in coppia con Lucio. Oggi, Sky Sport 24 Matrix per “recuperato”.

Ladycalcio ha due certezze:

1) L’infortunio di Parma era qualcosina più di un risentimento 😀 . I tempi danno più ragione a Mourinho, che aveva parlato di “stiramento grande” 😦 , la versione che questo blog aveva sostenuto sin dall’inizio.

2) I post pubblicati su “Calcio e Parole” fanno tremare Matrix e l’Inter 😯 . Dopo quello del 19 febbraio (“Matrix supina e fa suonare le trombe”), il numero 23 nerazzurro è stato fatto letteralmente “sparire” dalle telecamere 😯 . Ve la dice lunga… o no? Si è rivisto poco fa in una foto pubblicata su inter.it, con un vistoso cerottone sulla gamba sinistra. Nella relazione sull’odierna seduta d’allenamento, per Matrix il Sito Ufficiale nerazzurro parla di “ inizio di lavoro con il gruppo prima di proseguire il programma specifico di recupero individuale”. Dunque, a tre giorni dalla partita, il giocatore non starebbe ancora lavorando in gruppo. È indicativo che, stamattina, al gruppo dei titolari si siano aggregati i due Primavera Donati e Caldirola.

Ora, Ladycalcio è in febbrile attesa delle scelte di Mou per domenica. Perché in qualunque senso il mister deciderà, la sua decisione non sarà esente da rischi e contraddizioni. Le due ipotesi:

1)      Mou non fa giocare Materazzi: affianca a Lucio un giovane della Primavera o arretra un centrocampista. Sbugiarderebbe alla grande la tesi del “risentimento” 🙂  sostenuta dalla Società (del resto, già ampiamente sbugiardata dai tempi di recupero), poiché non schierare Materazzi in assenza di tutti gli altri titolari equivarrebbe a confermarne le precarie condizioni fisiche a 18 giorni dall’infortunio: tempi da probabile “stiramento grande”, come sfuggitogli di bocca subito dopo Parma-Inter. Al posto del mister, opterei per questa scelta. Darei al giocatore il tempo di guarire completamente (soprattutto, in vista del finale di stagione), opponendo alle veloci punte dell’Udinese un collega integro, in grado di garantire la tenuta per 90 minuti.

2)      Mou mette in campo un Materazzi comunque in forma precaria  😦 dopo l’ennesimo infortunio muscolare e il relativo stop (nel tentativo di dimostrare che è guarito?), con “zeru allenamento” all’attivo. Come pensare che Matrix, che già non è un fulmine di guerra, possa reggere 90 minuti in velocità in queste condizioni senza rischio di recidiva? Né credo avrebbe senso impiegarlo per un tempo ridotto: comporterebbe la sicurezza di dover rivoluzionare un assetto già precario nel corso della partita e, a mio avviso, un rischio per la salute di Marco 😦  Immaginate cosa si tirerebbe addosso Mourinho, dopo aver parlato di “stiramento grande” ed essere stato criticato dalla sottoscritta per aver lasciato in campo Materazzi rotto a Parma, se il muscolo leso facesse nuovamente crac? 😦 😦 😦

Al di là dei miei commenti pungenti, per spirito sportivo, spero solo che Marco non venga azzardato (o, peggio, mandato allo sbaraglio come l’uomo meno importante della compagnia 😦 ), con l’ennesima sbrodolata sul suo spirito di sacrificio e sull’efficienza dello staff medico…

Il punto è: Mourinho sarà completamente libero in questa decisione? Lasciatemi dire che non ci credo!

Del resto, Ladycalcio fa più paura del Chelsea!!!!!!!  😀 😀 😀

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INTER: TIRA UN VENTO… TAGLIENTE

Posted by ladycalcio su lunedì, febbraio 22, 2010

Non nascondo che quando avevo appreso della designazione di Tagliavento a direttore di gara di Inter-Sampdoria, avevo arricciato il naso. Mi era capitato anche qualche giorno prima con il norvegese Ovrebo, fischietto di Bayern-Fiorentina. Inutile nasconderlo: vi sono arbitri che ti fanno storcere il naso al solo sentirli nominare. Questione di precedenti poco edificanti, nulla più. Nonostante i quali, continuano ad arbitrare – e a fare danni.

Domenica mattina, day after dei rossi a Samuel e Cordoba che hanno lasciato l’Inter in 9 uomini per circa 40 minuti contro la Samp, Milano era ideologicamente spaccata in due – e non necessariamente per fede calcistica: da una parte chi se la prendeva con l’arbitro, dall’altra chi metteva sotto accusa i comportamenti immaturi dei nerazzurri. Come spesso accade, la verità sta nel mezzo.

Il dato di fatto più sconcertante è che, da diverse settimane a questa parte, l’abituale analisi tecnica dei valori del campo del postpartita ha ceduto il posto al furore delle discussioni e delle polemiche sugli arbitraggi. In questo modo, lo sport vero va a farsi benedire.

Tre espulsioni in Inter-Samp: un assurdo, se pensiamo al livello della partita e alla posta in palio.  Da che parte sta l’eccesso? Dalla parte dell’arbitro o da quella dei giocatori?

Premetto che l’arbitraggio del Sig. Tagliavento mi è sembrato pessimo: non soltanto per i 3 rossi comminati, ma anche per l’ostilità manifestata verso i giocatori dell’Inter. Decisioni a senso unico a favore dei doriani in fatto di falli, simulazioni, cartellini, e chi più ne ha più ne metta. Non da ultimo, quel piglio arrogante con cui si rivolgeva ai padroni di casa, tale da suscitare nel pubblico di San Siro un’inedita Pañolada in stile Liga Spagnola al coro di “buffone, buffone”.

Se l’intervento peggiore e più pericoloso mi è sembrato il primo di Samuel, con quella quasi forbice sulle gambe dell’avversario che avrebbe potuto valere il rosso diretto, trovo che sulla successiva gomitata del numero 25 nerazzurro e sull’espulsione di Cordoba si potrebbe perlomeno discutere.

Nei commenti della gente, ricorrono il nome del designatore arbitrale Collina e la domanda: “Cosa dirà Collina a Tagliavento dopo questa partita?”  Non ci è dato di saperlo, ma credo che ne avremmo il diritto! Il silenzio, che come sempre ritengo fonte di ambiguità e di non trasparenza, ha fatto nascere ieri in un mio interlocutore un interrogativo inquietante: “Cosa dirà Collina agli arbitri… PRIMA di mandarli a dirigere gli incontri dell’Inter”?

Certo, la Beneamata rischia di “ammazzare” precocemente il campionato, prospettiva insopportabile per i più. Ma ora, oltre che con i problemi interni, si trova a dover fare i conti con i postumi della serataccia di sabato: già in emergenza difesa, a Udine non potrà disporre di 2 centrali titolari squalificati. I rimescolamenti di assetto a cui è stato costretto Mourinho, hanno sconvolto i piani di riposo e recupero in vista della partita contro il Chelsea di mercoledì, vedi Lucio e soprattutto Stankovic, costretto a rimanere in campo per tutto l’incontro al rientro da un delicato infortunio.

A sentire Mario Sconcerti (Sky), con gli occhi che sprizzano felicità al solo pensiero che il vantaggio dell’Inter in classifica possa assottigliarsi, il direttore di gara merita un brillante 6,5  e le colpe vanno ricercate fra i nerazzurri.

Anche in questo caso, il nome Sconcerti dice tutto, ma d’altra parte, è innegabile che anche l’Inter ci abbia messo come al solito del suo nei comportamenti: falli ingenui ed evitabili, non certo da professionisti scafati che mirano al trono d’Europa, e i soliti numeri di Mourinho a bordocampo, ultimo dei quali l’enigmatico gesto delle manette che rischia di costargli l’ennesimo deferimento. Ha detto bene Beppe Bergomi su Sky: “Gli atteggiamenti del mister in panchina devono essere altri”. Secondo taluni, il tecnico portoghese sarebbe un califfo a dirottare l’attenzione dai problemi della squadra nei momenti topici, attirandola su se stesso. Ma attenzione: di questo passo, Mou rischia di diventare una macchietta – e la  squadra insieme a lui. Se questa è la capacità che l’Inter ha di tenere in pugno Inter-Samp, domandiamoci cosa accadrebbe se si verificasse un’emergenza (di gioco, di torti arbitrali o di qualsiasi altro genere) in un incontro-chiave europeo. Lasciatemi dire che la vedo male e che ritengo l’accaduto come l’ennesima dimostrazione dell’incapacità cronica della Società a livello comportamentale e gestionale.

Le statistiche dicono che l’Inter è al secondo 0-0 di fila e al terzo pareggio consecutivo, per un totale di 3 punti in 3 partite. Attorno a Mourinho e ai suoi uomni, tira un vento tagliente. Serpeggia il nervosismo ed è in arrivo il Chelsea, prima tappa di un delicato finale di stagione. Ma quel che è peggio è che la Società, che anche in questa occasione non ha saputo fare di meglio che chiudersi nell’ennesimo silenzio stampa, ha gettato una ghiotta esca a potenziali futuri provocatori…

Intanto, Mou tace con i giornalisti italiani ma, stando alla Gazzetta dello Sport, avrebbe rotto il silenzio stampa imposto da Moratti parlando con quelli inglesi… Come dicevo,  questa è l”’Inter…

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MATRIX SUPINA E FA SUONARE LE TROMBE

Posted by ladycalcio su venerdì, febbraio 19, 2010

Foto riprese dal Sito Ufficiale di FC Internazionale (www.inter.it)


Mercoledì 10 febbraio, nelle immagini in diretta di Parma-Inter, Sky ce l’aveva mostrato seduto sul campo dopo l’infortunio. Mercoledì 16, a soli 8 giorni dallo “stiramento grande” diagnosticato da Mourinho, il Sito Ufficiale dell’Inter ci ripropone Materazzi “seduto” 🙂  mentre corre sul campo di Appiano.

Mister Mourinho, o il Suo occhio esperto ha “cannato” alla grande la diagnosi (“misdiagnosed”, tradotto dallo slang milanese all’inglese) – e in questo caso, bisogna togliere a Marco la patente di eroe -, oppure, l’Inter Le ha tirato le orecchie 😀 per quella Sua dichiarazione a caldo e ora tenta di sminuire l’entità dell’infortunio? Propendo per la seconda ipotesi.

Ahi ahi, com’è “piantato” Marco nella corsa… 😦  sembra che non effettui neppure la fase di volo (la “sospensione”)… E per notarsi da un’immagine fissa… È talmente “fermo”, che la foto sembrerebbe fatta … da fermo … o quasi! 😦 È solo una mia impressione, mister, tantopiù che, da qualche giorno, qualcuno ha “oscurato” da “Zona Mista” (Inter Channel) l’attualità della prima squadra, privandoci delle immagini in movimento. Ne sa qualcosa? In italiano li chiamiamo “segreti di Pulcinella”… 😀 . Come diceva il buon Totò: “E io pago!” Sì, perbacco, ma non certo per vedere per giorni le immagini di repertorio o gli allenamenti delle giovanili! 😦

Le didascalie sotto le foto pubblicate mercoledì 16 su Inter.it, che ripropongo citando rigorosamente la fonte, mi sembrano degli specchietti per … gli allocchi: Matrix guarda al futuro “con il sorriso” 😀 , “Marco Materazzi già in corsa verso un nuovo traguardo”. Più che in corsa, Matrix mi sembra fermo 😦 .  Siamo proprio sicuri che stia correndo? Dal fermo immagine non individuo né un minimo di estensione  della coscia in fase di spinta (beh, spinta… si fa per dire), né la flessione della gamba nella fase di ritorno: il bicipite femorale sciopera! 😦

Inoltre, Matrix mi sembra supinare 😯 vistosamente con il piede sinistro (quello della gamba infortunata, pardon, “risentita” 😉 ) ; per i non addetti ai lavori, ciò significa che, correndo, appoggia e carica eccessivamente sulla parte esterna del piede: un movimento non corretto che costringe alcune delicate strutture (tendine d’Achille, ginocchio, ecc.) a lavorare fuori asse.

Mister, per fugare l’angosciante dubbio di uno” stiramento grande” e tranquillizzare i tifosi, ci sarebbe voluta qualche immagine di Matrix in movimento …. Ma ormai è tardi… 😦 Oggi, venerdì, in “Countdown” e in “Inter News” il canale tematico ci ha mostrato Chivu al lavoro con i compagni 🙂 : una grande gioia per tutti gli sportivi, ma paradossalmente, del jogging di Marco neanche l’ombra 😦 … Sabato si gioca, domenica è sempre domenica e Lei… jump! – da furbacchione, ci nasconde il Marcolino fino a lunedì o martedì 😉 ? Magari, per convocarlo a sorpresa contro il Chelsea e fargli sgranchire il bicipite femorale a bordocampo per tutto il secondo tempo? Politically incorrect!

MATRIX FA L’ASTISTA 😯

Avete presenti i saltatori con l’asta nell’atletica leggera, che si proiettano in alto facendo leva …  sull’asta 😀 ?

Ebbene: non ricordavo un’intervista concessa da Materazzi al canale tematico nerazzurro da un paio d’annetti 😯 . Mercoledì sera al Winterstore, rieccolo presentarsi al microfono di Roberto Scarpini in occasione della diretta dell’asta benefica per Inter Campus Romania: uno di quegli eventi mielosi che, oltre a dare un sorriso ai bambini, danno anche il loro bel tornaconto di immagine (e non solo, come avremo modo di approfondire 😦  )alle società che li promuovono, oltre che una tirata a lucido all’immagine appannata di certi calciatori .

Il bravo Roberto Scarpini, corretto, impeccabile e professionale anche con chi per mesi (o per anni) gli ha girato la faccia dal microfono, torna buono a Matrix per rilanciare le sue “AZIONI” in ribasso…

Materazzi si presenta all’evento ufficiale con il berretto da notte 😀  😯 … pardon, con un berretto di lana bianco, una casacca rossa e un paio di jeans sbrindellati. Riecco il manico di pastafrolla dell’Inter: i giocatori di una Società che si fregia di uno “stile” non dovrebbero presenziare agli eventi con la divisa ufficiale? Lo vedo smagrito, sofferente in viso. Gli leggo un’espressione un po’ assente, e comunque, molto diversa dai sorrisi stampati mostrati sul Sito .

Rompe l’annoso digiuno vocale per raccontarci che cosa? Per farci sapere che fa il bene senza dirlo: in altre parole, per usare un’espressione evangelica a me cara, senza “suonare la tromba”.

La “tromba”, la fa suonare a Roberto Scarpini e a Edoardo Caldara, che tramite domande e apprezzamenti che suonano preparati lontano dieci miglia, si assumono la paternità dello strombazzamento del bene che Matrix farebbe – e, udite udite, si terrebbe gelosamente per sé.

Scarpini parte chiedendogli quanto preveda di raccogliere a favore dei bambini con le sue scarpe del n° 49 😯 e prosegue complimentandosi – davanti a 50.000 abbonati 😯 – per le “iniziative lodevoli” assunte dai calciatori, che “non vi tirate mai indietro”, visitate i malati negli ospedali, “lo tenete per voi” e via dicendo. “lo lo trovo più bello senza farlo sapere”, fa il finto modesto Matrix.

Se non lo fa sapere lui, ci pensa Caldara: “È stato bravo (Marco, ndr), perché non credo che ci siano tanti oggetti legati a voi giocatori questa sera all’asta, mi sembra che ci siano solo le scarpe di Matrix … quindi è stato bravo, è stato bravo (e tre! 😦 ) a fornire questo oggetto, questo materiale importante per i tifosi “… Neanche le scarpe le avesse pagate lui di tasca sua! Presumo che le abbia offerte lo sponsor Nike, correggetemi se sbaglio!

La “bandiera dell’InterMaterazzi mette all’asta se stesso, alla stregua degli stendardi nerazzurri autografati del derby. Quelli, almeno, sono stati venduti; lui, non lo compra nessuno. 😦

Matrix, a questo punto, secondo Caldara l’unico ad averci messo il piedone 🙂 per una buona causa, per dirla con S.Matteo, ha già ricevuto la sua ricompensa 😦 😦 😦 .

Chi non sa più cosa dire – e lo credo bene – sono gli intervistatori d’ufficio. Due domande in croce – in linea con i tempi tecnici della pubblicità –  e lo spot promozionale – è terminato. Chi sa quello che dice, avendo amaramente sperimentato il gelo di cuore di Materazzi 😦 😦 😦 a telecamere spente, è Ladycalcio, rivoltata da sceneggiature dello spessore di un’ala di farfalla che non riesce a non vedere come strumentalizzazioni dei bambini bisognosi.

Non smetto di domandarmi se Materazzi dica e faccia quello che crede o, piuttosto, quello che gli fa dire e fare la compagnia dei firlinfoeu 😀 . La povertà, ahimé, non è solo quella dei bambini della Romania.


Leggi i precedenti del “caso” al link:

https://calcioparole.wordpress.com/2008/11/24/perche-non-credo-piu-alla-sindrome-compartimentale-di-materazzi/

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ROONEY SGONFIA IL SOUFFLE’ A LEONARDO

Posted by ladycalcio su mercoledì, febbraio 17, 2010

Sembrerebbe appena uscito da un college. Con quella faccia e quell’espressione, Wayne Rooney non potrebbe essere che un inglese. Per sfortuna del Milan, tuttavia, il ragazzo è inglese d.o.c. anche nel modo di giocare a calcio.

Durante la diretta Sky, Massimo Marianella e Massimo Mauro hanno appena finito di sciorinare le statistiche, che a Milano contro il Milan vedono sfavorito il Manchester United. Il balletto di gioia di  Ronaldinho, che soltanto al 3’ infila Van der Saar, illude San Siro che anche questa serata sia favorevole ai rossoneri. Ma ecco il mastino inglese d.o.c. castigare il diavolo e aprirgli, per ora, le porte del Purgatorio. Con l’opzione per l’Inferno. Per Leonardo non è finita qui, ma con le 3 reti in trasferta, il ManU mette una seria ipoteca sul passaggio ai quarti di Champions League nella partita dei dualismi e dei contrasti: il giovane Leonardo, rappresentante della new wave degli allenatori italiani, contro la vecchia volpe Ferguson; la personalità da squadra vincente del Manchester, aspetto sottolineato da Marianella, contro l’orgoglio di un Milan sempre galvanizzato dall’Europa; due assenze pesanti per parte – Borriello e Giggs – e 2 sfide senza storia a favore degli inglesi alle estremità del campo: Huntelaar-Rooney sul fronte dell’attacco, e Dida-Van der Saar nelle rispettive porte.

Ho toccato il tasto dolente, visto che senza quella papera dell’estremo difensore rossonero sulla sbucciata di Scholes, il Milan avrebbe potuto uscire da San Siro con un pareggio.  Si prende altri rischi, Didà 🙂 , con l’accento sulla “a” 😀 , come viene stranamente chiamato in telecronaca. Chissà che aggiungendogli l’accento non si riesca ad aggiungergli anche un po’ di verve…  Purtroppo, con o senza accento, il portiere rossonero rimane lui, fedele alle sue papere 😀 .

Il primo tempo è a favore del Milan, che costruisce più gioco, fabbrica numerose palle goal, crea occasioni e chiude bene i passaggi agli attaccanti avversari. David Beckham, stimolato dalla sfida con la sua ex-squadra, si mette in mostra con pregevoli traversoni, che le punte sprecano in conclusione. Il Milan svolge una gran mole lavoro, ma concretizza poco.

Il ManU è inizialmente più lento, sembra faticare a trovare gli spazi e subisce la maggior fluidità del Milan. Ma alla distanza, i rossoneri si smorzano ed escono gli inglesi: sappiamo che non sono gli ultimi arrivati, bensì quelli della finale del’99 soffiata al Bayern ai minuti di recupero. L’eterno Scholes, superstite di quella compagine, pareggia il goal di Dinho e riapre la partita.  Il Manchester è cinico, letale con i suoi grandi tiratori: prende il sopravvento con micidiali rasoterra e con le staffilate di Rooney, anche se rimane un po’ approssimativo in difesa.

La svolta è opera di Rooney, che incorna di testa al 66’ e al 74’, lasciando Nesta e Bonera come due stoccafissi: per il ragazzo inglese doc, è il 9° goal in 6 partite. Il pubblico sfolla precocemente da San Siro e si perde la rete con cui Seedorf, subentrato a Beckham, accorcia le distanze, lasciando a compagni e tifosi il rimpianto per quel “gollonzo” subito da Dida. Leonardo gioca la carta Inzaghi togliendo Huntelaar, ma a Pippo manca… la manina fatale 🙂 .

Il Milan si è sgonfiato all’improvviso come un soufflé stracotto”  😉 riassume bene Giorgio  Porrà nel suo commento a fine partita.  E mentre a botta calda si cercano le risposte più a livello di caratura e personalità degli uomini che non a livello di gioco, la settimana prossima toccherà ai cugini dell’Inter tentare una rivincita nella doppia sfida anglo-italiana.

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MATRIX AVEVA VOLUTO LA BICICLETTA…

Posted by ladycalcio su domenica, febbraio 14, 2010

Tranquillo Marcolino, ghe pensi mi”, deve avergli detto il “grande capo” illudendosi di rassicurare un Materazzi sempre più scosso dai post di Ladycalcio.

Ma i pensieri, prima della partita di mercoledì sera, doveva averli anche José Mourinho: solo in panchina (perlomeno, così credeva), con il piglio dei giorni migliori e come estraniato da tutto ciò che gli accadeva attorno, il mister aveva l’espressione di chi stesse rimuginando su una matassa di problemi sempre più ingarbugliata. Capirà sempre meno gli italiani, e – se ci vedo giusto – non capirà per nulla come uno Special One possa trovarsi fra l’incudine del Grande Burattinaio e il martello pneumatico di Ladycalcio nel momento di schierare la difesa .

Rientra per primo in panca anche nella ripresa, quasi non ne volesse più sapere di ciò che accade là dentro. Sky zooma sull’occhio pensieroso del mister. Chissà cosa ne vedono, dietro le quinte, quegli occhi. Ultimamente, vi leggo una sorta di rassegnazione. Se lo chiede anche Fabio Caressa: “Lo sguardo di Mourinho… a cosa sta pensando?

LE STRANE SCELTE DEL MISTER

Il fantasma nella foto, intento a spiargli nei pensieri, giura che si stesse interrogando sull’assetto difensivo e sul suo futuro all’Inter 😯 .

Cito dalla frase che avevo rivolto a Mourinho nel post precedente in rapporto alle lodi sperticate a Materazzi dopo i due incontri di Tim Cup contro Juve e Fiorentina: “Delle due l’una: o Lei è “colpevole” (mi perdoni la battuta ) di aver lasciato marcire in panchina un vero fenomeno da fine agosto ad oggi, oppure, dopo il breve contentino mediatico, Materazzi in panca ce lo rispedirà di corsa e negli incontri che contano rivedremo Lucio, Samuel o Cordoba. In tal caso, Marco uscirà ancor più a pezzi dall’ennesima sceneggiata”.

Sarò megalomane, ma come non fare un pensierino all’eventualità che il “Grande Burattinaio” abbia voluto smentirmi 😯 ?

SIAMO IN CAMPAGNA ELETTORALE!

Sappiamo che Mou non ama il turnover e che schiera i suoi uomini in rapporto agli avversari. Ebbene: considerando le punte del Parma e il loro veloce gioco sui palloni bassi, Parma-Inter mi sarebbe sembrata la partita meno adatta a Matrix. Lo stesso mister si è lasciato sfuggire la frase: “un Biabiany in contropiede, che va a 200 per ora contro un giocatore come Marco…”.

Tuttavia, a soli 4 mesi dai Mondiali, era tempo di candidare Matrix alla selezione Azzurra 😉 .

Nel pre-partita di Inter Channel, per dirla con il bravo Roberto Scarpini, si lanciano “i petardoni”: primi piani da urlo a Matrix che si scalda e grande schieramento difensivo con i due AndreaSorrentino ed Elefante – nel ruolo di centrali. Ad Elefante viene subito servita una domanda su Materazzi. Ma la formazione ufficiale con quell’insolita difesa a 3, con Matrix anziché Samuel e Cordoba esterno sinistro, lascia perplessi anche i difensori d’ufficio più accaniti.  Elefante non si aspettava Cordoba a sinistra. Sorrentino: “ C’è un assetto piuttosto particolare stasera nell’Inter… vedremo se reggerà il confronto, soprattutto sul piano della velocità”. Anche Sorrentino vede “Cordobaun po’ fuori ruolo” ma aggiunge che “Mourinho non fa mai nulla per caso e a caso” e che “ci sarà una ratio anche in questa scelta”. Forse, in un certo senso c’è… 😉

Maurizio Pizzoferrato (Agenzia  Area di Roma): “Mi pare con che con Mourinho questa cosa (la difesa a 3, ndr.) non sia mai successa… preoccupa un po’ questo assetto veloce del Parma” (il riferimento è ad Jimenez e Bojinov).

Beppe Bergomi in telecronaca su Sky:Mourinho la coppia dei difensori quasi mai la tocca”. Aggiungerà poco dopo: “Cordoba solo in emergenza l’abbiamo visto giocare a sinistra”. Ebbene: temo che l’emergenza che il mister deve fronteggiare sia quella di dover pianificare la difesa in rapporto a un avversario mediatico incontenibile: Ladycalcio 😀 .

LA PARTITA

Non è certo l’Inter travolgente vista contro il Cagliari. In attacco spicca Pandev, il siluro umano, strepitoso al punto da mettere a rischio il posto di titolare di Eto’o. Il macedone è la gioia di giocare personificata. Dice di star bene all’Inter… e lo dimostra. Lucio giganteggia a tutto campo, l’ottimo portiere Miranda salva più volte la sua porta dagli assalti nerazzurri. I veloci capovolgimenti di fronte prendono in castagna anche l’arbitro Bergonzi, che resta indietro un paio di volte nella corsa (e dall’azione).

Materazzi. Bene come sempre sulle palle alte e come senso della posizione , male sulle palle basse, in velocità e nei rientri dall’area avversaria, dove agisce da punta aggiunta opportunista sui calci piazzati: Matrix non corre 😦 , Valiani tiene palla bassa per eluderlo e Bojinov gli va via più volte. Il n° 23 nerazzuro va dritto sull’avversario su una palla bassa al 15’ del p.t., manca il rientro al 19’ e al 27’… Al 5’ del 2° tempo non rinvia la palla, che resta nell’area di rigore, al 16’ è saltato da Jimenez in contropiede, al 20’ è lasciato lì da Valiani (Cesar para). Bergomi sottolinea che per questo tipo di situazioni sarebbe andato bene Cordoba. Matrix rischia ancora alla mezz’ora… Errori che non troverete elencati nei pezzi di  Nicola Cecere o dei due Andrea… 😕

Segna il Parma e Mou mette in campo Balotelli (per Motta) e Santon, sacrificando inspiegabilmente Cordoba 😯 .

PREMIATA STIRERIA MATERAZZI

Quando si dice Pierino e il lupo. Al 34’ del 2° tempo, Matrix si accascia vittima di un problema muscolare alla coscia sinistra: è l’ennesima recidiva, che il giocatore si è procurato da solo nel ricadere da uno stacco di testa.

Avevo appena scritto di come vedessi Matrix rigidissimo a livello di gambe e schiena nell’esecuzione dello stretching.  Mourinho (e lo staff tecnico di FC Internazionale) sapranno certamente che tale mancanza di elasticità predispone agli stiramenti. Mister, l’eroe Le va in frantumi 😦 !

Un parallelo tecnico-lampo: Guardate come corre, sprinta e dribbla Javier Zanetti, nato lo stesso mese e lo stesso anno di Materazzi. Ma osservate anche come Zanetti esegue lo stretching durante il riscaldamento: l’apertura dei suoi adduttori, l’escursione dei muscoli lombari nelle flessioni in avanti, ecc ….. Qualità che presuppongono un capillare lavoro personalizzato sul proprio fisico ben al di là di quello eseguito con il pallone, che tanto diverte i giocatori!

Dati statistici. Nel campionato in corso, Matrix ha disputato due sole partite, il cui esito avvalora la mia tesi della sua fragilità sia nervosa, sia muscolare. In entrambe, ha rischiato di lasciare la squadra in 10 -, pardon, mister, in 10 e mezzo. Sto parlando di Inter-Bari del 23 agosto, in cui prese il giallo per una brutta entrata su Alvarez e venne sostituito con Cordoba a un quarto d’ora dalla fine prima che il cartellino arancione si tramutasse in rosso, e di Parma-Inter di mercoledì, che dà ragione a chi lo considera ormai “sempre rotto”. Come può un allenatore – non importa che si chiami Mourinho o Lippi – fare affidamento su di lui nelle gare importanti?

MOU NON PUO’ AVER FATTO UN ERRORE COSI’

Matrix, dicevamo, si infortuna. Ora, a contrastare la furia Biabiany non c’è più Cordoba – giocatore veloce e abile sui palloni bassi – , sacrificato per tenere in campo Materazzi 😯 . Un errore tattico talmente evidente che, personalmente, mi rifiuto di imputarlo allo stratega Mourinho. Solo grazie alla bravura di Balotelli, autore del pareggio, non è costato all’Inter la sconfitta!

Massimo Mauro su Sky: “Josè, non ti è venuto in mente di tenere Cordoba centrale e sostituire Materazzi?” Mou, che non è un pirla, dentro di sé sa che quella sarebbe stata la strategia corretta. Forse a causa dell’arrampicata sui vetri, si disunisce nell’italiano: “Sì , m’è venuta ancora una fede, sì, sì, io … questo sarebbe più del punto di vista dell’organizzazione del gioco, Inter seru a uno, loro in contropiede… BiabianyCordoba molto .. molto più adatto a questo qua, verissimo…”. 😛

Ma allora, chi diavolo gliel’ha fatto fare? Perbacco, il mister è uomo di fede!: “Allo stesso tempo, Marco in costruzione di gioco è uno che construe abbastanza bene, gioca molto bene a pallone, y avevo una fede in palle inattive, perché Marco in palle inattive può far la differensia, io l’ho lasciato in campo perché io pensavo: ‘dominio nostro, seru a uno per loro, dominio nostro, palla inattiva, fallo laterale, corner’…  y Marco in area mi poteva dare, mi poteva dare qualcosina in più …”.

Mister, faccio come Lei: non commento! Mou prosegue definendo Matrix: “veramente un esempio, un esempio grandissimo per tutti questi ragazzini guardare y vedere come … come uno come lui può stare in  campo e fare qualcosa per la squadra perché veramente loro sono rimasti con 10, noi siamo rimasti con 10 e mezzo e questo mezzo poteva fare la differenzia”. Eh no, caro Mourinho, credo che nel Suo ruolo di allenatore Lei abbia dato ai giovanissimi un pessimo esempio. Vedremo perché. Quanto al quarto d’ora in campo stirato, ahimé, farà la differenza solo nei tempi di recupero di Matrix, destinati ad allungarsi.

Sulla Gazzetta dello Sport di giovedì, Luca Taidelli parla di “materazzismo” e critica Mourinho:” Almeno una sua scelta tattica non ha convinto. Perché opporre due centrali da contraerea alla banda bassotti di Guidolin, con l’aggravante di aver tolto il velocissimo Cordoba, e non Materazzi, al momento di rimontare il gol di Bojinov?”. Ce lo stiamo ancora chiedendo tutti.

HAI VOLUTO LA BICILETTA? PEDALA….

Matrix fa per uscire dal campo perché non ce la fa. Dal labiale gli leggo: “Mi son stirato” 😦 . Marco sta facendo la cosa giusta. Come ogni atleta d’esperienza, “sente” che il suo fisico gli dice di no. Sa che, continuando, non può che aggravare l’infortunio e allungare i tempi di recupero.

Come interpretare quelle immagini?

Le immagini della diretta Sky ci mostrano Materazzi che, infortunatosi in ricaduta, alza immediatamente il braccio verso la panchina e fa chiaramente segno di no: non è in grado di continuare. Dopo un breve consulto sul campo con il Dott. Combi e con un altro membro dello staff nerazzurro, si avvia lentamente verso la panchina. Attenzione all’inquadratura a tutto campo:  mostra Matrix di spalle e Mourinho di fronte, che con un perentorio gesto della mano, gli fa segno verso il terreno di gioco. Grazie ad un’altra telecamera, la regia ripropone il labiale di Marco diretto verso la panchina, dal quale leggo: “È uno strappo” 😦 . Ma dopo il deciso gesto di Mou, Matrix abbassa la testa e allarga le braccia. Un attimo dopo, rieccolo in campo 😦 .

Ciascuno, potendo, riveda le immagini e si faccia liberamente la sua idea. Quella di Ladycalcio è che Materazzi – a ragione – non intendesse continuare e che sia stato Mourinho a rispedirlo d’autorità sul terreno di gioco 😦 .

Marco zoppica vistosamente. Tenta di correre, ma non riesce ad eseguire la fase di ritorno della falcata (quella che sollecita il bicipite femorale, situato nel retrocoscia). Perde persino negli stacchi di testa, il suo punto forte, poiché salta soltanto sulla gamba destra. Ciò che rende il tutto più assurdo è che l’avversario è un modestissimo Parma, che gioca in 10 dopo l’espulsione di Valiani. L’uscita di Materazzi, non avrebbe fatto che ristabilire la parità numerica.

A fine partita, Mou lo abbraccia e parla di “un giocatore come Marco, che ha fatto una gara secondo me absolutamente fantastica, un esempio incredibile di uomo. Marco Materazzi con un stiramento – che sicuramente sarà un stiramento grande, ha fatto 50 m per difendere un calcio d’angolo negli ultimi minuti”.

UN CONCETTO ERRATO DI EROISMO

Lo ritengo un concetto di eroismo errato, fuorviante e pericoloso. Mister, davvero Lei ha rispedito – o comunque ha lasciato – in campo per oltre un quarto d’ora un ragazzo con uno stiramento che riteneva “grande” (grave, ndr)? Se sì, che esempio sente di aver dato, nella Sua posizione, ai giovanissimi? Proprio Lei, l’educatore, il tecnico che mira a far crescere i ragazzi? È consapevole dei rischi per la salute a cui andrebbe incontro un bambino-tifoso che, elettrizzato dalle Sue parole e dalla Sua esortazione a seguirne l’esempio, tentasse di emulare il suo idolo Materazzi che gioca stirato?

Mister, la penso molto diversamente da Lei. Ritengo che:

1) La salute sia il maggior patrimonio dell’atleta e che l’allenatore debba in ogni caso preservarla; più che mai se ha a che fare con un giovanissimo, al quale dovrebbe insegnare ad ascoltare i segnali del corpo e a rispettarlo quando dice no. 2) Spesso ci voglia molta più forza di volontà (e intelligenza) per fermarsi che non per proseguire: è un aspetto fondamentale nella maturazione dell’atleta e della sua consapevolezza! 3) Aggravando la lesione, si aggraverà anche la successiva cicatrice muscolare in sede d’infortunio, predisponendo il muscolo a ricadute.

Faccio inoltre notare che nel momento in cui Materazzi non si sentiva in grado di continuare, nessuno poteva conoscere l’entità del suo infortunio…

Mister Mourinho, Le rinnovo la domanda: non Le sembra di aver propugnato, presso i giovani, un concetto di eroismo non corretto e a rischio di pericolose emulazioni?

REPENTINA RETROMARCIA

Nel dopopartita di Parma-Inter, Inter.it apre in prima notizia con il titolo: “Materazzi, esempio per i giovani”, con tanto di foto di Matrix a fianco. Ma stranamente, modifica il virgolettato di Mou, laddove, giornalisticamente, il virgolettato sta ad indicare le parole testuali pronunciate da una persona: così, lo “stiramento grande” diventa “probabile stiramento”:  “stasera Materazzi, vittima di un probabile stiramento :-), ha corso 50 metri per difendere”, si legge. Forse per i motivi che ho fatto osservare sopra? Ma il bello deve ancora venire. Leggete il comunicato stampa di giovedì sul Sito Ufficiale nerazzurro:

Appiano: Materazzi, solo un risentimento

Giovedì, 11 Febbraio 2010 17:13:26
APPIANO GENTILE – Non ci voleva, però l’esito degli esami strumentali, ai quali è stato sottoposto stamane dallo staff medico nerazzurro, ha perlomeno rassicurato Marco Materazzi, che è rimasto ugualmente in campo sino al minuto 94 perché José Mourinho aveva già esaurito le sostituzioni (e all’ultimo secondo Matrix ha sfiorato di testa il gol della vittoria… ). L’infortunio muscolare, accusato nel secondo tempo di ieri sera a Parma, è solo un risentimento:-) al bicipite femorale della gamba sinistra. Già domani il difensore sarà al centro sportivo “Angelo Moratti” per avviare il programma, inizialmente terapico e fisioterapico, di recupero. (Inter.it)

NONSENSE (per dirla all’inglese)

Un  risentimento non necessita di un “programma, inizialmente terapico e fisioterapico, di recupero”. Questo, semmai, si stila per infortunio. Un “risentimento” non è un infortunio – e non è neppure una definizione medica. Mou, che non è un pirla, ha parlato di “stiramento grande”. Se Materazzi è rimasto in campo un quarto d’ora con un semplice “risentimento”, non è un eroe. Un giocatore che resta in campo un quarto d’ora con un risentimento, non zoppica vistosamente come faceva mercoledì sera Matrix. Un giocatore costretto a star “fuori 3 settimane” (fonte: Gazzetta.it dell’11.2), ha qualcosina di più di un risentimento, come, temo, confermeranno i tempi di recupero.

POZZI DI SCIENZA

Delle due l’una: o Mou deve rimangiarsi le lodi sperticate a Materazzi e togliergli la patente da eroe, oppure,come troppe cose all’Inter, anche le apparecchiature mediche con cui sono state effettuate le indagini strumentali sul giocatore vanno … a petrolio 😀 !

AL SUO POSTO, MI SENTIREI “USATA”

Il fantasma che ho sguinzagliato sui campi di gioco mi riferisce che Materazzi è sempre più inquieto, e disorientato dai post di Ladycalcio. Il battage imperioso di giornali e tv non basta a togliergli la paura di cliccare su questo blog. Come Mou, anche lui si trova fra l’incudine e il martello.

Anche mercoledì sera dopo l’infortunio, il “ghost” gli ha letto questi pensieri. Ladycalcio non nasconde di essere dispiaciuta dell’infortunio e sempre più perplessa delle strane “impalcature” che vede costruire  dietro questo ragazzo.  Marco è stato generoso: ha stretto i denti, ha agito con il cuore. Si è sentito utile. Forse, sentirsi “portare in braccio” dai mass media gli dà sicurezza.

Sul finale, ha cercato disperatamente un goal che gli fruttasse un titolone di giornale. Al contrario, ha fatto notizia per un inutile stoicismo, giocandosi probabilmente ogni residua chance di Mondiale. Ammesso che ancora ve ne fossero, la partita contro il Parma è stata una pessima pubblicità sia riguardo alla sua integrità fisica, sia perché è destinata ad alimentare ancora a lungo i teatrini surreali sulle sue condizioni: menischi-lampo e risentimenti lunghi intere settimane?

Le parole di Lippi sono state chiare: fanno pensare che, per Matrix, la Nazionale sia un capitolo chiuso.  All’Inter lo sanno già da un pezzo? Altrimenti, come spiegare che lo si sia lasciato in campo infortunato, accorciando così il tempo a sua disposizione per mettersi in mostra?

L’ho scritto altre volte:  vedo ormai questo ragazzone come un colosso d’argilla, finito in un vicolo cieco nel quale si dibatte senza saperne più uscire, complice il suo entourage. Se proprio vogliamo parlare di risentimento, può definirsi tale il mio stato d’animo verso chi ha travisato le mie intenzioni verso di lui, procurando il doloroso “strappo” da cui non si è più ripreso. Un risentimento in crescita da quando ho avvicinato in incognita Matrix, “colpevole” sì di un paio di parole avventate, ma di un comportamento che – ne sono sempre più convinta – ritengo essere stato malamente “pilotato” da altri…  In questo senso, non è giusto che Marco sia il solo a pagare.

Marco mi fa tenerezza anche quando si lascia nutrire di belle parole e poi, macilento, abbassa la testa davanti all’autoritario Mou, che dopo averlo esiliato in panchina per mesi come ultima scelta, quando si rompe arriva a dichiarare: “Purtroppo lo perdiamo, non l’abbiamo contro il Chelsea, per dir la verità, conoscendo Chelsea come conosco Marco, sarebbe importante per noi

Dal canto mio, non riesco a non vedere Matrix come “usato”.

Pensate forse che Mourinho avrebbe lasciato in campo in quelle condizioni Samuel o Lucio? Oppure Milito? O Sneijder?  Ci metterei la mano sul fuoco: no! Per paura che si spaccassero in vista degli impegni di Champions League. A proposito di fuoco, per usare una sua espressione, mi sembra che Mou ci abbia buttato Materazzi 😦 – anche se, tardivamente, ci si affanna invano a dimostrare il contrario. Ora, nel momento clou della stagione, Matrix si ritrova stirato e forte solo di un malloppo di belle parole. Dal canto suo, il mister ha Lucio,  Samuel e Cordoba. E forse, per un po’, un problema in meno…

Leggete i precedenti al link:

https://calcioparole.wordpress.com/2008/11/24/perche-non-credo-piu-alla-sindrome-compartimentale-di-materazzi/

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LA PREMIATA SARTORIA MATERAZZI

Posted by ladycalcio su sabato, febbraio 6, 2010

Il mio post del 19 gennaio “Materazzi fora quota fora tutto. Mourinho ci mette questa faccia”, ha scatenato, da parte del Grande Burattinaio, la reazione forte che mi attendevo: un imperioso arrembaggio, tramite i media, per risollevare le quotazioni di un Matrix già dato per “ex”. Si tenta una disperata inversione a U dall’immagine di abbonato al bisturi a quella, pressoché insostenibile, di candidato ai prossimi Mondiali. Troppo tardi:l’aereo per il Sudafrica sta già rullando sulla pista.

CARTA E PENNA CONTRO AGO E FILO

Altro che il taccuino di Mourinho con il logo di FC Internazionale: Ladycalcio ha un grosso blocco con l’effigie di Bufala Bill (nella foto) :D, acquistato presso i Supermercati Esselunga (della stessa serie di Melanzana Jones, Agente 00Fette, I Fichinghi, John Lemon e Lawrence d’Arabica). È interamente dedicato a Materazzi. Ladycalcio vi annota prontamente non soltanto gli appunti tecnici, ma anche tutte le incongruenze che riscontra sull’eroe di Berlino e le “pezze” che i suoi prodi si accaniscono a mettergli tramite i mass media. Da qui, il nome di Premiata Sartoria Materazzi :D. Riempiti un paio di paginoni del notes, vi aggiorna con un articolo. Ahimé. Ultimamente, non faccio in tempo a pubblicare un post che il blocco già trabocca di nuovi spunti, la maggior parte dei quali vengono offerti copiosamente e gratuitamente proprio da chi pensa che dieci righe smaccatamente pubblicitarie possano convincere Marcello Lippi a richiamarlo per il Mondiale 😯 o che lodi eccessive e spesso fuori luogo possano fungere da sostitutivo di una maxiconfezione di Maalox nel caso il giocatore non strappi il biglietto per il Sudafrica.

UN CARNEVALE CHE DURA TUTTO L’ANNO

Lo afferma Laura Bandinelli, new entry 🙂 della Premiata Sartoria, su “La Stampa” del 27.1: “Corone, cappelli a forma cilindrica e maschere: il Carnevale di Marco Materazzi non dura un mese, ma tutto l’anno”. Questo è tragicamente vero.

Marco è uomo spogliatoio e un tutor per Balotelli. Il suo passato (risse 😦 alternate a grandi imprese) basta e avanza per farsi considerare un mito da un ragazzo vivace e estroso come Mario”. Se è vero che l’allievo supera il maestro, Supermario ha davanti a sé delle possibilità illimitate 😛 

“Ecco perché continua a far notizia anche da attore non protagonista”. Per il Caso Coliandro, il “vilipendio” 🙂 a Giuseppe Verdi insieme a Checco Zalone, la “Materazzata”(titolo de “Il Giorno del 26.1) della maschera di Berlusconi al derby, ecc. ecc.


“Chi lo odiava continua a farlo, quelli che invece lo stimano accettano qualsiasi sua provocazione. Tutti però sono concordi nel dire che è una persona vera”.
La vera provocazione mi pare questa affermazione… più da bastian contrario 😕 che da giornalista…

“Anche ieri, quando nel giro di poche ore è riuscito a mettersi in contatto con il Presidente del Consiglio”. Si è tempestivamente attivata la sartoria 🙂 !


“I due, grazie all’intervento del ministro La Russa (grande tifoso nerazzurro, ndr), ieri si sono sentiti al telefono e hanno avuto modo di chiarire una vicenda che paradossalmente rischiava di diventare un caso politico”. Era già accaduto per la testata di Zidane… perseverare è diabolico!

Matrix fin da subito ha pensato che il presidente del Consiglio avesse abbastanza ironia per capire che non c’era offesa”. Ne sono più che convinta: Materazzi prima ha fatto la goliardata, poi ha pensato alle conseguenze.

“Matrix così è tornato alla sua normalità che è fatta di allenamenti,consigli ai compagni più giovani e una regolarissima vita familiare con la signora Daniela”. Che smaccato fuori tema! Neanche qualcuno – in settimana – avesse osato metterlo in dubbio!   😦

“Si sente ancora un giocatore e non pensa a quando farà il dirigente, però senza volerlo è già entrato nella parte. Le sue dichiarazioni sono perfettamente in linea con quelle della sua società”. Il guaio è che quelle della Società sono perfettamente in linea con le sue.

“Alzi la mano chi pensa che non sia perfetto per sedere su una poltrona nerazzurra” . Presente! 🙂

MOURINHO E L’INVITO A NOZZE

Caro Mister, quando nel mio ultimo post su Matrix avevo parlato di “invito a nozze”, non intendevo certo farLe una proposta di matrimonio 🙂 , né invitarLa al mio 😯 : Lei è già felicemente sposato, io sono allergica alla fede al dito 😉 .

Semplicemente, se anche Lei decide di sposare la causa del taglio e cucito, sappia che la battaglia penna contro ago con lo Special One mi elettrizza… con tutte le conseguenze del caso 🙂 😀 😛 🙂 .

Nell’intervista su Rai 1 dopo Inter-Juve di Tim Cup, Lei si è fiondato a definire la partita di Materazzi “spettacolare”, degna di un giocatore di 28-29 anni 😯 . Ha reiterato questo aggettivo “esagerato” durante la conferenza stampa del postpartita… e dato che avevo scritto che nessun giornalista domandava mai nulla su Matrix, ecco farsi avanti Christian Recalcati 😛 , che persino i colleghi di una TV locale hanno bonariamente deriso in quanto amico di Marco, e darLe il là con una domanda sul suo prodigioso recupero a un mese 🙂 dall’intervento al menisco. Innanzitutto: se il Grande Burattinaio non ha sconvolto anche le leggi della matematica, Le ricordo che dall’8 al 28 gennaio intercorrono soltanto 20 giorni…. 8) Davvero pochini per ritrovare il perfetto sincronismo dei meccanismi che ho constatato in Marco.

L’IMPORTANTE È ESAGERARE

Per chi fosse stato sordo, cieco e indifferente, il Grande Burattinaio ha seguito la cura del Dott. Jannacci :-), mettendo in palinsesto più repliche dell’ultima roboante pièce teatrale con protagonista Matrix, allargando la scenografia e il cast degli attori a 360 gradi: voti altissimi sui quotidiani, giudizi stratosferici, servizi televisivi di esaltazione del “nostro”, appelli a Marcello Lippi… 😯

Materazzi è stato estratto con urgenza da bollino rosso dal dimenticatoio e reso ubiquitario sui giornali e in TV. D’improvviso, ha persin ritrovato la favella smarrita per mesi :-),  parlando su Sky e a “Dribbling” (Rai 2)…

Mister, il nome di Materazzi è ormai inflazionato anche sulla Sua bocca: Matrix sarebbe un esempio di professionalità, il tutor di Balotelli… d’accordo eseguire gli ordini di scuderia che vengono … dall’Altissimo :P, ma a questo ritmo forsennato, sembra che tutti stiate pubblicizzando un prodotto che, per contratto, siete tenuti a nominare per un numero predeterminato di volte. Prima che esso giunga alla sua data di scadenza 😦 .

Non Le sembra una strategia poco felice per la Sua immagine di allenatore, oltre che per quella di Matrix? Delle due l’una: o Lei è “colpevole” (mi perdoni la battuta 🙂 ) di aver lasciato marcire in panchina un vero fenomeno da fine agosto ad oggi, oppure, dopo il breve contentino mediatico, Materazzi in panca ce lo rispedirà di corsa e negli incontri che contano rivedremo Lucio, Samuel o Cordoba. In tal caso, Marco uscirà ancor più a pezzi 😦 dall’ennesima sceneggiata.

Sul “Corriere dello Sport” del 29.1, Andrea Ramazzotti sentenzia di un “Materazzi super”, di “ chiusure in scivolate che danno sicurezza al reparto” (la sicurezza di finire in 10 🙂 ?)

Per Nicola Cecere, Matrix è “insuperabile”, come il tonno 🙂 .

Nel suo editoriale su Inter Channel del 30 gennaio, Susanna Wermelinger parla di “un Materazzi enorme, che tiene il campo come un ragazzino”. Roberto Perrone (Corriere della Sera) vede un “Materazzi praticamente perfetto” 😯 .

Dopo Inter-Fiorentina, l’Haute Couture 🙂 di Nicola Cecere, intitola le pagelle della GazzettaMaterazzi ringiovanito. Milito fatale”, in aperto contrasto con Renato Vassallo (Il Giorno), che scrive:“Gli anni passano anche per l’eroe di Berlino” 😦 . Per la serie “voglio esagerare”: secondo Cecere, Matrix è il migliore in campo per il 2° incontro consecutivo 😯 (e Milito?). Scrive infatti:Materazzi. chiude contro Gilardino, un cliente ben più impegnativo di Amauri, la sua settimana da… Nazionale 😯 . Se continua con questo stato di forma e gioca, sarà dura non considerarlo”. Per contro, il Corriere dello Sport definisce Gila il “tenero Gilardino di questo periodo”.

LA MIA ANALISI DELLE DUE PARTITE DI MATRIX

Personalmente, di “perfetto” nell’attuale Materazzi vedo solo le condizioni del menisco mediale del ginocchio destro 😉 . Ma andiamo con ordine. I post nell’ archivio di questo blog testimoniano che, al di là delle diatribe personali, ho sempre riconosciuto a Matrix le doti fisico-atletiche e le eccellenti prestazioni sul campo. Oltretutto, in aperta antitesi ai bollettini medici ufficiali e alle critiche dei mass media. Nel frattempo, tuttavia, qualche critica ci sta.

INTER-JUVE

Per Inter-Juve, parlerei semplicemente di rientro positivo. In avvio, Materazzi mi è parso un po’ frastornato. È normale, dato che non giocava titolare dal 23 agosto. Nel secondo tempo ha carburato, ha messo in luce buone chiusure e buoni anticipi, si è distinto come sempre per la sicurezza e la precisione sulle palle alte. Mi è sempre apparso ben posizionato nei calci piazzati in area avversaria.  Ma il gioco “spettacolare”, caro Mou (e Lei lo sa meglio di me) è tutt’altra cosa…

Questa partita ha evidenziato due grossi limiti di Matrix:

1) Sulle palle basse, ha difficoltà a tenere l’uomo. Se entra, lo fa generalmente in scivolata. Ovvio che la scivolata in stile Materazzi può costare il rosso e il rimanere in 10 uomini, soprattutto contro avversari di maggior caratura rispetto a un Amauri bollito o a un tenero Gilardino. Non vedo più Materazzi dribblare in corsa sui palloni bassi, come un tempo faceva. In certe situazioni (come appunto in Inter-Juve), è come se si riservasse una ”zona” personale in cui praticare l’omonimo gioco. Sulla punta veloce lanciata a rete gli vengono in soccorso i compagni di reparto: interviene Lucio,  si accentrano Santon o Zanetti che, per dirla con Nicola Cecere, nonostante abbia l’esatta età di Marco (36 anni e mezzo)“corre come un ventenne”.

Come già in altri casi, ho visto Materazzi molleggiarsi sulle gambe a 100 m dal pallone 🙂 come per prendere le misure al portatore di palla e chiudergli lo specchio, ma come detto, contro la Juventus Matrix mi è parso come “estraniato” dal gioco a uomo. Rispetto a un anno-due fa (è stato Lei a parlare di età), l’ho visto perdere qualche duello in corsa di troppo e ritardare un paio di volte nei rientri dall’area avversaria. E per dirla fino in fondo, pur non essendo Matrix colpevole sul goal bianconero, azzardo che in quella situazione sotto porta, in presenza di un buco in area di rigore, anziché rimanere incollato all’avversario senza palla, un difensore più veloce di riflessi e di gambe avrebbe forse tentato di buttarsi sulla traiettoria del pallone diretto in rete…

2) Marco mi sembra nervosissimo.  Me lo dicono quel suo concitato discutere con l’arbitro, con i guardalinee, con gli avversari… addirittura, quel quasi inginocchiamento davanti al direttore di gara dopo l’entrata kamikaze su Amauri, rotolatogli sopra, sfociata in una punizione dal limite per la Juve. Al termine del primo tempo di Inter-Juve, esce dal campo smoccolando e gesticolando (probabilmente per il rigore non concesso all’Inter). Episodi che mi sembrano tradire un certo malessere e che mi dicono qualcosa sul suo scarso utilizzo. A fine partita, gli uomini della panchina corrono ad abbracciarlo come se avesse segnato il goal della vittoria nella finale di Champions League. Un modo per manifestare affetto a chi necessita di essere confortato e sostenuto? Mamma Rai non inquadra. Prima di lasciare il terreno di gioco, Matrix lancia la sua maglia a un signore al parterre. Anche qui, la Rai lo ignora e rimane sull’accigliato Balotelli e sulla stretta di mano di Milito alla terna arbitrale.

INTER-FIORENTINA

Nel secondo incontro, ho visto un Materazzi decisamente migliorato:  più sicuro negli interventi, tiene bene il campo e marca a uomo Gilardino. Ottimi certi suoi anticipi puliti sull’attaccante viola. Il battage rassicurante dei mass media deve aver agito come un’iniezione di fiducia, rafforzando la mia convinzione che il suo problema non sia fisico.

Rimane una garanzia sui palloni aerei, mentre “abbraccia” più volte l’avversario in area. Gilardino gli va via quando il gioco si fa veloce. Matrix rimane impreciso nei lanci lunghi e lento nei rientri dall’area avversaria. A metà del secondo tempo, questo fa sì che “il Gila” si ritrovi libero come l’aria poco distante dalla porta di Toldo.  Altissima la conclusione a rete tentata da Marco nel secondo tempo.

Una prestazione complessiva da 7 in pagella, ma in un incontro che Lei stesso, mister, ha definito una “partita troppo tranquilla e con poca intensità e con poca concentrazione”.

SE FOSSI IL SUO PERSONAL TRAINER

Mister, secondo il mio modestissimo parere, per ritornare ad essere un 28enne-29enne, Marco dovrebbe riguadagnare qualcosina in elasticità muscolare. È disinvolto nell’azione delle gambe in corsa, nei balzi e nei saltelli, ma lo vedo rigidissimo negli esercizi di stretching.  Ad esempio, dovrebbe riuscire ad abbassarsi di più in accosciata e a portare il tallone al gluteo durante l’allungamento del quadricipite. Fossi il suo personal trainer, essendo egli un soggetto longilineo, gli assegnerei anche qualche esercizietto posturale per prevenire l’ipercifosi e decontrarre il collo e le spalle, per ovviare all’irrigidimento delle braccia durante l’azione di corsa e ai relativi scompensi nella catena cinetica…

ELEFANTIASI

Conoscete il significato di questo termine un po’ desueto? Se no, possiamo scherzosamente assimilarlo all’articolo di Andrea Elefante 🙂  sulla Gazzetta dello Sport di sabato 30 gennaio, costruito sull’illusione di rivedere Marco in Azzurro. Titolo: “Un Materazzi così può far comodo a Lippi”. Elefante scrive di un Materazzi in grandi condizioni fisiche e atletiche, come forse non si sentiva, e non si era visto, dal post-Mondiale, prima dell’infortunio di Budapest (aahhhhhh!!! 🙂 🙂 🙂 Non lo definisce “sindrome compartimentale”!). Così, ovvero: sicuro, con l’anticipo facile. E pure corretto: un solo vero fallo in 90’, e forse neanche un fallo, visto quell’intervento (una scivolata delle sue al limite dell’area) è stato più irruento che duro”.

Peccato che il giorno prima, sulla stessa testata, Francesco Ceniti avesse aperto “La Moviola” con le seguenti parole: “Damato nel primo tempo risparmia il giallo a Thiago Motta e Materazzi” 😦 . Bontà sua, Elefante ammette che “serviranno ulteriori conferme”. 🙂

LADYCALCIO HA GIA’ AVUTO LA CONFERMA CHE CERCAVA

Povero Matrix. Preferirebbe i raggi X, il laser pointer, il body scanner 😀 . Tutto, ma non lo sguardo di Ladycalcio puntato verso le sedi dei suoi infortuni 🙂 . In questi due match, Bufala Bill alla mano, è stata la volta del ginocchio destro, assurto alla ribalta per il mostruoso recupero dall’intervento 🙂 al menisco mediale.

Basti pensare alla forza-peso che Matrix, atleta di 92 Kg, vi ha scaricato sopra con i tre salti sul posto da Rambo che gli ho visto eseguire prima del fischio d’inizio di entrambi gli incontri: onde d’urto in grado di far sorgere una montagna agli antipodi del globo 🙂 , ma, evidentemente, non di nuocere al delicato riadattamento dei rapporti fra condilo femorale e piatto tibiale dopo l’intervento per la “rottura del menisco interno” (“mediale”, ndr) riferitaci dall’informatissimo Nicola Cecere sulla Gazzetta dello Sport del 16 gennaio.

Durante Chievo-Inter, gli ingranaggi d’acciaio inossidabile 🙂  all’interno del “Guerriero” devono aver scongiurato il blocco del ginocchio in estensione (frequente sintomo di rottura del menisco), se è vero che il giorno successivo alla partita (quello antecedente all’intervento 🙂 ) il nostro  sgambettava ancora allegramente sui campi della Pinetina

Nei due incontri di Tim Cup, nonostante il freddo e l’umidità serale, la performance del ginocchio di Matrix mi è apparsa perfetta in tutti i parametri biomeccanici esaminati. Chissà se Marco ha in qualche modo percepito il fantasma di Ladycalcio, sguinzagliato sul campo alle sue calcagna per tutta la durata dei due incontri… Di certo, se l’avesse visto come nelle foto, non avrebbe avuto bisogno di vagare a lungo nei corridoi del Meazza prima di espletare le pratiche antidoping 😀 😀 😀 😀 😀 .

L’osservazione inizia sul posto, sin dal riscaldamento (a pochi metri dal giocatore), e prosegue con la rianalisi alla moviola delle immagini TV dell’incontro 😯 . Il riscaldamento già basta e avanza per darmi le risposte che cerco: il ginocchio mi appare perfettamente stabile e la distribuzione delle forze su di esso esente dalle piccole compensazioni motorie post-intervento che difficilmente sfuggono a un occhio esperto: il giocatore presenta la consueta scioltezza di gambe e un’eccellente mobilità articolare. Esegue, con sorprendente agilità, sequenze di movimenti che sollecitano oltremodo la parte operata 🙂 : balzelli in laterale, salti in elevazione, “virate”, frenate brusche e cambi di direzione.

Anche nel corso della partita, i frequenti scarti in laterale e le repentine inversioni di direzione (ad esempio, il passaggio dalla corsa in avanti al retro-running), mi confermano che la ripresa del numero 23 nerazzurro  è, come al solito, da marziano 😯 . Matrix non cede neppure alla distanza e mantiene omogeneità d’azione nella falcata e nelle spinte. Come se non bastasse, continua a prodursi in decisi impatti in frenata, che sollecitano non poco le articolazioni del ginocchio. Non si risparmia neppure negli interventi in scivolata. Last but not least, cade disinvoltamente per ben 3 volte 😯 sul ginocchio destro (una volta alla fine del 1° tempo contro la Juve e due volte contro la Fiorentina), rialzandosi altrettanto disinvoltamente senza  compensazioni visibili a carico delle anche o della schiena.

Certo, ogni decorso è diverso dall’altro, ma proprio per quello, colgo l’occasione per fare delle osservazioni comparate fra i movimenti di Matrix, operato 🙂  da pochissimo,  e quelli di Santon e Cambiasso, che stanno faticando a ritrovarsi… 😦

Mi fermo qui, caro mister. Anch’io, come Lei, mantengo parte del mio lavoro “a porte chiuse” 😉 . Che non sono pirla, l’avrà già capito… 😛

Io sto bene, penso che contro Juventus e Fiorentina si sia visto”, scrive Matrix sul suo blog. Stando all’analisi visiva di Ladycalcio, davanti alla quale si eclissano anche i medici 😀 (ancor oggi non ci è dato di sapere a quale luminare si debba il prodigio), il ginocchio di Materazzi godrebbe effettivamente di ottima salute. Quasi il menisco fosse sempre rimasto al suo posto… 🙂

TROPPO TARDI, TROPPI ERRORI.

Su un punto concordo con Andrea Elefante: “Lippi non naviga nell’abbondanza dei difensori”. Qualitativamente, Materazzi non è certo da meno dei vari Cannanvaro, Chiellini, Zambrotta & Co.  Anzi!

Ma cosa dice Lippi? Oggi, a “Dribbling” (Rai 2), il CT Azzurro ha dichiarato di avere con Materazzi un rapporto specialissimo. Lo sento un giorno sì e un giorno no”, ha aggiunto. Immagino dunque che Matrix conosca già da tempo le sue decisioni.

Personalmente, sono convinta che in questa Nazionale Materazzi avrebbe trovato posto, se solo fosse stato gestito in maniera meno maldestra. Ci avevo creduto io per prima. Senza falsa modestia, alzi la mano chi abbia superato tecnicamente “Il Ritorno del Guerriero” nell’esaltarne le doti fisiche e atletiche con cognizione di causa. Purtroppo, Marco ha preferito apparire nei panni carnascialeschi confezionatigli dalla Premiata Sartoria, che non si dà per vinta: si può ancora fare peggio!

L’aereo per il Sudafrica è in partenza: reperire un biglietto last-minute per Marco è impresa proibitiva persino per il Grande Burattinaio, che tenta un disperato battage mediatico per farcelo salire.

Il guaio è che i gazzettini nazionalpopolari, maldestramente orchestrati, hanno insistito per anni nel descriverci un Materazzi “sempre rotto”. Si desiderava far presa in tal senso sul popolino dei tifosi? L’operazione – questa volta sì 🙂 – è perfettamente riuscita. L’immaginario collettivo all’indirizzo di Matrix è ormai intriso di cruente storie di bisturi, emorragie interne, ricoveri d’urgenza, sfondamenti di zigomi, menischi ballerini, infortuni a catena ed esili in panchina. E se anche Lippi intendesse escluderlo per solo capriccio o perché non juventino, avrebbe servita la motivazione su un piatto d’argento: chi potrebbe rimproverargli di lasciare a casa una riserva quasi 37enne che in meno di 2 anni e mezzo ha subito tre interventi chirurgici?

Salvo colpi di scena dell’ultimissima ora (dettati da infortuni altrui, imprevisti o interventi politici 😉 ), l’amaro destino di un Materazzi ancora in eccellente forma fisica è quello di osservare i fanalini posteriori dell’aereo in decollo per il Sudafrica. Oggi, a “Dribbling” , ha dichiarato di sentirsi giovane nella testa e nel fisico. Così l’avevo descritto – e avrei continuato a perorare la sua causa. Non so se Matrix abbia capito l’errore commesso, del quale ancora non riesco a capacitarmi. Pianga se stesso e il suo entourage se in giugno, anziché staccare il biglietto per il Sudafrica, prenderà la via degli USA 8) e del tramonto, il più lontano possibile dalla scena del calcio mondiale e dai suoi dolorosissimi echi. Anche la voce di un telecronista udita passando davanti a un bar gli provocherebbe una fitta al cuore, perché Mondiale poteva essere e non è stato per colpa del suo entourage. E di un clamoroso autogoal.

I precedenti al link:

https://calcioparole.wordpress.com/2008/11/24/perche-non-credo-piu-alla-sindrome-compartimentale-di-materazzi/

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