CALCIO E PAROLE

By "Ladycalcio". Il blog più censurato e più temuto dagli addetti ai lavori

Archive for luglio 2011

Sabato 23 luglio 2011: allenamento aperto al pubblico alla Pinetina

Posted by ladycalcio su lunedì, luglio 25, 2011

È il pomeriggio di sabato 23 luglio 2011 e, come annunciato, Mister Gasperini sta per aprire al pubblico l’allenamento dell’Inter:  strade transennate, deviazioni, vigili che pattugliano le vie che conducono al Centro Sportivo Angelo Moratti. Nemmeno stesse per arrivare il Presidente Obama 😯 . Arriva, invece, lo staff di “Calcio e Parole”, che si mescola in incognita alle schiere di tifosi nerazzurri per raccontarvi qualche interessante retroscena.

Il cielo è minaccioso 😀 e nuvoloni scuri si addensano sulla Pinetina. Al di fuori, un paio di bancarelle si preparano a fare affari d’oro con il merchandising nerazzurro.

L’accesso alla “tribunetta” è consentito a partire dalle ore 15.00, l’inizio dell’allenamento è previsto per le ore 16.00. Peccato che la tribunetta abbia una capienza di soli 300 posti, a fronte degli oltre 3000 sostenitori (dato tratto da inter.it) giunti da ogni dove, impazienti di salutare la nuova Inter, che si ammassano dietro le reti verdi attorno al campo. E peccato soprattutto che, in quella ressa, dietro a numerose file di persone accalcate in piedi, comprensive di papà con i bimbi in spalla e di una moltitudine di mani protese verso l’alto per fotografare, di ciò che accade sul campo non si veda nulla o quasi. Alcuni se ne vanno subito smoccolando, altri se la prendono con gli addetti al servizio d’ordine della tribunetta: “Perché quel bambino là è seduto e il mio no?”, si scalda un signore.

C’è qualche scena di nervosismo. Quanto al servizio d’ordine, per i miei gusti è  decisamente troppo “caricato” e tutt’altro che di élite mondiale: per intenderci, troppi degli uomini esibiscono il piglio del giorno di gloria della loro vita…

La squadra giunge sul campo fra gli applausi. I tifosi inneggiano al nuovo mister e sono curiosi di vedere all’opera i neoacquisti Alvarez e Castaignos. Mancano alcuni giocatori impegnati nella Coppa America, ma i presenti bastano e avanzano per entusiasmare i fortunati che riescono a scorgerli. La squadra, evidentemente consapevole dei disagi dei propri sostenitori, per non fare torto alla massa assiepata contro le reti per tutta la lunghezza del terreno di gioco, esegue la prima parte della seduta in una metà campo e la seconda parte nell’altra.

Qualcuno, memore di quella famosa frase di Mourinho, tenta di arrampicarsi sui cancelli o sugli alberi. Un addetto alza ripetutamente il braccio con fare “intimidatorio”. “Quello lì non lo tiri giù neanche con le cannonate”!, lo prende in giro divertito il pubblico.

Resta a Milano, dai Wesley resta a Milano…” Ecco echeggiare la canzoncina per Sneijder, uno dei più volitivi e applauditi. All’uscita, ci sarà chi poserà un cartello sull’asfalto su cui passerà la sua auto per chiedergli di rimanere.

Wesley, saluta!”, gli urlano. Lui si gira, sorride e fa ciao. Saluta divertito anche Eto’o. Catturano soprattutto l’attenzione dei fan il “Pazzo” Pazzini, il ritrovato Walter Samuel, il folletto Nagatomo e il “Drago” Deki Stankovic.

L’allenamento è una simpatica esibizione in omaggio ai fedelissimi: qualche esercizio di riscaldamento, alcune partitelle e i calci di rigore finali.

Rattrista l’atmosfera l’infortunio al ginocchio di Viviano, che viene condotto fuori dal terreno di gioco su un’auto elettrica. Allo sfortunato Emiliano, auguri di cuore di una perfetta guarigione!

Ora, sopra la Pinetina gira anche un elicottero dei Carabinieri. Nella ressa, un ragazzo viene colto da malore e caricato su un’ambulanza. Il temporale brontola lontano, preoccupando un tifoso che sta telefonando a Como: là sta già grandinando!

Intanto, una signora si è invaghita di un giocatore di cui non conosce il nome: “Chi è?”, incalza quelli attorno a lei. “Come si chiama quel ragazzo così bello? Quello giovane, quello lì bellissimo, quello lì bellissimo…” . Lo sconosciuto oggetto di desiderio risponde al nome di Marco Davide Faraoni ;-), difensore della Primavera.

Beppe Baresi osserva attentamente il gioco da bordocampo… “Beppeeeeeee!”, gli urla un tifoso. “ Mi raccomando, contro il Milan!” (avversario nella Supercoppa Italiana a Pechino, ndr).

Termina l’allenamento. Fuori, l’inviata di Sky Silvia Vallini sta già facendo un servizio in diretta.

Ma… perbacco! Le bancarelle non sono aggiornate: vendono ancora la maglia di Ranocchia con il numero 15 – e non con il 23 del “latitante” Materazzi! Ma niente paura: se Matrix dovesse tornare e incocciare il cabezon in allenamento, fuori dalla Pinetina è già pronta un’ambulanza!

Nel frattempo, sotto la supervisione degli zelanti addetti, una marea di tifosi attende pazientemente l’uscita in auto dei propri beniamini, nella speranza di strappare loro un autografo o una foto.

Per favore, dica al Presidente che una tribunetta di 300 posti è insufficiente, che provveda ad aggiungere altri posti a sedere”, si lamenta una signora con uno degli “zelanti” addetti alla sicurezza. “Dopotutto, siamo i campioni del mondo!”, aggiunge. Se lo “zelante” di turno non avesse riferito il messaggio, lo facciamo noi. Presidente, per favore, non lasci 2.700 fan nerazzurri accalcati in piedi come cavalli. Provveda! Magari, investendo una piccola parte dei nuovi introiti provenienti dall’Indonesia

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LASCIATE LO SCUDETTO 2006 ALL’INTER, LASCIATE IN PACE FACCHETTI

Posted by ladycalcio su mercoledì, luglio 6, 2011

Era il febbraio 2008 quando scrissi “Carnevale bianconero“, il durissimo post sulla Juventus di cui vi ripropongo il link in calce. Nell’articolo sostenevo che la Juve, “graziata” con la retrocessione in Serie B dopo lo scandalo di Calciopoli, avrebbe in realtà meritato la C2. Per gli equilibri e per il bene del calcio, ritenevo indispensabile, da parte della Società e della tifoseria bianconera, un tempo di “espiazione”, una salutare pausa di riflessione su quanto accaduto, una lezione esemplare.

Cosa che non avvenne. Al contrario, accadde – o meglio, sta accadendo – ciò che avevo temuto. Il “nuovo corso”  targato Andrea Agnelli, anziché ripartire dando un taglio netto al passato e prendendo le distanze dalla Juve della “Triade”, ha fatto via via segnare un’involuzione verso i vecchi rancori e le vecchie ruggini, sfociati nel paradosso: la richiesta della revoca dello Scudetto 2006 assegnato a tavolino all’Inter.

Sull’opportunità o meno di assegnare il titolo alla seconda classificata in caso di squalifica della prima in uno sport di squadra come il calcio, sono già stati scritti fiumi d’inchiostro. Personalmente, più che mai data la portata dell’illecito bianconero, sono sempre stata favorevole al provvedimento.

In attesa della sentenza di Palazzi, mi limito a due brevi considerazioni.

1)      Lo “Scudo” a tavolino altro non fu che un  piccolo risarcimento simbolico dopo anni di angherie e imbrogli subiti, che mai potrà restituire all’Inter e ai suoi sostenitori le emozioni più belle e genuine legate a una vittoria: l’esaltazione di staccare le inseguitrici in classifica giornata dopo giornata, la consegna del trofeo sul campo, i cortei di auto per le vie della città con clacson e bandiere, la sfilata della squadra sul pullman, la prima pagina della Gazzetta dello Sport da incorniciare, dopo aver esposto la bandiera alla finestra. Ebbene: a dispetto di certe insinuazioni tendenziose, nessun tifoso dell’Inter poté festeggiare quella vittoria.

Tralascio, per questioni di spazio, due aspetti importantissimi: il discorso sul Totocalcio e , da parte della Società Inter, l’impossibilità, per anni, di accedere all’Europa che conta. E scusate se è poco.

2)      Con il secondo pensiero desidero esprimere il mio profondo sdegno per come la figura dello scomparso Facchetti sia stata strumentalizzata e vergognosamente data in pasto all’opinione pubblica sulla “base” di illazioni e stralci di conversazioni telefoniche avulse da contesto, che soltanto per rispetto a chi non ha più agio di difendersi non avrebbero dovuto essere rese pubbliche.

Il caro vecchio buon senso dovrebbe ispirare due semplici interrogativi: come poteva Giacinto essere l’uomo “influente” a livello arbitrale che ci raccontano … se la sua Inter, schiacciata dal “sistema” Moggi, altro non faceva che essere defraudata delle vittorie? Inoltre: sarà un caso che queste intercettazioni vengano proposte esattamente nel momento in cui la squadra nerazzurra è Campione del Mondo e la Juve tenta disperatamente di tornare in gioco dopo anni di limbo?

Non ci troveremmo in questa situazione se la Juve, come avrebbe meritato, fosse stata schiaffata in C2. Così non fu. “Purtroppo”, come scrivevo nel febbraio 2008.

Per tutte le precedenti considerazioni sulla Juventus e su Calciopoli, vi rimando al post menzionato:

https://calcioparole.wordpress.com/2008/02/07/juve-carnevale-bianconero/

(Il bellissimo gigabanner che ho pubblicato, che riporta la frase di Gigi Riva, è tratto dalla homepage del Sito Ufficiale di FC Internazionale,  inter.it)

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Materazzi: “giallo”, rescissione o pausa rigenerante?

Posted by ladycalcio su lunedì, luglio 4, 2011

Quando nel giornalismo si dice “non essere sul pezzo”.

Il 1° luglio è arrivato, l’ufficializzazione della rescissione del contrato di Materazzi sul Sito Ufficiale nerazzurro no. Come volevasi dimostrare.  Inter.it ha riferito del riscatto a titolo definitivo di Nagatomo dal Cesena, della cessione di Caldirola & Co, della definizione delle varie comproprietà, della risoluzione amichevole del contratto di Leonardo, esprimendo al mercenario brasiliano “la stima di tutti nei confronti di una persona capace di mettersi e rimettersi continuamente in gioco”.  Ma ha taciuto completamente su Matrix.

Qualche giorno fa, scherzando sull’argomento con un giornalista di fede nerazzurra, avevo parlato di “giallo dell’estate”.  Altrettanto scherzosamente, mi era stato fatto notare che tale definizione, solitamente usata per omicidi o sparizioni di persone, era un po’ esagerata per il mercato del “nostro” e che comunque, prima di trarre conclusioni sarebbe stato opportuno attendere il 1° luglio. Forse, il collega ha ragione. Più che di un giallo, comunque scadente, la mancata ufficializzazione della rescissione contrattuale di Marco e le contraddizioni ad essa legate hanno tutta l’aria di un paravento o dell’ennesima pièce teatrale per il gran finale di carriera di un guerriero in disarmo.

Su inter.it, la scheda del numero 23 nerazzurro è sparita dalla rosa-giocatori allo scoccare della mezzanotte del 1° luglio, data di inizio della nuova stagione.  Al posto della scarpetta di Cenerentola, paragone improponibile dato il numero di piede di Matrix 😀, l’incantesimo spezzato ci ha lasciato in eredità tutti i dubbi. O se volete, ha confermato alcune mie certezze. Per quanto mi riguarda, la cancellazione dalla rosa ufficiale del difensore nerazzurro su inter.it non significa nulla. La pagina in questione, che attualmente conta ben 5 portieri,  è infatti destinata a rimanere in aggiornamento fino alla chiusura del mercato estivo.

L’assurdità sarebbe se, dopo 10 anni di onorata carriera di Materazzi in nerazzurro, fossero mancati  un comunicato ufficiale del suo addio, un grazie da parte della Società e del tifo organizzato e un saluto del giocatore ai suoi tifosi.

Chi non è dentro le segrete cose, non ci ha neppure fatto caso.  Altra dimostrazione che di Materazzi, che rimanga o se ne vada, non può importargliene di meno a nessuno.

“Sul pezzo”,  Matrix  non lo è più da tempo. Il suo blog è ancora fermo al 26 maggio scorso, a prima della Finale di Tim Cup. Marcone è riapparso lunedì scorso in “Sfide” (Rai 3), programma registrato chissà quando, in un orario da Cenerentolo: con la testa reclinata da un lato e quella sua aria trasognata, ha riciclato per la milionesima volta il racconto della vittoria Mondiale 2006 insieme a Gigi Buffon. Tanto per non smentirsi, sparando due gagliardi condizionali al posto dei rispettivi congiuntivi 😀 .

Per quanto riguarda il campo, osservandolo durante le poche partite disputate nella stagione appena conclusa, Marco mi era parso irriconoscibile rispetto a un paio di anni fa soltanto. Nei miei post, ne avevo messo impietosamente in luce gli svarioni minuto per minuto: pazienza aver perso lo smalto della velocità (a 38 anni, nessuno se ne meraviglierebbe), ma ciò che di lui mi aveva colpita negativamente erano stati l’appannamento dei riflessi, il fatto che non avesse più il tempo nelle entrate di testa (sua qualità migliore), che incocciasse spesso il cabezon contro l’avversario rovinando a terra a peso morto, che si molleggiasse a distanza da quest’ultimo senza neppure più tentare l’entrata di piede … senza contare le sceneggiate sui falli subiti  e quell’uscita da San Siro in ambulanza nel derby d’andata.  Prima ipotesi: Matrix si è reso conto di essere alla frutta e non più da Inter, – neppure come riserva? Il suo smisurato ego mi fa pensare di no.

Dove crede di andare, così?” si era invece domandata la sottoscritta nel leggere quelle strane voci di mercato.

Comunque sia, troppe cose non quadrano. Materazzi, che afferma di voler giocare altrove, conosce  perfettamente la rosa dei difensori dell’Inter – e il conseguente poco spazio che gli avrebbe concesso il prossimo anno. Ma dovrebbe soprattutto conoscere, meglio di chiunque altro, le proprie condizioni  fisiche e le proprie attuali possibilità. La logica lascia supporre che se davvero Matrix avesse voluto giocare di più (suo pieno diritto, beninteso), avrebbe lasciato l’Inter già da un paio di stagioni, senza attendere lo scoccare del 38° anno d’età.  Al contrario, fino alla conquista della Tim Cup 2010-11, si era dichiarato pienamente appagato dal suo ruolo e mai stanco di sollevare coppe in nerazzurro.

Ammesso e non concesso il ripensamento tardivo, è altrettanto logico supporre che Marco avrebbe deciso di lasciare la squadra Campione del Mondo un po’ prima del 20 giugno e soprattutto, già con uno straccio di destinazione sicura nelle mani. Magari, annunciando per tempo l’arrivederci ai suoi tifosi. Inter-Catania, ultima partita casalinga di campionato a giochi ormai fatti, sarebbe stata l’occasione perfetta per vedersi tributare un omaggio da parte dei fedelissimi dopo 10 anni in nerazzurro.

Ora: da lunghissimo tempo sostengo che dietro il “Caso Materazzi” sussista un grosso problema che si tenta goffamente di camuffare. Con il risultato di andare sempre in peggio. Addirittura, secondo le mie meticolose ricostruzioni, il declino di Matrix sarebbe coinciso con l’uscita del mio post “Perché non credo più alla sindrome compartimentale di Materazzi” (linkato in calce).  Il tracollo psicofisico del giocatore viene inoltre analizzato in un altro mio post impietoso: Lettera ai folletti cattivi consiglieri di Materazzi”, del dicembre 2009. A far precipitare gli eventi, sempre secondo chi scrive, potrebbero aver concorso la “Lettera aperta al Prof. Francesco Benazzo”, pubblicata in maggio su questo blog, quelle alla Direzione del San Matteo di Pavia e le reazioni da esse suscitate presso il nosocomio pavese. Come già ipotizzato: Materazzi era divenuto troppo “ingombrante” per l’Inter, che l’ha scaricato? Ipotesi molto più plausibile della prima.

Ma non è da escludere un’altra clamorosa eventualità. Senza volutamente entrare nei dettagli, qualcosa mi fa pensare che il contratto di Matrix non sia stato rescisso. Marcone non parteciperà al raduno di Pinzolo, ma Ladycalcio non si meraviglierebbe se, dopo una pausa di durata indefinita dallo stress dell’ambiente, il guerriero in disarmo potesse tornare a indossare la casacca nerazzurra n° 23  mandata in lavanderia dopo un contatto di pelle ininterrotto di 10 anni.

Raccontandoci che cosa? Che nessun altro l’ha voluto? Direi di no. Che l’Inter gli è tanto mancata? Chissà.

Per ora, le improbabili sirene di mercato su di lui sono affidate alle solite penne dei soliti giornali. L’ultima “notizia dalla Germania“ vorrebbe Matrix richiesto dallo Stoccarda.  La provenienza tedesca della bufala è smentita dai siti di mercato tedeschi, che la riprendono dal megasito internazionale Calcio News 24 😆 . Traete voi le vostre conclusioni.

Peraltro, Marco non sarebbe nuovo agli stacchi rigeneranti dalla quotidianità nerazzurra. Ne fu un esempio il recupero da un infortunio effettuato a Perugia nel marzo 2009, trattato nel mio sferzante post  “Materazzi, vacanza a Perugia?”.  Dal furibondo vespaio che sollevò l’articolo, deduco che Ladycalcio dovesse aver colto nel segno.

E se effettivamente il contratto non fosse stato rescisso, la megavacanza rigenerante dell’estate 2011 – o pausa di riflessione che dir si voglia -, potrebbe teoricamente durare anche oltre il 31 agosto e il gran finale della pièce sfociare in uno sfolgorante ritorno di Matrix in nerazzurro in stile Amintore Fanfani: RIECCOLO! Rimesso a nuovo. Almeno, così gli auguriamo.

I link dei post citati nell’articolo:

Le tappe della crisi del “guerriero”:

https://calcioparole.wordpress.com/2009/12/31/lettera-ai-folletti-cattivi-consiglieri-di-materazzi/

Vacanza a Perugia?

https://calcioparole.wordpress.com/2009/03/22/materazzi-vacanza-a-perugia/

Perché non credo più alla sua sindrome compartimentale di Materazzi:

https://calcioparole.wordpress.com/2008/11/24/perche-non-credo-piu-alla-sindrome-compartimentale-di-materazzi/

La bufala dell’interessamento dello Stoccarda, ripresa dai tedeschi da … un sito italiano 😆

http://www.transfermarkt.at/de/marco-materazzi-zum-vfb-stuttgart/topic/ansicht_500_984883_seite1.html

(La foto di Materazzi è tratta da inter.it)

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