Non mi era mai accaduto, in quasi due anni di vita di questo blog, di dover bannare un lettore. E dire che di argomenti “caldi” Calcio e Parole ne ha trattati tanti, a partire dalla censura al mio fatidico commento alla Champions League ’07 del Milan. È successo purtroppo in più di un’occasione in questi giorni, dopo la pubblicazione del post “Materazzi: vacanza a Perugia?”
Premetto che Calcio e Parole è un blog di analisi scomoda, di critica pungente, sferzante e a volte feroce, ma al tempo stesso uno spazio democratico, che anche in merito all’articolo in questione ha pubblicato tutti i pareri dissenzienti, a condizione che fossero stati espressi in termini corretti e civili, con tanto di dialogo e dibattito con i lettori. Per una questione di decoro e di rispetto per chi legge, Ladycalcio dice invece da sempre no alla volgarità, all’insulto e al linguaggio triviale.
La schiera di sedicenti lettori umbri materializzatasi in difesa di Materazzi , squallidi “difensori d’ufficio” di basso profilo ingaggiati da chissà chi, si è purtroppo distinta per il penoso livello di ignoranza e di maleducazione e per il vuoto assoluto di contenuti, “colmato” sbracando in offese e volgarità.
Nei giorni scorsi, è successo di tutto: nickname riciclati, strani incroci di email, esternazioni allucinanti, tali da fare addirittura dubitare della salute mentale del mittente…
Mittente che, in un paio di occasioni, si è dichiarato appartenente all’entourage di Materazzi (in termini che preferisco non specificare). Ladycalcio prende ovviamente le distanze dalla veridicità di tali attribuzioni, si astiene dalla pubblicazione dei messaggi in oggetto- così come dei nomi e dei riferimenti in essi contenuti – ma li conserva con i rispettivi IP, riservandosi ulteriori approfondimenti in merito alla loro provenienza.
Quanto a chi ha cercato di strumentalizzare l’equivoco fra censura di una voce libera e rispetto delle regole della decenza, non perdo neppure tempo: la bassa forza della Rete potrà presto consultare il regolamento del blog (di prossima pubblicazione, che ho applicato anche eliminando i messaggi “sotto la cintura contro Matrix) e accomodarsi altrove.
Perché questo accanimento? Le reazioni livorose suscitate dalle mie riflessioni, mi fanno pensare di aver colto una volta di più nel segno, o perlomeno, di aver affrontato un argomento assai più scomodo di quanto non credessi. Strano. Lo stesso Matrix ha affermato che il fardello di insulti, improperi e critiche ingiuste che deve quotidianamente sopportare da detrattori, tifoserie avversarie, mass media & Co. gli ha reso le spalle larghe. Altrettanto dicasi dei suoi fedelissimi… Perché dunque stracciarsi le vesti per qualche considerazione scomoda apparsa su un piccolo blog “di nicchia”? Forse perché il “blog piranha”, attualmente, sembra essere l’unica fonte al Mondo ad analizzare e approfondire le incongruenti notizie ufficiali diffuse su Matrix?
Ho soprattutto criticato la notizia di Materazzi a Perugia per come è stata data e non seguita. Il titolo del post “Materazzi: vacanza a Perugia?” era volutamente provocatorio, alla pari del contenuto dell’articolo: ho ironizzato su un improbabile protocollo di recupero a base di shopping e tè con i pasticcini e ancor di più sul presunto desiderio di evasione dal gruppo da parte di un giocatore superpagato, reduce da gran parte del campionato trascorso in famiglia e, ciò nonostante, dato per desideroso di staccare da una realtà in cui vive nella bambagia, oltre che già proiettato con i pensieri alla vita del dopocarriera.
Ma sarà proprio così? Saranno stati davvero questi i motivi dell’allontanamento di Matrix da Appiano e dal gruppo? Sono convintissima di no (si vedano anche i commenti n° 29 e 60 al post in oggetto, integrativi del pensiero di Ladycalcio).
Tuttavia, qualsiasi persona che viva a contatto con la difficile realtà quotidiana è autorizzata a scandalizzarsi di una simile versione, stante soprattutto il programma dei non nazionali nerazzurri nelle ultime 2 settimane: 2 giorni di riposo dopo Inter-Fiorentina, 2 giorni di riposo dopo Inter-Reggina, 2 giorni di riposo nell’ultimo weekend: 6 giorni di sollazzo su 14 (e, per il resto, un solo allenamento giornaliero), alla faccia delle 3 partite alla settimana previste fino a fine stagione! Ecco perché tanti lettori, con i tempi che corrono, si sono scandalizzati del “disagio” di Matrix e della sua presunta “evasione” in quel di Perugia. Versione a cui continuo a non credere.
Pensate all’ infortunio di Maicon. Giustamente, nel momento immediatamente successivo alla lesione, il giocatore non è sato esposto allo stress del viaggio di ritorno in Italia. La notizia, prontamente seguita dai mass media, è trasparente: per circa 10 giorni, Maicon sarà affidato alle cure del Prof. José Luis Runco, responsabile dello staff medico del Brasile, da tempo stretto collaboratore del Prof. Combi.
Al contrario, l’infortunio di Matrix è stato ancora una volta caratterizzato da quell’alone di enigma e da quel silenzio imbarazzato e imbarazzante. L’ennesimo “segreto di Pulcinella”? Un esempio banale: Matrix lavora intensamente nella città nella cui squadra ha militato? Strano che sul sito del Perugia non vi sia la minima traccia di una news relativa alla sua presenza al campo, o almeno, di un suo saluto al suo vecchio caro club…
Seguendo il Sito Ufficiale di FC Internazionale, si legge spesso del benvenuto ad Appiano ad ex-nerazzurri, campioni impegnati in uno stage, atleti in riabilitazione (l’ultimo della serie è stato Andrew Howe). Perché mai far calare una cortina di silenzio su un Matrix che si fosse mostrato volonteroso e impegnatissimo a ritrovare la miglior forma nella “sua” Perugia? Non ne vedrei la minima ragione…
Digitando “Materazzi a Perugia” su Google, la notizia più recente segnalata attualmente dal motore di ricerca è il link a questo blog, seguita da un’improbabile voce che vorrebbe il ritorno del centrale nerazzurro alla sua ex-squadra, in…. C1.
Per non parlare del titolo del quotidiano “Il Giorno” di domenica scorsa: “Materazzi scalpita per rientrare”. Peccato che l’articolo vertesse su tutt’altro e che l’unica “nuova” contenutavi su Matrix fossero le parole tratte dal suo blog, risalenti a … 9 giorni prima (!)
La Gazzetta dello Sport di lunedì ipotizza addirittura un suo rientro a Udine – eventualità che si commenta da sola. I movimenti di Matrix alla ripresa ad Appiano non mi sono parsi impeccabili, ma anche questa è soltanto la mia visione personale dei fatti.
I contenuti di questo blog, insomma, non sono verità assolute, ma soltanto riflessioni circostanziate e ben concatenate. Che danno fastidio.
Calcio e Parole non è Novella 2000. Pertanto, come ripetuto alla noia, non pubblica le moine sull’idilliaca vita coniugale e familiare del giocatore, inflazionato fuori tema con cui i più ignoranti e sprovveduti credono ancora di poter giustificare certi poco idilliaci modi di fare del giocatore con l’esterno. Ladycalcio si basa sulla propria esperienza – e non sui racconti da Libro Cuore. Purtroppo, in tutti questi mesi, gli “argomenti” a sostegno del comportamento di Materazzi verso Ladycalcio non sono mai andati oltre alla vecchia cantilena sulla famiglia e alla tesi secondo cui al giocatore andrebbe concesso tutto in virtù della vittoria di Berlino. In altre parole, nella vita, una persona si valuterebbe da come sa prendere a calci un pallone.
Un triste baratro di valori, che oltre a squalificare chi li professa, mi conferma l’impressione che da tempo mi sono fatta su Materazzi: lo vedo solo – e, paradossalmente, mal accompagnato.
Credo che il miglior servizio che un vero amico potrebbe fare a Matrix, sarebbe quello di fargli finalmente capire che se è divenuto il bersaglio fisso di questo blog, deve prendersela soltanto con se stesso, con chi aveva accanto quando rifiutò a Ladycalcio il chiarimento dell’equivoco costruito dal nulla dai suoi “brillanti consiglieri” e non da ultimo con coloro che, ostinandosi nella causa persa di “mettergli le pezze”, altro non fanno che renderlo la “vittima predestinata” di critiche sempre più feroci.
Di treni per tornare indietro e per chiarire civilmente quello che era soltanto un grosso equivoco con Ladycalcio, Matrix ne ha persi tanti. Ora si ritrova solo, con lo sguardo truce, seduto sul binario. Auguriamogli che non sia quello di partenza dall’Inter.
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Inter: sempre più brutta, sempre meno sola
Posted by ladycalcio su lunedì, aprile 27, 2009
Difficilmente Mourinho avrà detto ai suoi giocatori che era la “partita tipica da 0-0”, come ha fatto ieri sera su Sky. Almeno, lo spero. Non ne faccio neppure una questione di distacco dalle inseguitrici in classifica: il verdetto di Napoli-Inter conferma il preoccupante calo dei nerazzurri sul piano fisico e del (non) gioco. Per gli uomini di Mou è soltanto la 3^ sconfitta in campionato, mi direte. Ma da quanto tempo il loro gioco lascia a desiderare? Da quanto la squadra denota deficit negli schemi che la rendono tutt’altro che “speciale”?
Nonostante il commento filonapoletano di Maurizio Compagnoni e Antonio Di Gennaro, la definizione di “squadra poco propositiva” sentita su Sky mi suona tanto come un eufemismo. Bene soltanto la difesa, male il centrocampo, nullo l’attacco. Per non parlare del possesso palla, con la sfera giostrata dai napoletani con azioni veloci e passaggi in profondità e degli uomini di Mourinho, fermi sulle gambe, a cercare titubanti passaggi in orizzontale o all’indietro.
Strameritata, dunque, la sconfitta. Cosa combina lo Special One? Parte con il vecchio pallino del tridente, un 4-3-3 “elastico” trasformabile in un 4-3-1-2 con Figo trequartista, poi passa al 4-2-3-1. Nella ripresa, fuori Figo e dentro Mancini. In seguito, ritenta la carta-jolly del jardinero Cruz, poi inserisce Maxwell… di tutto un po’, ma stavolta, il goal fortunoso sul finale non arriva. Al contrario, i partenopei continuano ad avanzare e a tener palla. Il pubblico scandisce ogni tocco dei suoi beniamini con un “olè”, come per intendere: “vi stiamo facendo ballare”!
Il risultato è che il Napoli, che non segnava da 504’ e non vinceva da 104 giorni (da Napoli-Catania), ottiene la prima vittoria del girone di ritorno, a conferma del fatto che, contro l’Inter, risorgono anche i morti o presunti tali.
Tuttavia, sul piano della sportività, il verdetto del confronto si inverte a netto sfavore del Napoli: si era cominciato bene con la targa di benvenuto a Balotelli da parte del Comune di Napoli, proseguito male con il concerto di clacson fino a notte fonda fuori dall’albergo dei nerazzurri (per disturbarne il sonno) e quello di fischi sul campo ad ogni loro tocco di palla. Si è finito peggio con una gara tesa e fallosa, giocata sul filo dei nervi. Il buon Rosetti termina la direzione dell’incontro stravolto. Dopo tutte le critiche rivolte agli arbitri, è doveroso sottolineare la sua buona prestazione. Da notare come il fischietto piemontese sia stato intelligente ad ammonire dapprima verbalmente Balotelli, nervosissimo per la tensione creatasi intorno a lui. In seguito, quando Mario ci ha messo del suo, non ha potuto risparmiargli il giusto giallo.
A 5 giornate dalla fine, più che dalla Juve a – 9 punti, l’Inter deve guardarsi dal Milan in risalita a – 7. I cugini sono in crescita sul piano del gioco e dei risultati, oltre a godere dello stimolo psicologico di chi, non avendo più nulla da perdere, vede ridursi il distacco in classifica e accarezza il sogno della la beffa agli storici rivali. Non importa se a suon di rigori…
LA COSTOLA DI MATERAZZI. Da Inter-Sampdoria era uscito bene. Era tornato a calcare l’erba di San Siro disputando una buona partita e pressoché tutti avevano giudicato immeritata la sua espulsione, riconoscendo che le botte, durante quell’incontro, le aveva soprattutto prese.
Che necessità c’era di inscenare l’ennesimo “teatrino”? Scrive Andrea Elefante sulla Gazzetta dello Sport di sabato 25 aprile: “Materazzi, dopo il colpo ricevuto nel finale della gara contro la Samp da Delvecchio, ha temuto la frattura di una costola (‘Non ho chiuso occhio tutta la notte per il dolore – ha scritto sul suo sito – alla faccia di quelli che hanno detto che avevo fatto solo scena’) e ieri mattina ha effettuato un controllo: l’ipotesi, in realtà, non può essere ancora scongiurata (la costola è un osso particolare: bisogna far passare 4-5 giorni dalla contusione per avere certezze), ma non è escluso che il difensore possa essere disponibile già per Napoli, visto che ieri il dolore era già un po’attenuato.
Non credo che Matrix abbia simulato alcunché: giovedì sera, allo stadio, ho visto 90 e passa chili di giocatore rovinare ripetutamente a terra dopo duri scontri aerei. Forse qualcuno si è rifatto alla favola di Pierino e il lupo? D’accordo gli accertamenti. Ma il non aver chiuso occhio per tutta la notte per un dolore alle costole – mi sia consentito – mal si sposa con il correre belli e sorridenti la mattina dopo, come dalle immagini ufficiali, tanto più che gli impatti dei piedi sul terreno si ripercuoterebbero pericolosamente (e dolorosamente!!!) su una frattura del costato sospetta o presunta, che causerebbe inoltre forte dolore alla respirazione. Questo, stando soprattutto alla teoria di Elefante, secondo cui, in quel momento, tale ipotesi non poteva essere ancora scongiurata…
“Materazzi sta bene”, risponde sabato in conferenza stampa un lapidario Mourinho, probabilmente stufo degli “eroismi” di Matrix. E allora, a che pro la sceneggiata? Per “giustificare” la panchina contro il Napoli? Potevano risparmiarcela: che il mister gli avrebbe preferito Cordoba e Samuel mi pareva scontato….
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Posted in "CASO" MATERAZZI, Calcio italiano, Inter | Contrassegnato da tag: Andrea Elefante, Commento Sky, Costola Materazzi, Ladycalcio, Napoli-Inter | 25 Comments »