CALCIO E PAROLE

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Archive for giugno 2018

OGNUNO HA LA SUA COREA

Posted by ladycalcio su giovedì, giugno 28, 2018

Avevano gioito per la non qualificazione dell’Italia, si erano sbizzarriti negli sfottò verso gli Azzurri. A fare dell’ironia si era messo pure Bastian Schweinsteiger

https://bit.ly/2N7I1pd  Ma ora, il boomerang è ritornato sui denti ai tedeschi.

La Germania esce a pezzi da Russia 2018: esce, per la prima volta nella sua storia, dopo la fase a gironi, terminata al quarto ed ultimo posto dietro a Svezia, Messico e Corea del Sud.

Ognuno ha la sua Corea. Capitò a noi nel ’66, quando la squadra di Edmondo Fabbri fu messa KO dalla Corea del Nord. Ieri, l’undici di Joachim Löw è stato umiliato dalla Corea del Sud, ma poco importa.

L’eroe del ’66 fu un dentista, tale Pak Doo Ik, che fece secco Ricky Albertosi, mentre ad assurgere alle cronache di Russia 2018 sono stati Kim-Young-Gwon (andato a segno al 90’ + 2) e Song Heung-Min (90’ + 6), che prima di tornarsene a casa, si sono presi il lusso di eliminare i Campioni del Mondo in carica.

Per il calcio tedesco è una disfatta senza precedenti, per la quale l’intera Germania si sta stracciando le vesti.

L’inviato di ZDF all’aeroporto di Francoforte, dove la squadra è atterrata attorno alle 15 di oggi, afferma di aver visto soltanto due tifosi. La telecamera svaria su un poster gigante che ritrae i giocatori ancora sorridenti, mentre tutt’attorno c’è il vuoto. Le prime voci parlano di un Löw in procinto di presentare le dimissioni.

La “Fan-Meile” è deserta, si ammainano gli striscioni giallo-rosso-neri, mentre i commenti di opinionisti e tifosi concordano all’unanimità: tutti hanno visto “una squadra senz’anima, senza schemi e senza voglia di lottare.” Aggiungo, una spedizione di uomini messa insieme alla bell’e meglio, che nulla aveva a che fare con le gloriose compagini tedesche del passato.

Il merchandising è crollato a picco, al punto che su eBay, la maglia di Özil viene svenduta a 25 euro.

ZDF chiude il servizio pomeridiano mostrando un giardino della birra di Hannover deserto, con tutti i tavoli vuoti, dove i tifosi erano attesi a bere e a festeggiare. Inquadrano l’insegna: la birreria si chiama Waterloo, emblema della disfatta.

Link che potrebbero interessarti:

Video Gazzetta: la sala stampa della Corea

https://bit.ly/2IA9c8D

 

Italia-Corea del 1966

http://www.italia1910.com/partita.asp?idpartita=264

http://storiedicalcio.altervista.org/blog/mondiali_66_riva.html

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GARY LINEKER: “ALLA FINE VINCONO SEMPRE I TEDESCHI”

Posted by ladycalcio su domenica, giugno 24, 2018

„Il calcio è un gioco semplice: 22 uomini rincorrono il pallone per 90 minuti, e alla fine vincono sempre i tedeschi.“

Questa la celeberrima frase che Gary Lineker, attaccante della Nazionale inglese degli anni ’80 e ’90, pronunciò dopo l’eliminazione ai rigori dell’Inghilterra ad opera della Germania nelle semifinali dei Mondiali ’90. Una frase che i tedeschi, da allora, non hanno mai smesso di citare.

Ieri sera, 28 anni dopo, in occasione della fortunosa vittoria della Germania sulla Svezia (2-1 ad opera di Toni Kroos su calcio piazzato al 95′), il 57enne Lineker ne ha twittato una riedizione riveduta e corretta:

“Il calcio è un gioco semplice: 22 uomini rincorrono il pallone per 82 minuti, i tedeschi subiscono un’espulsione, dopo di che 21 uomini rincorrono il pallone per 13 minuti, e alla fine, in qualche modo, i tedeschi rimediano una fottuta vittoria”.

Un’analisi colorita che sintetizza al meglio l’immeritato 2-1 della Germania sulla Svezia, tutt’altro che da Campioni del Mondo.

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IL MONDIALE TRISTE SENZA L’ITALIA

Posted by ladycalcio su sabato, giugno 16, 2018

I Mondiali di Calcio 2018 sono iniziati da tre giorni, ma non tutti se ne sono accorti. Senza l’Italia non è la stessa cosa, i tifosi non vivono la rassegna iridata, manca l’atmosfera: l’atmosfera della gente in giro che guarda l’orologio all’approssimarsi dell’orario della partita degli Azzurri, le strade che si fanno deserte, l’audio delle TV che esce dalle case, le discussioni nei bar – magari con critiche feroci a giocatori e CT, salvo rimpiangerli quando al Mondiale non ci sono.

Per le strade delle grandi città mancano i manifesti pubblicitari in cui campeggiano i volti degli Azzurri che reclamizzano televisori per i  megastore.

Per gli italiani è un Mondiale triste e in sordina, e il vuoto non può certo essere colmato dai tre goal con cui Cristiano Ronaldo, dopo aver dormito per tutto il finale della Champions, ha tenuto testa alla Spagna.

Né dall’Islanda che ferma sull’1-1 l’Argentina.

Certo, in mancanza degli Azzurri, alcuni tifosi prendono le parti di questa o quella squadra o di questo o quel campione straniero. E lo fanno persino i giornali: la Gazzetta dello Sport ha lanciato l’iniziativa #ForzaIslanda, simpatizzando per la compagine non professionista che, allenata da un dentista (Heimir Hallgrimsson), disputa il primo Mondiale della sua storia.

Già, perché anche riempire i giornali e i notiziari senza l’Italia è dura e infatti, i news e i dibattiti di questi giorni danno ampio spazio alle voci di mercato e alle squadre di club italiane.

In quest’estate “fredda” non solo meteorologicamente, rimpiangiamo le vigilie delle sfide alla morte con la Germania, precedute dalle immancabili immagini dell’Azteca 1970 commentate dalla voce di Nando Martellini, con l’Italia lanciata in finale: “Riva, Riva, Riva…tiro… ed è goal, Rivaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!! (…) Rivera… 4-3!!! Che meravigliosa partita, spettatori italiani!”

Riascolta qui la telecronaca di Martellini

 

 

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