“Evidentemente non sono così scarpone come si vuol far pensare”. “Ero un po’ un cammellone”. 🙂 “Sono un animale da trofeo”. A parlare è proprio lui, “Mister sindrome compartimentale acuta” 😆 . Ne sentivamo la mancanza? No.
Un po’ ingrigito, qualche ruga in più ma sempre con gli stessi identici occhi tristi 😦 , rieccolo ieri sera a “Inter Legends” (Inter Channel), l’intervistona alle vecchie glorie nerazzurre a cura di Alessandro Villa.
Marcone Materazzi rientra di diritto nella leggenda nerazzurra per il suo leggendario “infortunio” 😆 in Nazionale dell’agosto 2007, risolto dall’altrettanto leggendario Prof. Francesco Benazzo 😆 del S. Matteo d Pavia con un’ancor più leggendaria tecnica chirurgica, che avrebbe permesso di operare una “sindrome compartimentale acuta” 😆 in atto da oltre mezza giornata (!) per via endoscopica e con un’incisione di soli 2 cm. 😆 Ma com’è ovvio, dopo quanto sviscerato da questo blog, Villa e Materazzi se ne guardano bene dal riproporci la bufala 🙄
“Un Materazzi come non l’avete mai visto”, recitava il promo della trasmissione. In realtà, le interviste a Materazzi sono l’una la fotocopia dell’altra, e quella di ieri sera non ha certo fatto eccezione.
Dal Messina all’Inter, passando per il Tor di Quinto, il Marsala, il Trapani, il Perugia e compagnia bella, ecco ripercorse le tappe della carriera del “nostro”, accompagnate da una galleria di altrettanti berretti. 😆
I classici: la rovesciata contro il Messina, il salto di un metro e mezzo da fermo (?) su Vieira nella finale mondiale di Berlino, il pianto abbracciato a Mou dopo la vittoria di Madrid.
Le materazzate: la 1^ espulsione della storia del calcio per un fallo su un compagno 😆 (ai Mondiali 2006 contro l’Australia), la maglietta con la scritta “auguri Davide” nel derby 2006 (con l’immediata espulsione e l’Inter lasciata in 9 contro 11), la maglietta “rivolete anche questa?”, il pugno a Gabriele Cirillo… e poi le incomprensioni con Mancini, con Serse Cosmi (“la prima volta che ci siamo incontrati in ritiro abbiamo litigato”), il battibecco con “Mr Giordano” contro il Messina (“lui mi diede uno schiaffo, ma poi alla fine sistemammo tutto”).
DEVI CAMBIARE MESTIERE
“Tu devi un po’ cambiare mestiere: da operaio generico diventi una maestranza specializzata” 😆 : questo lo sfavillante eufemismo escogitato da Villa per intendere che, con l’avvento di José Mourinho, Matrix viene relegato a panchinaro fisso 😦 . “ll problema mio era quando ero titolare sul giornale, allora voleva dire che non giocavo”, dice Marcone 🙂 . Più precisamente, a inserirlo nelle “improbabili” formazioni per non farlo precipitare nel pubblico dimenticatoio era il mitico Andrea Elefante :-), firma emerita della Gazzetta dello Sport.
Di Mou Marcone apprezzava particolarmente la preparazione “solo con la palla”, senza le strazianti sudate sugli 800-1000 m che contraddistinguono il buon lavoro atletico; non per nulla, grazie alla sapiente scorciatoia, gli uomini di Mourinho si ritrovarono a pezzi dopo essere stati spremuti come limoni.
Un capitolo a parte riguarda Rafa Benitez. Materazzi: “Io non giocavo già con Mourino”. Ma mentre Mou gli diede il contentino di mandarlo in campo al 46’ della Finale di Madrid contro il Bayern, Benitez gli fece l’affronto di preferirgli Mariga in quella del Mondiale per club contro il Mazembe, lasciandolo a macerarsi di livore in panca.
“Nei 4 mesi che rimase ad Appiano (Benitez, ndr), probabilmente sbagliai qualcosa anch’io” 🙂 , concede Matrix.
VOLO PINDARICO
Il racconto (oltre un’ora),trito e ritrito, prosegue con dovizia di dettagli fino alla stagione 2006-07. E il leggendario infortunio di Budapest del 22 agosto 2007? 🙄 Per intenderci, quello che secondo l’universo mediatico avrebbe potuto costare a Marco non soltanto la carriera, ma addirittura la vita? 🙄 Su quello che fu fatto passare per un episodio-chiave nella vita del Materazzi-giocatore e del Materazzi-uomo – com’era prevedibile -, neppure una parola – e i miei lettori conoscono bene il perché. Zitti e mosca anche sulle “leggende” 🙂 dello “zigomo di Brema” 😆 , targato dicembre 2008, e del “menisco”-record 😆 del gennaio 2010. (Chi desidera divertirsi, trova i rispettivi link in calce)
A inizio intervista il conduttore parla, in merito a Materazzi, di “una storia di cattiva stampa”. Direi di infima stampa.
Villa: “Il 2007-08 inizia con un’ Inter fortissima, poi Ibra si fa male, ci sono tanti infortuni 😆 , qualcosa sembra rompersi” (non certo la gamba di Marco). Si salta a piè pari al match point fallito contro il Milan di fine campionato, al rigore sbagliato da Marcone contro il Siena a San Siro e alla festa Scudetto dopo Parma-Inter del 18 maggio 2008.
“Io apprezzo più la sincerità piuttosto che le bugie”, zoppica nel suo italiano Matrix, il colosso d’argilla che ebbe paura di incontrare una Lady e che solo gli occhi dell’amico e “fratello zingaro” Deki Stankovic possono vedere come “uno senza paura, uno che ammette anche i suoi errori”.
Dal canto suo, Materazzi si autoannovera fra le “persone mature” 🙂 😆 . Lui che, illuminato maestro di italiano 😆 di Yuto Nagatomo (da poco giunto all’Inter e in difficoltà con la nostra lingua), espose l’educatissimo giapponese a un’imbarazzante figuraccia all’uscita da un ristorante, facendogli dire parolacce irripetibili spacciate per complimenti per l’ottimo menu gustato (l’ha raccontato pochi giorni fa lo stesso Nagatomo a “Inter Nos” (Inter Channel).
Scusate se mi scandalizzo per il paragone finale con Giacinto Facchetti 😦 , “prodigo di consigli veri”. “Poi alla fine uno deve crescere”, ho sentito dire da Materazzi. Sarebbe urgente.
“Poi alla fine tutti i nodi tornano al pettine”, gigioneggia il “nostro”. Ultima chicca: “Io penso che quando tu rimani sulla riva del fiume il cadavere passa prima o poi”. Stavolta, c’è il rischio che passi anche un bisturi. 😦
Chi non fosse a conoscenza del “Caso Materazzi”, può leggere ai link seguenti:
Perché non credo più alla sindrome compartimentale di Materazzi http://bit.ly/1GZREOB
Lettera aperta al prof. Francesco Benazzo http://bit.ly/1DWAVN5
Materazzi operazione eroe http://bit.ly/1CHcTyw
Menisco Materazzi: 12 dubbi amletici http://bit.ly/1Ls10Cr