


Gli sfottò volgari recidivi dei cugini rossoneri dopo la vittoria del Campionato 2021-’22 erano rimasti sullo stomaco ai giocatori dell’Inter, caricandoli a molla per la Finale di ieri sera. Una partita senza storia, che ha visto i nerazzurri andare in vantaggio nei primi minuti e portarsi a casa il trofeo con un sonante 3-0.
Il Milan non è mai esistito, così come non è esistito alcun pallone messo in goal dai suoi giocatori da mettere all’asta. Questa l’ultima trovata del calcio, da tempo passato dal dio pallone al dio denaro.
Esecrabile, secondo chi scrive, che l’italica Supercoppa si sia disputata a Riad, in Arabia Saudita. Una mancanza di rispetto assoluta nei confronti dei tifosi milanesi, di fatto impossibilitati ad assistere alla sfida fra i loro beniamini. Ormai, la tattica delle Società è fin troppo chiara: salamelecchi ai tifosi a inizio stagione, quando serve far cassa con gli abbonameneti per riempire gli stadi; qualche contentino (una maglia messa all’asta, ecc.) e poi, sempre più spesso, nei momenti clou segue una fregatura alla grande confezionata sotto le spoglie delle esigenze di marketing e delle finalità promozionali del nostro calcio all’estero.
Per la cronaca, all’asta è subito finito il pallone dell’1-0 di Federico di Marco, ma guardate un po’ che numeri devono fare i tifosi per tentare di aggiudicarselo: che schifo!
https://www.trend-online.com/sport/pallone-supercoppa-italiana-dove-comprarlo/
Ai link seguenti, i commeneti della stampa sulla partita:
https://video.sky.it/sport/calcio/serie-a/video/milan-inter-supercoppa-gol-highlights-806485