
Se desiderate fare amicizia con un tifoso del Borussia Mönchengladbach dai 50 in su, seguite il mio consiglio: evitate come la peste l’argomento “lattina” e il nome “Boninsegna”. L’amicizia potrebbe finire ancor prima di incominciare.
Sono passati 40 anni esatti da quel drammatico Borussia-Inter di Coppa dei Campioni terminato 7-1 per i tedeschi, più noto come “la partita della lattina di Boninsegna”, ma gli echi della polemica sono ancora più vivi che mai.
Defunto Stadio Bökelberg di Mönchengladbach, 20 ottobre 1971: l’incontro, valevole per gli ottavi di Coppa Campioni, viene trasmesso soltanto alla radio. Si disputa fra i ragazzi di Invernizzi (i vari Mazzola, Facchetti, Corso e Boninsegna) e il Borussia di Vogts, Netzer, Bonhof e Sieloff. La squadra renana è in vantaggio per 2-1 (reti di Heynckes al 7’, Boninsegna al 18’e Le Fèvre al 19’), ma al 28° minuto, il centravanti nerazzurro viene colpito da una lattina di Coca Cola e portato fuori dal campo in barella.
Dell’episodio, più volte rivisitato, rimangono poche immagini in bianco e nero, riproposte nella giornata di oggi da SkySport 24 *.
Quale la novità? A 40 anni di distanza, come rivela oggi il quotidiano “Bild-Zeitung”, il Borussia rivuole indietro il cimelio. Ma dov’è finita la lattina dello scandalo?
Secondo Bild, se la portò via l’arbitro dell’incontro, l’olandese Jef Dorpmans. Dorpmans a Bild: „Me la diede un poliziotto, di quelli del Borussia nessuno la voleva. Rimase a casa mia per 25 anni nell’armadio della biancheria (*), fino a che la regalai al Vitesse Arnheim“, che ancora la conserva nel proprio museo societario.
Fallite le “trattative” per riportarla in Germania, il Manager del Borussia Max Eberl lancia ora una singolare proposta: e se il Borussia disputasse gratuitamente un’amichevole ad Arnheim in cambio della sua restituzione? Ma Martin Esveld, direttore del museo del Vitesse, da questo orecchio proprio non ci sente.
Non ci sentono a farsene una ragione neppure i tedeschi, che continuano a definire quella partita “il più grande scandalo della storia del Borussia”. Nell’odierno articolo, intitolato “40 anni dopo l’imbroglio di Boninsegna il Borussia rivuole la lattina dello scandalo”, Bild reitera il concetto di “scena da attore” da parte di Bonimba e per tirare l’acqua al proprio mulino, fa addirittura visita a Dorpmans, ora 86enne, nella sua casa di Arnheim.
Avrebbe dichiarato l’ex-fischietto: „Non mi avvicinai a lui (Boninsegna, ndr), faceva il morto. Personalmente, non avrei mai fatto ripetere la partita. Non sono un medico e non posso provarlo, ma so che Boninsegna non aveva nulla.“ Per par condicio, il quotidiano amburghese riporta anche la versione del campione nerazzurro: “Rimasi privo di sensi per 15-20 secondi, la lattina mi colpì in piena fronte.“
L’Inter si disunì e affondò per 7-1. Ma quel risultato, con buona pace dei tifosi del Borussia, esiste ormai soltanto nei ricordi. Venne cancellato dagli annali del calcio dal magistrale intervento di Peppino Prisco, che vinse la battaglia per ottenere la ripetizione dell’incontro in campo neutro: per la precisione, ad almeno 100 Km da Gladbach.
Nell’incontro di ritorno, disputato a San Siro il 3 novembre ’71, l’Inter si impose per 4-2 (la seconda rete nerazzurra venne siglata proprio da Boninsegna). La “partita della lattina” venne ripetuta allo Stadio Olimpico di Berlino il 1° dicembre 1971 e finì 0-0. L’eroe della serata fu il ventenne portierino Ivano Bordon, che parò un calcio di rigore al grande Sieloff.
Passò il turno l’Inter. A 40 anni di distanza, ai tedeschi brucia ancora.
* SKY SPORT 24: IL TRADUTTORE È UN OPTIONAL
Il citato servizio odierno di SS24, a cura di Federico lo Giudice, dimostra, una volta di più, come in una redazione non basti l’immancabile collega “che mastica un po’ il tedesco”. Durante il servizio stesso, con tanto di inquadratura dell’articolo apparso oggi su “Bild”, si afferma che l’arbitro Dorpmans avrebbe conservato per 25 anni la lattina “in cantina”. No, signori, “Wäscheschrank” non è la cantina, bensì l’armadio della biancheria. Quanto a Max Eberl, non ha proposto una partita fra Borussia e Vitesse all’insegna del “vogliamoci bene”, bensì in cambio della restituzione del cimelio!
(La foto è tratta dal Sito Ufficiale di FC Internazionale, inter.it)
PS Potete leggere la replica di Federico Lo Giudice (e gli sviluppi del “caso-lattina”) al link seguente: http://bit.ly/VJPlFA
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