CALCIO E PAROLE

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Archive for giugno 2014

ITALIA-URUGUAY: IL VAMPIRO SUAREZ MORDE CHIELLINI – E ALTRE STORIE DI ANTI-CALCIO

Posted by ladycalcio su mercoledì, giugno 25, 2014

Che non fossimo la compagine più affiatata del torneo lo si era capito sin dall’Inno di Mameli: il coro degli Azzurri non era sincronizzato neppure fra compagni di club – vedi i primi piani di Buffon e Chiellini.
Al di là del dato di fatto scontato, la 2^ eliminazione Azzurra di fila ai gironi in un Mondiale disgusta più per il vergognoso corollario che per il fallimento sportivo in sé.

Abbiamo visto il peggio del calcio dentro e fuori dal campo, tale da farci disamorare del mondo dello sport nel volgere di una sera.
Mentre scrivo si susseguono gli SMS di un caro amico straniero, addolorato e al tempo stesso attonito per l’eliminazione della “tua Italia”: “Che scandalo quell’arbitro messicano!” “Vogliono una finale tutta sudamericana”!, e via dicendo. Vero o meno che sia, è indubbio che questo Mondiale ha ormai perso ogni credibilità.

Italia-Uruguay (0-1) è stata una partita nervosa, fallosa ed esasperante nella ripetitività di due scene: Chiellini falciato a terra che si tiene la faccia e il piagnone Balotelli che si tiene la testa.
Per Balo arrivano il giallo, la sostituzione precauzionale per non rimanere in dieci e la bocciatura finale da parte di Prandelli, che dovrebbe sancire una volta per tutte che Supermario non è né un uomo da grandi partite, né un giocatore da Nazionale e tantomeno un campione; casomai, è una zavorra.

Rimaniamo ugualmente in dieci per il rosso assurdo a Marchisio da parte dell’arbitro Rodriguez Moreno (il cognome è tutto un programma). Precipita così il nostro Mondiale, perso per ammissione di Prandelli contro Costarica. Beninteso, il ct ci ha messo pesantemente del suo sbagliando le convocazioni, gli schemi, le sostituzioni e quant’altro si potesse sbagliare.

Si tocca il fondo con il 3° morso a un avversario da parte del plurirecidivo Suarez – vittima Chiellini – non sanzionato da Moreno (altro fischietto da cacciare). Sky ci fa sapere che l’attaccante del Liverpool sarebbe in cura da uno psicologo. L’auspicio è che previa una squalifica il più lunga possibile, il numero 9 uruguayano venga inviato d’urgenza da uno psichiatra che lo convinca di non essere Dracula. In alternativa, allo zoo…

“Cuore caldo e mente fredda”, aveva auspicato Gigi Buffon alla vigilia. Invece, per ironia della sorte, fedelmente a un noto detto milanese Natal 🙂 sancisce che Prandelli non mangerà il panettone. Chiude l’annata calcistica il gran finale pirotecnico: immemore del detto napoletano “Adda passà a’ nuttata”, il Cesare Nazionale si dimette a botta calda in diretta TV durante la conferenza stampa del post-partita, autoassimilandosi a un non meglio identificato partito politico che campa a carico dei contribuenti. Gli fa eco il presidente Abete, in un grottesco siparietto sulle dimissioni irrevocabili.

Il sipario vero e proprio non fa in tempo a calare sull’era Prandelli che già si vocifera il nome del prossimo ct: Massimiliano Allegri. Un buon uomo da Federazione, forgiato dalle traversie del Milan di Berlusconi e avvezzo persino a sentirsi dettare la formazione al telefono alla vigilia degli incontri. La serata se ne va fra le feroci polemiche e le voci di una cacciata di Balotelli dallo spogliatoio per eccesso di “balotellate” mondiali.

Stavolta, “c’è poco da stare Allegri” è qualcosa di più di una battuta.

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ITALIA: ADESSO SONO URU-GUAY

Posted by ladycalcio su sabato, giugno 21, 2014

“Adesso sono Uruguay”, titolavano ieri sera a “Qui Studio a Voi Stadio” (Antenna 3). E già si sprecano i paragoni con Corea ’66.

Le certezze dell’Italia prandelliana si infrangono contro la Costa…Rica o “il” Costarica che dir si voglia – si decidano i nostri esimi giornalisti – al goal di Ruiz.

Facciamola breve: in difesa si salva solo Chiellini, che corre e marca per tutti. Il resto sono un Barzagli che non si è ancora alzato dal letto in cui si era fatto fotografare con i bambini, tante bugie sull’infortunio di De Sciglio e Ranocchia a casa per motivi “politici”.

In attacco l’imputato è Balotelli, inconcludente come tutte le volte in cui c’è da fare la differenza, e come tutto il reparto, con le punte sempre in fuorigioco. Il denominatore comune degli Azzurri è l’essere sconclusionati e il perder continuamente palla.

Eppure, secondo Fabio Caressa (telecronista Sky), all’inizio del 2° tempo tutto lo stadio grida “Pirlo, Pirlo” ❓ . Del resto, non solo si gioca, ma si commenta anche a temperature elevate 🙂 .

Poco prima, al ritorno in campo dopo l’intervallo, un principio di rissa nel tunnel degli spogliatoi per su un possibile rigore mancato su Chiellini denota la tensione che regna nel clan.

Il secondo tempo scorre piatto e monotono alla ricerca del pareggio che non arriva neppure con l’inserimento di Cassano.
Beppe Bergomi (Sky) invita a giocare “palla a terra”. Prandelli, specializzatosi nel relegare in panchina gli uomini validi, tenta tardivamente la carta Cerci con un 4-4-2 superoffensivo.

Emblematici dell’andamento della partita sono i commenti di Caressa: “Soffriamo”… “Il tempo passa”… “Mi sembra un po’ stanca, l’Italia”…
Prandelli si lamenta per la perdita di tempo dei costaricani e Caressa incalza: “Siamo tutti fermi (…) Sempre loro arrivano prima”… . E per poco, “loro” non fanno il 2-0.

Nelle interviste del post-partita, Insigne fa capire che siamo stati bravi a non prenderne altri. Dallo studio Sky, Giorgio Porrà mette impietosamente a nudo che il torello dei costaricani “ha sbertucciato il nostro centrocampo supertecnico”. Per Vialli, siamo stati “lenti, macchinosi, imprevedibili. Un vero disastro”. Paolo Rossi: “Note positive non riesco a trovarne”. Tutto il resto lo dice il primo piano della faccia di Prandelli.

Costarica – al maschile o al femminile che lo si voglia mettere – è la prima squadra a qualificarsi agli ottavi di Brasile 2014,mentre l’Italia fa i conticini sul pareggio che le basterebbe per superare il girone.

Ma il prossimo avversario è l’Uruguay di Suarez, il bomber del Liverpool reduce dall’aver rifilato due pappine all’Inghilterra.
Tutte le nostre speranze sono legate a un commento di Bergomi: “Se passiamo – lo dice la storia – diventiamo imprevedibili e fastidiosi per chiunque”.

E vai, puntando come sempre sul mitico italico “stellone”!

 

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LA MERKEL NEGLI SPOGLIATOI TEDESCHI: “TORNO PER LA FINALE”

Posted by ladycalcio su martedì, giugno 17, 2014

Merkel spogliatoi Germania

Un sonante 4-0 al Portogallo dal sapore di sfida. I tedeschi, manco a dirlo, si sono già autoproclamati fra i grandi favoriti del Mondiale. E qui viene il bello.

Guardate la foto twittata poco dopo la vittoria da Steffen Seibert, portavoce del Governo tedesco e responsabile del Bundespresseamt (BPA): mostra “Angelona” Merkel trionfante negli spogliatoi, attorniata dai suoi prodi. “Congratulazioni – un esordio perfetto nel torneo!”, si complimenta Seibert.

“La madre della Nazione 😯 e i suoi ragazzi vincenti”, sottotitola Bild online riprendendo la foto, in cui si riconoscono, fra gli altri, il Capitano Philipp Lahm e un paio di colleghi in déshabillé: Thomas Müller e Jérôme Boateng a torso nudo e Mario Götze avvolto in un asciugamano.

In mezzo a tanta mascolinità c’è lei, Frau Merkel, che sfoggia una giacca rosso bandiera che richiama la casacca della tuta della Nazionale teutonica.

Il quotidiano amburghese riferisce addirittura di un “discorso” della Cancelliera alla Nazione, pardon, alla Nazionale 🙂 :  “Dopo che ho dovuto fare un viaggio così lungo – avrebbe detto – è bello che abbiamo almeno vinto”.

Infine, l’attaccante dell’Arsenal Lukas Podolski si è concesso un selfie con Angelona, rivelando poi: “Ha detto che ritorna per la finale”. 😯

ITALIA, tocca ferro!

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IL MONDIALE PARTE CON GLI “AIUTONI” AL BRASILE

Posted by ladycalcio su venerdì, giugno 13, 2014

Alla faccia della tecnologia avveniristica per scongiurare i goal fantasma e delle bombolette per segnare la barriera, l’arbitro incapace di turno ha colpito ancora, dando una grossa mano al Brasile – squadra di casa – in difficoltà all’esordio contro la Croazia (3-1).

Avevamo visto i giocatori brasiliani tesissimi sin dal tunnel che porta in campo, e ancor più durante e dopo gli inni nazionali, con le lacrime di Julio Cesar e i volti stralunati di alcuni compagni: tensione nervosa, emozioni e aspettative alle stelle che avevano favorito l’autogoal di Marcelo. Neymar si produceva in una gomitata da rosso in faccia a Modric, ma veniva graziato dall’arbitro Nishimura, che regalava poi un rigore inesistente al Brasile per un tuffo di Fred su Lovren stravolgendo il corso della partita.

Aggiungiamo i mormorii di un condizionamento psicologico con ricerca di compensazione da parte del direttore di gara (vituperato dai brasiliani dopo aver espulso Felipe Melo nella partita contro l’Olanda ai quarti di finale dei Mondiali 2010) e la fiducia è già andata a farsi benedire..

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INTER FOREVER AL CORAZON CLASSIC MATCH: QUANTE STELLE AL BERNABEU!

Posted by ladycalcio su lunedì, giugno 9, 2014

Zamorano e Zanetti

Hanno qualche annetto e qualche chilo in più, ma che importa? Sono sempre loro, gli storici beniamini dei tifosi interisti, che non smettono di far battere i cuori.

È stato così anche nel pomeriggio di ieri, quando Inter Forever – la selezione di “ex” nerazzurri nata per iniziativa di Francesco Toldo – ha sfidato le Leyendas del Real Madrid nel Corazon Classic Match disputato al Bernabeu, stadio che ha immancabilmente rievocato l’atmosfera del 22 maggio 2010.

E chi pensasse a un nostalgico spettacolo di Vecchie Glorie sfiatate che “rotolano” sul campo, si sbaglia di grosso. Le due compagini, rispettivamente agli ordini di Camacho e di Walter Zenga, erano composte in massima parte da “ex” delle recenti generazioni: giocatori ancora giovani e in buone condizioni fisiche, che hanno sentito e preparato l’appuntamento.

Riecco dunque Toldone – ieri Capitano – volare fra i pali; riecco Javier Zanetti autore di uno splendido goal dalla distanza (che ha ricordato quello della Finale di Coppa Uefa ’98 contro la Lazio) e di una pennellata sul capo di Choutos, autore del secondo goal nerazzurro. Riecco Cordoba in difesa, riecco idoli dei tifosi nerazzurri come Figo, Zamorano e Djorkaeff, e tanti altri ancora.
A dispetto del tempo, si sono visti spunti pregevoli: già detto di Zanetti e delle parate di Toldo, hanno entusiasmato il pubblico i guizzi di Carbone e Conceicao, gli spunti offensivi di Suazo e i tocchi di classe di Figo.

Da parte madridista, uno Zidane davvero in forma ha dimostrato che la classe non è acqua, segnando lo spettacolare goal dell’1-0 per il Real e tenendo il campo per 89 minuti, meritandosi poi l’applauso di tutto lo stadio. Nomi di avversari storici come Buyo, Guti, Salguero e Butragueno hanno rievocato vecchie e appassionate sfide.

Un grazie a Inter Channel che ha trasmesso l’incontro in diretta.

Ultime note: è la prima volta in 5 edizioni che il Real Madrid non vince il Corazon Classic. Quanto agli introiti della partita, saranno devoluti in beneficenza.

Le formazioni iniziali:

REAL MADRID: 1 Buyo, 2 Salgado, 4 Pavon, 5 Zidane, 6 Hierro, 9 Zamorano, 9 Santillana (Capitano), 10 Figo, 14 Guti, 17 Karembeu, 19 Fernando Sanz. (Panchina: 1 Contreras, 3 Garcia Cortes, 5 Sabido, 6 Salguero, 7 Butragueno, 7 Ivan Perez, 8 Velasco, 9 Morientes, 9 Esnaider, 11 Amavisca, 21 Solari. All.: Camacho – Amancio – Geni).

INTER: 1 Toldo (Capitano), 2 Cordoba, 4 J. Zanetti, 5 Galante, 9 Carbone, 11 Baggio, 13 Zé Maria, 14 Dabo, 19 Paganin, 29 Suazo, 76 Conceicao. (Panchina: 1 Pagliuca, 6 Djorkaeff, 7 Figo, 8 Berti, 1+8 Zamorano, 10 Beccalossi, 15 Dacourt, 16 C. Zanetti, 17 Fresi, 20 Manicone, 25 Milanese, 28 Di Napoli, 69 Centofanti, 77 Bianchi 79 Choutos. All.: Zenga).

ARBITRO: Medina Cantalejo.

RETI: 1-0 Zidane; 1-1 Zanetti; 2-1 Perez; 2-2 Choutos

 

(Foto: inter.it)

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PRANDELLI PARTE CON ITALJUVE

Posted by ladycalcio su domenica, giugno 1, 2014

L’infortunio di Montolivo, evidentemente, non bastava. Cesare Prandelli ci mette del suo ed esclude dai convocati per i Mondiali l’interista Andrea Ranocchia, relegandolo a riserva.

È una decisione assurda, che alla luce delle recenti buone prestazioni del difensore centrale dell’Inter sa tanto di scelta politica.

Viene da pensare che il “torto” di Ranocchia sia quello di vestire una maglia a strisce nerazzurre anziché bianconere. Insomma, il Ct Azzurro punta in blocco sulla difesa della Juventus, inserendovi elementi non esattamente irresistibili prelevati dall’altra sponda del Naviglio (alias i due milanisti Abate e De Sciglio).

Ma gli opinionisti ci fanno poco caso e si concentrano sull’esclusione di Giuseppe Rossi. Volevamo forse fare la fine di Simeone con Diego Costa nella finale di Champions League?

In conclusione:

Partiamo per il Mondiale con il grave infortunio a Montolivo. Partiamo – salvo sorprese – senza Ranocchia. Partiamo con Italjuve. Partiamo male.

I 23 UOMINI DI PRANDELLI PER BRASILE 2014:

Portieri: Buffon (Juventus), Perin (Genoa), Sirigu (Paris St. Germain)

Difensori: Abate (Milan), Barzagli (Juventus), Bonucci (Juventus), Chiellini (Juventus), Darmian (Torino), De Sciglio (Milan), Paletta (Parma)

Centrocampisti: Aquilani (Fiorentina), Candreva (Lazio), De Rossi (Roma), Marchisio (Juventus), Thiago Motta (Paris St. Germain), Parolo (Parma), Pirlo (Juventus), Verratti (Paris St. Germain)

Attaccanti: Balotelli (Milan), Cassano (Parma), Cerci (Torino), Immobile (Torino), Insigne (Napoli).

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