CALCIO E PAROLE

By "Ladycalcio". Il blog più censurato e più temuto dagli addetti ai lavori

Archive for giugno 2015

ANCHE IVANO BORDON TERREBBE HANDANOVIC

Posted by ladycalcio su lunedì, giugno 29, 2015

Durante la pausa estiva del campionato, Inter Channel sta riproponendo in palinsesto una rimpatriata di gloriosi”ex”. Dopo le lunghe chiacchierate con Luisito Suarez, Roberto Boninsegna e Mario Corso in “Memorabilia”, un format di interviste alle vecchie glorie nerazzurre, nel news serale di sabato è stata la volta di Ivano Bordon, l’indimenticato eroe di Berlino (per i teenager: non stiamo parlando del Mondiale 2006, bensì della ripetizione della famosa “partita della lattina” di Coppa Campioni del 1971 contro il Borussia Mönchengladbach).

L’intervista ha riportato al tema Handanovic, più che mai d’attualità in casa interista. Prima osannato e poi fatto a pezzi da stampa e tifosi, il portierone sloveno è reduce sì da qualche vistosa papera, ma anche da interventi prodigiosi con i quali ha tirato fuor agli avversari goal già fatti.

Bordon ne ha rianalizzato così la stagione: “Secondo me ha fatto bene. Ha avuto dei momenti che ai portieri purtroppo succedono; ha fatto delle grandi cose, ha portato dei punti all’Inter con la sua abilità nel parare i calci di rigore… Sicuramente quest’anno ha fatto qualche errore in più non bello, però io lo considero un buon portiere”. Un giocatore da tenere o da cedere? Bordon esorta: “Devi domandarti: sei sicuro di trovare uno più bravo di Handanovic, che ti dia quello che ti dà lui, più sicurezza, più qualità?”

Sono perfettamente d’accordo con Bordon, che di rigori parati se ne intende. Tutti lo ricordiamo con particolare affetto come quel portierino ventenne, secondo di Lido Vieri, che parò il tiro dagli 11 metri al grande Sieloff.

E poco importa se all’epoca Ivano registrava i servizi della Domenica Sportiva su VHS mentre Samir, per studiare i bomber avversari, ha a disposizione i filmati digitali: che importa sono la classe, la grinta e la serietà in allenamento, che entrambi i numeri 1 nerazzurri hanno sempre dimostrato.

In difesa di Samir mi permetto di aggiungere che tante, troppe volte, è stato messo in affanno da una difesa colabrodo e da compagni non all’altezza, pagando poi le colpe di tutti.

L’Inter non faccia l’errore di cederlo “per fare cassa”…

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JUVE: GAME OVER

Posted by ladycalcio su domenica, giugno 7, 2015

“It’s a tragedy for me to see the dream is over”, cantavano qualche annetto fa i Milli Vanilli. L’ex-band tedesca ci riporta a Berlino, dove il sogno del Triplete bianconero si è infranto fra le lacrime.

Ci avevano creduto non soltanto i tifosi juventini, ma anche gli addetti ai lavori, se è vero che nel pre-partita Sky l’unico a pronosticare la vittoria del Barça e a ricordarsi di essere nello studio di un illustre network televisivo e non nel Paese di Franceschiello 🙂 era stato Gianluca Vialli.

Dimenticavo i bookmaker – che a perdere (soldi) non ci stanno -, che avevano dato la vittoria della Juve 0-6.

Rakitic infila Buffon già al 4’e il Barça, inebriato dal precoce vantaggio, non affonda abbastanza, sbaglia ghiotte occasioni con Suarez e Messi e subisce il pareggio ad opera di Morata. Ma quando cambia marcia, affonda la Juve con l’inesorabile uno-due di Suarez e Neymar, senza contare il goal valido annullato ai catalani.

Pur riconoscendo e apprezzando le qualità e il grande impegno degli uomini di Allegri, dico che questa sconfitta fa bene al mondo bianconero e al calcio in generale.

“Pirlo che piange è l’ultima immagine di Andrea con la Juventus”, commentano su Sky, ma per non commuoversi basta e avanza ricordare le lacrime che la Juve fece versare per anni a chi praticava un calcio onesto – e aggiungo, avrebbe continuato a far versare se le intercettazioni telefoniche non avessero inchiodato Moggi & Co.

Una vittoria bianconera avrebbe scacciato troppo presto dalla memoria collettiva i misfatti dell’associazione a delinquere di Calciopoli, liquidati con leggerezza e con una pena irrisoria sproporzionata all’entità dei danni arrecati alle avversarie e all’immagine del nostro calcio.

Dall’alto del trono d’Europa, temo, il mondo juventino al completo avrebbe sbracato, lanciato proclami spocchiosi, esibito striscioni d’esaltazione, forgiato una mentalità fuorviante e tendenziosa di un trionfo inteso come riconquista del “mal tolto”. Insomma, sarebbe passato ancora una volta il messaggio che chi vince ha sempre ragione anche se ha torto marcio.

Tutto questo non è stato e (almeno per ora) non sarà.

Il Barça bissa il Triplete e per i bianconeri è game over.

“Champions, I’m gonna miss you”, canterebbero i Milli Vanilli.

Ascolta il brano “Girl I”m Gonna Miss You” dei Milli Vanilli a questo link:

http://bit.ly/1FJ9yRu

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LA JUVE CERCA IL TRIPLETE DELLA RIVALSA

Posted by ladycalcio su sabato, giugno 6, 2015

Sarebbe non una rivincita, ma una rivalsa. Una rivalsa contro la sacrosanta condanna post Moggiopoli ritenuta un’ingiustizia, contro gli scudetti barati cancellati da un’altrettanto sacrosanta sentenza, ma che il popolo bianconero ha sempre considerato 30 quando erano 28, 31 quando erano 29, 32 quando erano 30 e che ora, sul Sito Ufficiale dello Juventus Football Club figurano come 33  😦 .  Ma soprattutto, sarebbe una rivalsa contro l’Inter del Triplete, “rea” di essere salita alle stelle approfittando della zebra alle stalle.

La Juventus vuole dimostrare al mondo intero – e forse a se stessa – non tanto di essere tornata sul trono d’Europa, quanto che, in questi anni, quel trono le sarebbe stato usurpato.

Nella loro visione distorta, il popolino bianconero – e quel che è peggio, la Dirigenza juventina – si illudono che la conquista della Champions League “tapperebbe la bocca a tutti”, dimostrando che l’incontrastato potere della Juve resta tale e tale sarebbe rimasto negli anni addietro senza l’”ingiustizia” della retrocessione in Serie B.
Per assurdo, la squadra defraudata dallo scandalo sarebbe proprio la Juve, in procinto di riappropriarsi del posto al sole che le spetta.

Dalla loro i bianconeri hanno un’occasione “politicamente” ghiotta per scacciare il chiodo di Calciopoli dalla memoria collettiva, l’avversario più blasonato – Lionel Messi – mai decisivo nelle occasioni che contano (vedi la finale dei Mondiali del Brasile e, ancor prima, la fallita “remuntada” del Barça contro l’Inter nella semifinale di Champions League 2010) e last but not least, citando dal Sito Ufficiale bianconero, “i propri infiniti mezzi” 🙂

Beninteso, è innegabile che la Juve sia attualmente – di gran lunga – la miglior compagine italiana. Soltanto, a mio avviso questo torneo non avrebbe neppure dovuto disputarlo. Graziata con la retrocessione in Serie B per illecito sportivo nel 2005-06 (senza che si fosse peraltro indagato sulle non poche stagioni precedenti in cui i suoi risultati avevano fatto venire il voltastomaco a milioni di sportivi di ogni bandiera), avrebbe in realtà dovuto rimanere lontana dai giochi ben più a lungo, espiare e rifarsi una verginità (sempre che fosse stato possibile). In altre parole, trascorrere ben più di un annetto sabbatico lontana dalla massima serie, per ripresentarsi sulla scena internazionale con un volto nuovo. Del quale un Sito Ufficiale che riporta 33 Scudetti non è esattamente lo specchio.

Dunque, a Berlino la Juve non avrebbe dovuto arrivarci, così come il Milan non avrebbe dovuto arrivare alla Finale di Atene 2007. Sappiamo tutti come finì.

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