Archive for luglio 2014
LA FESTA INFINITA DELLA GERMANIA CAMPIONE DEL MONDO
Posted by ladycalcio su lunedì, luglio 21, 2014
Si apre il portellone ed ecco il Capitano Lahm con la coppa, seguito dai compagni.
Schweinsteiger, con un vistoso cerottone sul volto, si mette a fare fotografie avvolto nella bandiera tedesca. È poi la volta del palco, con l’esibizione della coppa, i canti e le interviste.
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ZANETTI RAPINATO DELL’AUTO IN ARGENTINA
Posted by ladycalcio su domenica, luglio 20, 2014
Brutta avventura per il neovicepresidente dell’Inter Javier Zanetti (al quale, dopo aver imboccato la preferenziale per un’udienza privata “per direttissima” da Papa Francesco con moglie e rampolli, non ne è più andata dritta una).
Stando alle fonti argentine, l’ex-Capitano nerazzurro, che viaggiava sul suo SUV insieme al padre alla periferia di Buenos Aires, sarebbe stato bloccato da un gruppo di malviventi, minacciato di morte con una pistola e rapinato dell’auto.
Fortunatamente, Zanetti se l’è cavata con un forte spavento.
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DEUTSCHLAND ÜBER ALLES
Posted by ladycalcio su lunedì, luglio 14, 2014
“Una squadra, un Paese, un sogno”. L’auspicio espresso a chiare lettere sul pullman della Germania si è realizzato: l’undici di Joachim Löw è Campione del Mondo, prima compagine europea a vincere una rassegna iridata in terra sudamericana.
Una vittoria meritata, seppur in un Mondiale tutto meno che stratosferico sul piano del gioco, durante il quale a far notizia è stato soprattutto il naufragio del Brasile. Si sono visti il bel gioco dell’Olanda, a tratti quello della Francia, il calcio atletico ma tecnicamente immaturo degli africani, la noia di quello argentino e l’inconsistenza di Russia, Italia & Co.
È stato il Mondiale di Löw, che uscito dall’ombra di Jürgen Klinsmann ha avuto la fortuna di poter sfruttare la ricca ossatura del Bayern Monaco e di puntare su un gruppo già amalgamato e affiatato. Non è provocazione dire che il grazie per l’agognata 4^ stella dovrebbe andare in parte a Jupp Heynckes…
Il gruppo della Germania ha avuto la meglio sulle individualità argentine e sui ripetuti errori di Messi, Higuain e Lavezzi. Qui, consentitemi di definire irriverente il paragone fra “la pulce” e Diego Maradona. La Finale di ieri sera, ammesso che ce ne fosse stato bisogno, ha ribadito che Messi è un giocatore sopravvalutato al cubo, mai in grado di fare la differenza nelle occasioni che contano.
Al di là degli entusiasmi suscitati dal 7-1 sul derelitto Brasile, non mi è parsa una Germania né galattica, né irresistibile. La squadra ha stentato contro avversari modesti come il Ghana, ha faticato contro la Francia, è stata in bilico fino all’ultimo contro un’Argentina noiosa e prevedibile nel gioco.
Brasile 2014 chiude i battenti con l’immagine di Löw che cammina per il campo con la medaglia d’oro al collo, che tanto ricorda Beckenbauer all’Olimpico di Roma a Italia ’90. Anzi no, chiude con Angela Merkel negli spogliatoi, felice che la Germania sia anche calcisticamente “ÜBER ALLES”.
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LA GERMANIA SI SENTE GIA’ CAMPIONE DEL MONDO
Posted by ladycalcio su sabato, luglio 12, 2014
“Un solo passo ci separa dal 4° titolo mondiale. E oggi, chi dubita che lo vinceremo?” Terminava così, martedì sera, la telecronaca di Brasile-Germania (1-7) su ZDF, il 2° canale nazionale televisivo tedesco. Un’escalation di autoesaltazione dopo una vittoria condita da due record: il punteggio più ridondante in un Campionato del Mondo e, al tempo stesso, la sconfitta più cocente inflitta a un Paese ospitante. Per il popolo teutonico, la frase sopra non è una speranza: è una certezza. Di più: è l’emblema di una Nazione.
La roboante vittoria dei tedeschi in semifinale non ha spazzato via solamente il Brasile, bensì ogni analisi, ogni dubbio, ogni scaramanzia.
La Nazione germanica si lancia in un’autoesaltazione di massa allo stesso modo in cui Thomas Müller & Co si erano lanciati all’arrembaggio della porta di Julio Cesar.
Con un’espressione molto cara al calcio tedesco, già si parla di “squadra dei record”. Prima di martedì sera, la vittoria mondiale più sonante era stata il 6-1 della Germania Ovest sull’Austria nelle semifinali dei Mondiali del 1954. E per non farsi mancare nulla, la truppa di Löw ha tolto al Brasile persino il record della sconfitta più alta mai inflitta a un Paese ospitante, che risaliva alla Finale della rassegna iridata del 1958 (Svezia-Brasile 2-5).
Mettiamoci anche Miroslav Klose Capocannoniere dei Mondiali, e chi ci ferma più? pensano nella terra della Merkel, che in occasione dell’incursione negli spogliatoi dopo il match d’esordio dei suoi aveva promesso che sarebbe ritornata per la Finale.
I tedeschi, insomma, sono gasati all’inverosimile. Le quattro dita (simbolo del 4° trofeo mondiale “già conquistato”), imperversano su stampa, TV e social network (a proposito, Brasile-Germania è stato l’evento sportivo più twittato di sempre).
Certo, dopo l’exploit contro il Brasile la Germania rimane la roboante favorita al titolo soprattutto a livello emotivo, più che mai dopo che la semifinale Olanda-Argentina si è distinta per la noia.
Ora, senza nulla togliere all’effettiva forza della truppa dell’erede di Jürgen Klinsmann, dinanzi a una Finale Mondiale sarebbe il caso di mantenere la mente un briciolo più fredda e di considerare che la batosta inflitta al Brasile è stata sì una vittoria ad effetto, ma tecnicamente poco indicativa.
L’analisi tecnica mostrata da ZDF nel post-partita, corredata da una veduta aerea delle azioni, evidenziava che queste ultime si erano sviluppate tutte senza alcuna marcatura da parte dei brasiliani. In altre parole, i centrocampisti e gli attaccanti tedeschi erano regolarmente liberi come l’aria e “giocavano da soli”. Sarebbe anche il caso di considerare le prestazioni non esattamente esaltanti mostrate contro il Ghana e l’Algeria, la compattezza della difesa argentina e la presenza, fra gli attaccanti sudamericani, di gente come Messi e Palacio.
Ma i mass media tedeschi parlano di ben altro.
E se il congegno informatico Bing (Microsoft) aveva pronosticato una semifinale Brasile-Germania dal risultato risicato 🙂 , passato a miglior vita il polpo Paul i tedeschi rilanciano con un intero zoo di “oracoli”.
Accompagnato da un testo canoro che non si insegna a Kiel, persino il coniglietto Ted dice Germania. http://bit.ly/1sIhC0k
Più sicuri di così…
Nella foto: anche a Milano si fanno già affari con i colori nero, rosso e giallo.
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L’ULTIMA DI MATERAZZI: TUTTI IN MUTANDE!
Posted by ladycalcio su martedì, luglio 8, 2014
L’apoteosi Azzurra a Berlino è ormai un lontano ricordo e Marcone Materazzi, lasciato il calcio, non sa più cosa inventare per attirare l’attenzione mediatica.
Per attirare potenziali clienti nel suo store di abbigliamento e materiale sportivo a Perugia, ha lanciato una singolare iniziativa attraverso il suo profilo Twitter (nelle foto): tutti coloro che sabato 5 luglio si fossero recati al negozio in mutande 😯 , avrebbero ricevuto in omaggio una T-Shirt e un paio di short.
Marcone non ci fa sapere in quanti si siano presentati, ma la foto in basso parla da sola… No comment.
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70 VOLTE 7: IL COMPLEANNO PERFETTO DI “CALCIO E PAROLE”
Posted by ladycalcio su martedì, luglio 1, 2014
Calcio e Parole è con voi da 7 anni: il numero perfetto, com’è perfetto che il compleanno di un blog di calcio cada nel bel mezzo di un Mondiale.
“70 volte 7” non è soltanto un augurio, ma è il mio proposito per il futuro.
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