CALCIO E PAROLE

By "Ladycalcio". Il blog più censurato e più temuto dagli addetti ai lavori

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JULIO CESAR: IPOCRISIA DI UN TRISTE ADDIO

Posted by ladycalcio su venerdì, agosto 31, 2012

Le cose vanno sapute da vicino”, recitano i più scafati.

A Milano e dintorni, non fosse altro che per la vicinanza geografica all’Inter e ad Appiano Gentile, le voci correvano da un pezzo.

Basta però uscire dalla Lombardia per imbattersi in una moltitudine di ignari cuori nerazzurri infranti alla ricerca di un perché apparentemente introvabile. Perché, a soli due anni dall’essere stato uno dei principali artefici del Triplete nerazzurro, l’Acchiappasogni Julio Cesar, colonna di un gruppo storico vincente, è stato repentinamente e impietosamente “scaricato” dall’Inter?

A Milano e dintorni, si vociferava da lungo tempo che la sua attenzione per la condizione fuori dal campo … non fosse esattamente quella di Capitan Zanetti.

Non desidero andare oltre, ma neppure contesto che FC Internazionale possa aver avuto le sue buone ragioni per adottare la dolorosa decisione. Per contro, ciò che ancora una volta rimprovero alla Società è di aver mancato totalmente di rispetto ai tifosi, dei quali Julione, nei suoi 7 anni di permanenza all’Inter, aveva conquistato i cuori.

E pur ammettendo che i riflessi mattutini fossero divenuti un po’ “soft” e che la fiamma dell’amore fra lui e la Beneamata si fosse da tempo estinta, la maggioranza dei tifosi tuttora ne è all’oscuro o lo sa molto da lontano e dunque, reputo indecente il trattamento pubblico riservato al loro beniamino: l’unico ad essere escluso dal pre-campionato e dalla vita di squadra (al contrario degli altri compagni in odore di cessione, vedi Maicon, Pazzini, ecc..), relegato al ruolo manifesto di separato in casa, messo in castigo persino dalle telecamere del canale tematico Inter Channel e dalla macchina fotografica di inter.it. Non più un fotogramma dei suoi allenamenti, comunque proseguiti alla Pinetina nonostante qualche acciacco, per non parlare della “galleria fotografica”annessa al suo profilo (rimosso dal Sito Ufficiale nerazzurro dopo la cessione). Le ultime immagini risalivano alla sua partecipazione alla festa di fine stagione della Curva Nord, tenutasi il 25 maggio 2012, di cui era stato il mattatore esuberante e scherzoso che tutti conoscevamo, probabilmente ignaro di non rientrare più nei piani societari. Poi, d’improvviso, su di lui era stato fatto scendere il buio mediatico più totale.

Poi, dopo essersene liberata, la stessa Inter artefice dei “maltrattamenti” mediatici gli dedicava le splendide commoventi righe che sappiamo sul Sito Ufficiale.

Che in tutta la vicenda qualcosa non quadrasse, lo si era decisamente intuito. Julio Cesar era rimasto in esilio persino dopo l’infortunio di Handanovic, quando, nelle convocazioni, gli si erano preferiti Vid Belec (classe ’90) e Matteo Antonio Cincilla (classe ‘94).

Con grande “eleganza”, nel file di inter.it dedicato alla rosa, tutte le foto dei portieri erano state aggiornate con la nuova maglia – meno quella di Julio.

Ufficialmente, la si è buttata sui soldi e sulla crisi economica – argomento che fa sempre colpo – e sulla relativa indisponibilità di “Giulio” a decurtarsi lo stipendio in tempi di ristrettezze, secondo il trend tanto in voga di “spalmare i contratti” come se fossero Nutella.

La verità è che gli stipendi elargiti ai calciatori, vuoi immorali, vuoi da capogiro, vuoi  sciaguratamente messi a contratto in tempi di vacche grasse, spettano ai percipienti fino all’ultimo minuto dell’ultimo giorno di contrattualità, a prescindere dall’eventualità che, nel frattempo, società e presidenti si siano prosciugati le tasche a suon di colpi milionari più o meno azzardati. In altre parole, un giocatore ancora sotto contratto per due anni al quale spettino 4 milioni di Euro l’anno – per di più con la ferma volontà di rimanere – non si scalza anticipatamente neppure con le cannonate. A meno che…

Del resto, che il problema dell’Inter non fosse il salvadanaio lo dimostrano i 12 milioni di Euro messi sul tavolo per l’acquisto del nuovo portiere Samir Handanovic.

Oltre che di crisi economica, si è tanto parlato della crisi prestativa di Cesar, complici i suoi infortuni ricorrenti e – si mormora – tuttora non risolti. Un’occhiata alle statistiche ci dice che il suo vice Luca Castellazzi ha collezionato la bellezza di 31 presenze in 2 anni. Cercate quale altro secondo portiere di una grande  compagine europea sia recentemente arrivato a tale quota…

Ciò nonostante, benché un po’ appesantito rispetto alle foto di un paio d’annetti fa, Julione si era reso ancora protagonista di bellissime parate, riuscendo a neutralizzare, nella passata stagione, la bellezza di 3 rigori su 7.

D’altra parte, fatto salvo il discorso dei diritti economici di cui sopra, va convenuto che Julio si è gestito male anche sul fronte delle scelte: 33 anni, qualche acciacco di troppo, un passato glorioso e la fortuna di trovarsi all’Inter, avrebbero dovuto suggerirgli di adottare un profilo di comportamento più moderato anche in termini di un compromesso intelligente che gli fruttasse una poltrona in nerazzurro nel dopo-carriera. Insomma, di seguire l’esempio di Cordoba.

A rendere più triste l’addio di Julio, si aggiungeva la giungla della disinformazione sul suo conto: chi lo voleva parcheggiato alla Pinetina fino a gennaio, chi al Tottenham, chi al Fulham e chi alla Roma.

Il glorioso portiere del Triplete, l’Acchiappasogni nerazzurro dai riflessi felini, finisce invece al Queens Park Rangers Football Club, candidato alla retrocessione dalla Premier League, alla stregua di un’occasione last minute. E una ragione deve pur esserci. Finisce in Inghilterra, dove se “sgarri” ti schiaffano prima in tribuna e poi in lista di trasferimento.

Il suo destino, incerto fino all’ultimo, si è via via delineato nei “cinguettii” della moglie Susana su Twitter.

Come da lui stesso affermato, al QPR Julio avrà molto più lavoro che non all’Inter. In questo senso, c’è da augurargli che il fisico lo sostenga, poiché in caso contrario, rischierebbe di essere avvicendato non da Samir Handanovic all’Inter, ma da un semisconosciuto collega al QPR.

Tutti ci auguriamo che ciò non accada, non fosse altro che per l’affetto che il portierone brasiliano ha suscitato nei nostri cuori.

Julione è stato trattato male e si è trattato male.

Si consola con una buonuscita di 3 milioni di Euro, che di questi tempi fanno prudere le mani. E se aveva addotto la decurtazione dello stipendio quale motivo dell’addio all’Inter, al QPR, con 2,5 mio all’anno (per 4 anni!) lo stipendio è costretto a decurtarselo comunque.

L’epilogo della telenovela sono state le smentite e controsmentite sul suo saluto ai tifosi a San Siro, “tollerato” a denti stretti da Moratti e avvenuto ieri sera prima dell’incontro con il Vaslui davanti a poco più di 40.000 spettatori, senza neppure venire annunciato dal Sito dell’Inter: ecco l’abbraccio dei compagni, che oltre a Julio hanno fatto lacrimare anche il cielo sopra il Meazza, i cori e gli striscioni della Curva Nord, il riecheggiare dei “classici” “Chi non salta un rossonero è”e “Julio Cesar la la la la la…” da parte di chi ha ancora bisogno di credere in un idolo.

Chi invece ha imparato a mantenere il distacco, nota immediatamente che sul campo manca in toto la Società: non un suo rappresentante che consegni al suo Acchiappasogni un riconoscimento simbolico, vedi il classico piatto d’argento riservato in due analoghe occasioni a Ivan Cordoba e  Luis Figo, tanto per fare due nomi altrettanto illustri: nel primo caso, con tanto di abbraccio sul campo da parte del Presidentissimo Massimo Moratti; nel secondo, con la partecipazione di Bedin, Oriali, Branca e Capitan Zanetti.

Julio, affiancato dai due figli, legge una lettera di saluto ai tifosi che il rimbombo del microfono nello stadio rende difficilmente comprensibile e che comunque, inter.it si guarda bene dal riportare. Riecco, per l’ultima volta, il tipico gesto del braccio alzato come dopo le parate più belle.

Sul maxischermo del Meazza scorrono le immagini della carriera di quello che rimarrà un simbolo nerazzurro, mentre nella memoria dei tifosi si affollano parate indelebili, trionfi, ricordi di un personaggio dalla simpatia contagiosa: quelle linguacce scherzose, l’imitazione di Eros Ramazzotti a Inter Channel, le sue autocritiche ai microfoni Sky, l’abitudine di andare a casa a piedi per smaltire la delusione dopo le partite perse…

Julio ci teneva a salutare i suoi sostenitori? Gli mancava di “sentire l’energia dei tifosi”? Purtroppo, i gruppi di fedelissimi che negli ultimi tempi l’hanno atteso per ore dopo gli allenamenti sfidando stoicamente la morsa della canicola infernale dei vari Caronte e Lucifero pur di dimostrargli il loro affetto, hanno visto uscire dalla Pinetina … un altro Julio Cesar.

Julio! Julioooo!” era l’entusiastica accoglienza di piccoli capannelli di bambini, ragazzi e adulti di ogni età all’apparire della sua auto ai cancelli. Scostante, incurante di tanto amore e scuro in volto, l’Acchiappasogni li dribblava – mi sia concesso il termine, quasi “rabbiosamente” – alla stregua di ostacoli, dileguandosi a bordo della sua auto fra la delusione generale e gli inevitabili improperi.

Ma anche questo, i mass media non ve lo raccontano.

Ai microfoni Sky, Cesar si è detto entusiasta della “nuova avventura” in cui sta per tuffarsi: un “bellissimo progetto”che lo fa “sentire importante”. “Spero di fare al QPR quello che ho fatto qua”,  🙂 ha dichiarato. E naturalmente, di essere ancora il numero uno della Seleçao fra due anni, a Brasile 2014. L’’ex-numero 1 nerazzurro esordirà fra i pali del QPR il prossimo 15 settembre contro il Chelsea di Torres e Lampard.

In bocca al lupo, Julio…

(Foto: inter.it)

Su Julio Cesar leggi anche:

Non sparate su Julio Cesar

https://calcioparole.wordpress.com/2010/03/29/non-sparate-su-julio-cesar/

Julio Cesar, mister simpatia a “Prima Serata”

https://calcioparole.wordpress.com/2011/03/04/julio-cesar-mister-simpatia-a-%E2%80%9Cprima-serata%E2%80%9D/

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CAMPIONATO: RICOMINCIAMO

Posted by ladycalcio su lunedì, agosto 27, 2012

“Ricominciamo”, cantava Adriano Pappalardo nel lontano ‘79. Titolo più che mai attuale se applicato al  campionato di calcio che ha preso il via sabato e ai suoi annessi e connessi.  Più probabilmente, tuttavia, non si è mai smesso.

Le uniche novità positive riguardano l’Inter, con il delinearsi del gioco di Stramaccioni e con un esordio vittorioso in Serie A della Beneamata dopo 5 anni di passi falsi.

Per il resto, tutto come prima o peggio di prima – a partire  dal  calcio delle polemiche che ci ha accompagnati per un’estate bollente non soltanto nel meteo: scommesse, penalizzazioni, ricorsi e controricorsi, culminati con la nota conferenza stampa del tecnico juventino Antonio Conte che, rinnovando il piagnisteo bianconero, ha pur sempre esplicitamente evidenziato le storture della Giustizia Sportiva.

Rieccoci alle cassanate, con il numero 99 nerazzurro che – altro classico – sputa nel piatto in cui aveva mangiato fino al giorno precedente.

Si riparte con una vittoria della Juve frutto di goal quantomeno dubbi, con il solito raffazzonato Milan che annaspa e perde in casa, con Pato che si infortuna  e con le interviste imbarazzanti del dopopartita Sky. Vittima di turno, “simpatia” Zeman.

Ad accompagnarci per tutta l’estate (soprattutto, a riempire i giornali), sono state le solite indiscrezioni di mercato sui soliti giocatori: Maicon va, Maicon resta, Maicon resta, Maicon va…  A un certo punto – verrebbe da dire – faccia lui!

Esperti di calciomercato o presunti tali sono alla stretta finale per tentare la caccia allo scoop o… per continuare a fare della disinformazione. Un “caso” per tutti, quello dell’(ormai ex-) portiere nerazzurro Julio Cesar. Dato unanimemente a un passo dal Tottenham dai primi di luglio a pochi giorni fa, secondo il Corriere dello Sport sembrava destinato a restare parcheggiato all’Inter fino a gennaio. Contemporaneamente o quasi, la Gazzetta dello Sport lo dava invece a Londra a un passo dal QPR. Qualcuno giura di averlo avvistato all’aeroporto già con tanto di valigie, ma il foglio rosa ci fa sapere che sarebbe rientrato a Milano e starebbe cogitando sulle proposte inglesi. Per alcuni siiti Internet che vanno per la maggiore, Cesar sarebbe invece rimasto nella capitale inglese, prossimo alla firma a Loftus Road. Per altri, starebbe trattando con il Fulham. Per altri ancora, dulcis in fundo, sarebbe in procinto di indossare la casacca giallorossa come oggetto di scambio con Borriello – Stekelenburg permettendo.

L’unica certezza è che il mercato estivo ha i giorni contati: ne restano quattro, per la precisione,  per definire il destino di questi signori. Perché non se ne può più.

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CASSANO ALLA PINETINA

Posted by ladycalcio su mercoledì, agosto 22, 2012

Antonio Cassano è ufficialmente un giocatore dell’Inter. In mattinata, il fantasista di Barivecchia ha già incontrato i nuovi compagni al Centro Sportivo Angelo Moratti.

(Foto tratta dal Sito Ufficiale di FC Internazionale, inter.it)

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CASSANO GIÀ DELL’INTER?

Posted by ladycalcio su lunedì, agosto 20, 2012

Se la legge del merchandising non tradisce…

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TECNICA MICROINVASIVA PROF. FRANCO BENAZZO: L’UPT DEL SAN MATTEO PAVIA SI ARRAMPICA SUI VETRI

Posted by ladycalcio su giovedì, agosto 2, 2012

Ricevo e pubblico l’email ricevuta dall’UPT (Ufficio di Pubblica Tutela) del Policlinico San Matteo di Pavia in risposta alla mia lettera aperta dello scorso 3 luglio (vedi: http://bit.ly/Nu0OmC  ).  Segue la mia replica.

Da: UPT

Data: mercoledì 25 luglio 2012  15:12

A: Monica Morandi

Re: Lettera aperta sul blog “Calcio e Parole”

Gentile signora Morandi,

ho letto la sua richiesta di visionare il link del suo blog inviato allo scrivente Ufficio di Pubblica Tutela.

Una prima considerazione dopo averlo letto: il suo blog è un, personale seppure condiviso, strumento di diffusione di idee e informazioni, strumento civile di rispetto della libere circolazione delle idee. Ex lege non è però titolato a richiedere informazioni che coinvolgano uno specifico rapporto medico paziente. Le sue articolate e circostanziate domande poste al Prof. Benazzo, infatti, apparentemente sulla sola mera tecnica usata, di fatto, ad un attento lettore fanno esplicito riferimento ad uno specifico caso clinico e che dunque non possono trovare una soddisfazione senza ledere il rapporto medico paziente e la privacy del paziente stesso.

Potrà  dunque richiedere soltanto al paziente interessato la soddisfazione della sua curiosità e non già ai curanti, non solo ai sensi del D.Lvo 196/2003 ma anche della vigente normativa sul rapporto contrattuale delle strutture sanitarie con il cittadino e nello specifico rapporto medico paziente che deve essere sempre garantito. Naturalmente, lei che gestisce un blog, non potrà civicamente che convenire sulla libertà sua di chiedere  informazioni ma anche, nel contempo, non potrà che non apprezzare una struttura sanitaria che garantisca il paziente ed i suoi diritti civili, nonché il dovere  di non divulgare notizie sanitarie a qualsiasi titolo richiesto se non ai titolati di tale diritto.

Ovviamente i contenuti dei comunicati ufficiali cui lei si è riferita sono stati autorizzati dal titolato così come anche il contenuto precipuo delle dichiarazioni rese.

Ciò premesso l’Ente non è autorizzato ex lege  a null’altro comunicare alla sua comunità di utenti, in quanto, come già significatole le sue specifiche richieste fanno esplicito riferimento ad un caso specifico e la soddisfazione della sua curiosità e dei suoi lettori lederebbe il rapporto fiduciario medico paziente entrando in particolari appartenenti alla sfera della persona del paziente.

Per quanto concerne l’accessibilità dei cittadini alle tecniche microinvasive implementate dalla nostra SC Ortopedia e Traumatologia riguardanti le patologie muscolari (e, non solo) questa è garantita a tutti quanti siano eleggibili per tale trattamento, sia in regime di convenzione con il SSR sia in regime di intramoenia.

Infine non deve ombrarsi per la mancata risposta del prof. Benazzo,  da lei lamentata.

La Pubblica Amministrazione ha chiare norme di accesso ed uso dei sistemi informatici: blog, social network ed email personali non sono consultabili in azienda dal personale, anche se possono giungere, come nel suo caso, sollecitazioni in merito dall’esterno,

Ovviamente diverso accesso ha l’ Ufficio di Pubblica Tutela che ha provveduto ad analizzare la sua richiesta e cercare di soddisfarla nei termini ex lege ed ex  moralibus.

Certa della sua civica comprensione le porgo cordiali saluti.

UFFICIO PUBBLICA TUTELA

FONDAZIONE IRCCS POLICLINICO SAN MATTEO

Viale Golgi, 19 – 27100 PAVIA

😆   😆   😆   😆   😆   😆   😆

LA REPLICA DI LADYCALCIO

Innanzitutto: a chi ho il piacere di rispondere? Manca la firma di un Responsabile dell’UPT che si assuma la paternità di questa arrampicata sui vetri, con cui si tenta malamente di eludere la mia domanda di fondo: la fantasmagorica tecnica microinvasiva con cui il Prof. Benazzo risolverebbe una sindrome compartimentale acuta per via endoscopica e con un’incisione di soli 2 cm, esiste o è fantascienza?

Dunque, dopo oltre 20 giorni di “doglie”- o se preferite, di “camera di consiglio” -, l’UPT del San Matteo ha partorito la trovata di attribuirmi, udite udite, una sospetta curiosità morbosa nei confronti di un ricoverato illustre, neanche avessi formulato domande in merito all’enteroclisma pre-operatorio praticato a Materazzi 😆 o al suo delirio sotto anestesia.

Tale approccio, insostenibile e giocato sulla ricerca di un equivoco di bassa forza,  non fa onore  all’UPT.  In sostanza, non fa che metterne poveramente in luce la mancanza di argomentazioni. Ma è soprattutto una causa persa. Per screditare tali illazioni, non c’è che da cliccare sul link della mia lettera al Prof. Benazzo – nella quale la prima fondamentale premessa formulata è appunto la salvaguardia della privacy del (presunto) paziente Materazzi –  e… rileggerla con più onestà intellettuale  http://bit.ly/lZ8Oio

I quesiti tecnici che lorsignori assimilano a “curiosità” ❗ sul privato di Materazzi e a contenuti a rischio di ledere il rapporto medico-paziente, sono in realtà disquisizioni su concetti-base della chirurgia ortopedica d’urgenza riferiti a un caso-tipo. Si parla di aponeurosi, ipossia, pressione intracompartimentale, infarto muscolare, incisioni delle logge muscolari lungo il piano fasciale, effetto rebound: non per nulla, di aspetti di cui avevo chiesto conto a uno specialista ortopedico del bisturi, riguardo ai quali vi dimostrate completamente a digiuno.

Ma il nocciolo della questione – quello su cui non rispondete – è un altro: che ne è della documentazione che confermi l’esistenza dell’innovativa tecnica microinvasiva del Prof. Benazzo? Tutto – a cominciare dalla Vostra arrampicata sui vetri – lascia intendere l’inesistenza di tale tecnica. Sbaglio o l’autore di questa “perla” di risposta ha ricevuto nelle mani una patata bollente ingestibile per chiunque, tale da non volerci mettere né la faccia, né la firma?  😳

Parlate di leggi, ma sembrate dimenticare che come dal Vostro Codice Etico (2.2) siete tenuti alla trasparenza delle informazioni”,  in nome della Vostra “funzione” e “responsabilità sociale. Principi ribaditi dalle “Norme di condotta della Fondazione nei rapporti con gli utenti” (4.7.), che prevedono, per costoro, il diritto di ottenere informazioni chiare e comprensibili circa i servizi sanitari erogati”. Devo nuovamente citarVi anche il Codice di Deontologia Medica?

Non smetterò dunque di reiterare la richiesta presso tutte le possibili sedi, come da mio PIENO DIRITTO non soltanto in qualità di spazio Internet di libera opinione, ma anche e soprattutto di privata cittadina.

Quanto all’invito a rivolgermi a Materazzi per ottenere delucidazioni in materia di tecniche chirurgiche 😆 , non è che la ciliegina sulla Vostra torta … al cioccolato.

E se ciò non bastasse per convincerVi del mio disinteresse per i risvolti privati di quell’illustre paziente supertatuato che si contorce in preda ad atroci dolori sul lettino operatorio, Vi confesso che, considerando la tecnica del Prof. Benazzo fantascienza, per ragionamento induttivo considero anche l’operazione alla coscia di Matrix come la favola mediatica di mezza estate di un anti-guerriero.

Beninteso, non è che la mia opinione di persona libera. Tuttavia, date le macroscopiche incongruenze emerse, urge fare chiarezza. Se della tecnica marziana del Prof. Benazzo non risultasse traccia sul pianeta Terra e i fatti finissero per darmi ragione, seguendo la “logica” del Vostro ragionamento e il Vostro invito, toccherebbe allora sì a Materazzi spiegarci il can can mediatico suscitato attorno alla sua persona a una settimana dall’uscita della sua autobiografia e a pochi giorni dal suo terzo mancato incontro con la Francia dopo la Finale Mondiale di Berlino 2006 (Italia-Francia a Milano, dell’8 settembre 2007). Beninteso, unitamente a FC Internazionale, allo staff della Nazionale e … al Policlinico San Matteo di Pavia. :mrgreen:

E dato che l’appetito vien mangiando, qual miglior occasione per approfondire anche l’enigma di quel dispettoso basettone facente capolino dal berrettone di un Matrix dalla guancia immacolata immediatamente dopo quell’enigmatico intervento all’arco zigomatico sfondato 🙂 del dicembre 2008, dato per effettuato dal Prof. Marco Benazzo, Direttore della Clinica di Otorinolaringoiatria  dell’IRCCS Policlinico San Matteo Pavia, e dal Prof. Silvestre Galioto, Responsabile della Vostra Unità Operativa di Chirurgia Maxillofacciale (vedi: http://bit.ly/N9atQv) ? E ancora, i dubbi amletici sul (presunto) intervento al menisco del gennaio 2010, attribuito al Prof. Francesco Benazzo? http://bit.ly/QxHux5

Siete ancora in vena di scherzare? :mrgreen:

A proposito del mio “ombrarmi” 🙂 per la mancata risposta del Prof. Benazzo, le norme d’accesso ai sistemi informatici per la Pubblica Amministrazione non c’entrano  un bel niente, dato che la lettera aperta fu inviata all’email del Professore e, per conoscenza, alla Direzione Generale e Sanitaria del San Matteo, nonché ad Inter Channel. FigurateVi se non conservo il tutto archiviato e pronto all’uso…

Insomma, a suon di interventi maldestri, il “Caso Materazzi” è un paziente che si è aggravato sempre di più – e che  con questa Vostra risposta è ufficialmente entrato  in coma.

Se il San Matteo sta sprofondando nelle sabbie mobili dell’imbarazzo, il giocatore sta affogando nei suoi errori. Né lo salverà il salvataggio di Riccione 😯 , località balneare di cui Materazzi è assiduo frequentatore (la divagazione, voluta, è quanto basta per far finire il “caso” e la Vostra singolare risposta sui link pubblicitari della Riviera Adriatica 😉 )

Avremo di che divertirci. E tanto per non perdere il vizio, riprendiamo da dove eravamo rimasti, riformulando diversamente il quesito oggetto di scena muta.

Mettiamola così: in un incidente di gioco avvenuto all’estero, l’operaio disoccupato e appassionato rugbista amatore Mario Rossi rimedia una sindrome compartimentale acuta alla coscia, che gli provoca un versamento di sangue di 600 cc. Pur di risparmiarsi la fasciotomia d’urgenza ed essere operato con la microinvasiva tecnica praticata presso il San Matteo di Pavia, si fa imbarcare su un aereo con un’emorragia interna in atto, incurante del rischio di embolia. Fra mancamenti, collassi, conati di vomito e atroci dolori, Mario Rossi giunge al San Matteo dopo oltre mezza giornata dall’incidente, tempo fisiologico entro il quale, che ci si chiami Rossi o Materazzi, i tessuti sono già abbondantemente in preda all’asfissia, all’ipossia e alla necrosi. Eppure, il Prof. Benazzo e lo staff del San Matteo sarebbero in grado di risolvergli brillantemente il problema nel giro di un’oretta, per via endoscopica e con un’incisione di soli 2 cm.

Come, per Diana?

Chi volesse tentare di spiegarmelo, per favore, si firmi con nome e cognome. Grazie.

PS 1 Dimenticavo: che ne è del fatidico Comitato di Valutazione previsto dal Vs. Codice Etico? Esiste realmente, oppure si tratta di un’altra leggenda metropolitana?

PS 2 Il link a questo post viene inviato per conoscenza a tutti gli altri destinatari della mia lettera aperta del 3 luglio scorso.

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