




“Immagini sempre suggestive della squadra, che in mezzo alla gente comune, in mezzo alle persone normali, coi loro zainetti, salgono sul treno …(…) chissà cos’han pensato i tifosi del’Inter a vedere i nostri giocatori passargli in mezzo ”(…) “proprio a contatto con la gente (…) e poi arrivano le Forze dell’Ordine per creare un minimo di cordone, anche se è sempre bello poi che ci sia del contatto tra i giocatori e i tifosi…”.
A sentire il resoconto di Inter Channel, la partenza dell’Inter dalla Stazione Centrale di Milano con destinazione Firenze di lunedì scorso sembrerebbe essere stata un bagno di folla, un tragitto a braccetto con i pendolari, l’occasione imperdibile, per i tifosi, per toccare i propri beniamini – e il Cielo – con un dito.
Non è andata esattamente così. Dopo il battage mediatico riservato all’analogo viaggio in treno dei nerazzurri di due giorni prima, lunedì pomeriggio Ladycalcio si è recata alla Stazione Centrale ad assistere alla partenza della squadra, coadiuvata da un suo strettissimo collaboratore. Ecco il desolante resoconto.
Ore 15.30 ca. Il pullman proveniente da Appiano Gentile con a bordo i giocatori è atteso in Piazza 4 Novembre (guardando la stazione, la piazza a sinistra)
Qui, lo schieramento di Forze dell’Ordine e addetti, massiccio quanto lo stile littorio dell’edificio, fa pensare all’assedio a Fort Apache. Un responsabile di FC Internazionale di mia conoscenza, che si aggira in febbrile attesa con in mano il telefonino, mi ricorda tanto il Tenente Drogo nel “Deserto dei Tartari” di Dino Buzzati, che resta a scrutare l’orizzonte aspettando un nemico che non arriva – o meglio, arriva quando per lui è troppo tardi.
L’Inter, proverbiale peggior nemica del suo bene, è talmente pazza da prendere in contropiede persino se stessa. A sorpresa infatti, il pullman fa il suo ingresso in stazione dalla direzione diametralmente opposta 😯 rispetto a quella prevista – precisamente, da Piazza Luigi di Savoia – con un contrordine talmente tardivo da spiazzare non soltanto i tifosi e gli operatori dell’informazione, ma lo stesso servizio di sicurezza. È l’ultimo, sfolgorate fiore all’occhiello dell’organizzazione di FC Internazionale 😀 !
I giocatori vengono scaricati sotto l’androne e intruppati su per le scale in direzione dei treni. Circondati da un cordone di uomini in divisa, scivolano freddi e indifferenti verso la banchina n° 15 e si inzuccano nella carrozza di prima classe del convoglio a loro riservata. Per inciso, si tratta del primo vagone raggiungibile sulla banchina, in modo da risparmiare loro di firmare autografi e di ricevere una pacca d’affetto in più sulle spalle 😦 .
Un agente di Polizia mi conferma che è consentito fotografare. Vedremo poi il perché di tale precisazione.
Il più antipatico della compagnia, manco a dirlo, è José Mourinho, che risponde all’affetto dei tifosi che si accostano al treno per una foto ricordo abbassando immediatamente la tendina del suo finestrino 😯 , seguito di lì a poco dalla maggior parte dei suoi uomini. Che pena!
L’”elegante” gesto viene documentato da un filmato televisivo. Mi raccontano che il “coprifuoco” sarebbe un ordine di scuderia dello Special Arrogant. Del resto, più addetti ai lavori mi hanno riferito di strani scherzetti e depistaggi in occasione degli impegni e degli spostamenti della squadra nerazzurra , che oltre a deludere i tifosi, mettono in grande difficoltà gli operatori dell’informazione e i servizi d’ordine. “Mourinho sta facendo diventare antipatica l’Inter”, sento dire da più parti.
Chi invece si dimostra veramente simpatico è Maicon, che al di là del finestrino, continua a scherzare, a lasciarsi fotografare e a sorridere ai suoi entusiasti sostenitori. Ha evidentemente capito che, per far felice un tifoso, basta pochissimo. Bravo Douglas 😉 !
TUTTE CHIACCHIERE E DISTINTIVO (DA FERROVIERE)
Contendere a Mourinho la palma dell’antipatia è dura, ma qualcuno ci prova con discreto successo. Sono gli addetti alla Protezione Aziendale FS, con indosso il giubbino blu. Ritengo innanzitutto che il controllo di simili eventi andrebbe affidato interamente ai professionisti delle Forze dell’Ordine e non delegato a personale apparentemente improvvisato e spesso non padrone di tale ruolo, che rischi di finire in affanno davanti a quattro tifosi che fotografano un treno fermo 😯 .
Ma è anche vero che, per chi vuole sentirsi importante, una divisa da ferroviere e un pizzico di fantasia possono bastare per giocare allo sceriffo e per ritagliarsi il proprio “momento di gloria”.
La scena del film western vede un treno Frecciarossa fermo sui binari, lontano ancora una ventina di minuti dalla partenza, con attorno un piccolo capannello di tifosi pacifici, che si accostano ai finestrini speranzosi di carpire qualche foto dei loro beniamini all’interno. A un paio di metri di distanza, su entrambi i lati, più agenti in divisa della Polizia di Stato vigilano con padronanza e professionalità sulla situazione, assolutamente tranquilla.
A movimentarla arriva quello che chiamerò “l’Agente Huber” 🙂 , dal celebre sketch con Gervasoni e Rezzonico di Aldo, Giovanni e Giacomo. Anche se, come vedremo, Huber agente non è. Come un buttafuori, “il nostro” fa il gradasso per nulla interponendosi più volte di forza fra Ladycalcio (e i tifosi) e il treno 😦 . Chissà con quale autorità, il tracagnotto mi spintona ripetutamente indietro e con piglio autoritario e maleducato, mi intima di allontanarmi. Sono perseguitata dal cuoio capelluto del suo capoccione 😀 , che intromettendosi nelle inquadrature, mi deturpa le foto. Il giochino dura poco: il tempo di veder abbassarsi quasi tutte le tendine dei finestrini.
Per fare un po’ di cinema, alcuni suoi zelanti colleghi si inventano misure da stato di allerta: spostare quel chiosco ambulante! A fianco del vagone non si passa! Vengo invitata a fare il giro largo… 😯 pazienza se i giocatori sono già blindati all’interno dello scompartimento, con pressoché tutte le tendine abbassate, e se fino a un minuto prima si passava …
Anche se il fare di “Huber” tira pugni, tento di chiedergli cortesemente che male possa fare una lady a colossi di un metro e novanta e oltre isolati al di là di una scocca d’acciaio. La risposta mi evoca ricordi inquietanti: “Ho ricevuto questo ordine” 😯 . Da chi, per tutti i numi?
LADYCALCIO SI RIVOLGE ALLA POLIZIA
Detesto i bulli in divisa, qualunque essa sia.
Tanto per cominciare, mi rivolgo all’Ufficio Informazioni della Stazione Centrale e chiedo lumi sull’esatta qualifica di questo “signore”. Mi viene risposto che non è un agente: è un ferroviere a tutti gli effetti e come tale, non possiede la qualifica di pubblico ufficiale.
Mi reco successivamente al posto di Polizia, dove mostro alcune foto da me scattate e chiedo diverse informazioni. Ricevo conferma di quanto segue:
1) Della sicurezza all’interno della stazione è responsabile la Polizia di Stato. Il compito di vigilare sull’incolumità dei giocatori, sul comportamento dei tifosi e su tutto quanto in svolgimento sulla banchina, spettava dunque unicamente agli agenti di pubblica sicurezza (che, come detto, hanno svolto bene il loro dovere).
2) Tali competenze non riguardano gli addetti alla Protezione Aziendale.
3) Questi ultimi non sono a nessun titolo pubblici ufficiali, né possono assumerne le funzioni o essere investiti da terzi della relativa autorità.
4) Gli Addetti alla Protezione Aziendale si inquadrano a tutti gli effetti come ferrovieri.
Ne deriva che:
1) In primissimo luogo, essi NON SONO AUTORIZZATI AD ALCUN CONTATTO FISICO 😯 CON LA MIA PERSONA , né ad allontanarmi di forza …. da un convoglio fermo.
2) Non sono autorizzati a limitare d’autorità i miei movimenti.
3) Non sono autorizzati ad arrecarmi disturbo frapponendosi ripetutamente di forza fra la mia persona, in atteggiamento irreprensibile, e l’oggetto della mia ripresa fotografica: personaggi pubblici nel corso di un evento da ritenersi pubblico, in quanto annunciato precedentemente ed ampiamente pubblicizzato da Tv e giornali.
Per il resto, chi di loro fosse alla ricerca di notorietà, su “Calcio e Parole” la troverà sempre e comunque.
Cito dal Sito Ufficiale delle Ferrovie dello Stato: la Protezione Aziendale FS viene definita “una struttura aziendale diffusa su tutta la rete per la salvaguardia del patrimonio ferroviario e la collaborazione con le Forze dell’Ordine nelle attività di prevenzione dei reati” – io non stavo commettendo alcun reato – con “il compito di monitorare ciò che accade sui treni e nelle stazioni e di assistere i passeggeri nelle situazioni di difficoltà, segnalando le situazioni più critiche alla Polfer e alle altre forze di polizia”. Queste, appunto, competono alla Polizia…
Dunque: chi ha dato loro compiti aggiuntivi non idonei alla loro ordinaria attività, o peggio, ha ingaggiato personale così poco qualificato come servizio d’ordine aggiuntivo?
Non altrettanto zelo
A proposito delle FS, sono sempre in attesa di quell’intervista telefonica per la quale avevo dato la mia disponibilità a bordo di un treno Frecciarossa a metà marzo, nell’ambito di un sondaggio sull’omonimo servizio.
Avrei dovuto essere contattata “in settimana”, ma dopo che il bisonte d’acciaio era stato messo KO dai fiocchi di neve ed aveva dovuto essere dirottato su una linea non ad alta velocità, procedendo “a passo d’uomo” e causandomi oltre due ore di ritardo sulla prevista coincidenza (con le immaginabili conseguenze), nessuno si era più fatto vivo 😦 .
Per non parlare del rimborso relativo al biglietto di un treno internazionale 😀 Eurocity del dicembre 2009 mai partito, per il quale, stante la valanga di richieste per quel periodo, mi è stato comunicato che dovrò attendere per mesi – sempre che arrivi.
Egregi Signori delle FS, le mie pratiche sono giacenti presso i Vs Uffici… se mi contattaste, avrei qualcosina da dirvi e da domandarvi…
ALLORA, PERCHE L’EVENTO È STATO PUBBLICIZZATO?
Bella domanda. Forse per un tornaconto a due fra FC Internazionale e le FS? Indubbiamente, viaggiando su un treno Frecciarossa ad alta velocità, l’Inter fa una bella pubblicità alle Ferrovie. Ma che immagine esce di entrambe se i tifosi vengono trattati come l’ultima ruota del carro, pardon, del vagone 😦 ?
MORATTI LO SAPRA’?
È la domanda che mi sento continuamente rivolgere da tifosi, amici e colleghi. Sono convinta di sì, ma per fugare ogni dubbio, ho inviato il link a questo articolo ad Inter Channel, con espressa preghiera di inoltrarlo al Presidentissimo.
Le perplessità sono parecchie:
1) Presidente Moratti, è al corrente del fatto che il Suo allenatore e i Suoi giocatori si “oscurano” così maleducatamente ai tifosi entusiasti che si recano in stazione per salutarli?
2) Presidente Moratti, è vero che si tratta di “ordini di scuderia” impartiti da Mourinho?
3) Presidente Moratti, ha idea di chi possa aver autorizzato la Protezione Aziendale FS ad assumere competenze improprie al suo ruolo?
4) Presidente Moratti, al di là del discorso economico, nella Sua Società rimane ancora un angolo di spazio per i cuori nerazzurri?
5) Presidente Moratti, i tifosi “vi fanno buono” 😯 solamente quando c’è da riempire lo stadio?
6) Presidente Moratti, concorda che i tifosi siano i veri sponsor delle Società e che al di là di Nike, Pirelli, Sky, Tim, Wind for Life e compagnia bella, senza di loro l’Inter non potrebbe neppure esistere e i milionari della pedata finirebbero a zappare la terra?
Il Presidentissimo era all’oscuro dei fatti? Ebbene, ora sa…
Come si comportano le altre squadre?
Un collega presente ad un recente spostamento del Milan mi ha riferito che, prima di salire sul treno i giocatori rossoneri si sarebbero fermati a dedicare qualche minuto ai tifosi, firmando autografi e lasciandosi fotografare. Sarà mia premura verificare questa informazione.
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MATRIX CENSURA PIERCARLO
Posted by ladycalcio su martedì, aprile 27, 2010
Gli hanno augurato il cancro, la morte, l’inferno 😯 . Evidentemente, Ladycalcio gli fa più paura del cancro, della morte e dell’inferno 😯 . Mi riferisco al famoso post “MERCI BEAUCOUP MONSIEUR”, pubblicato qualche settimana fa da Materazzi sul suo blog in risposta alla nota dichiarazione di Zidane a El Pais: piuttosto morire, ma chiedere scusa a Materazzi, mai 😦 .
La “controprovocazione” era fruttata a Matrix più di 47.000 entrate 😯 e oltre 2000 “commenti”: in massima parte, insulti irripetibili a lui, alla sua famiglia e alla madre defunta, che “il nostro” aveva disinvoltamente pubblicato come acqua fresca. Non era stato così per un’innocua domanda che Piercarlo, da poco lettore di “Calcio e Parole”, gli aveva rivolto in merito ai miei scritti: “Marco, ma è vero quello che scrive su di te il blog Calcio e Parole? Davvero ti sei comportato così male con Ladycalcio? Se è così, hai perso un tifoso!” 😦
Il tifoso Marco deve averlo perso 😦 , se è vero che, già spiacevolmente sorpreso dai retroscena da me sviscerati, questi si era premunito documentando fotograficamente la sua domanda online ;-). Vistosi censurato, mi aveva inviato le foto.
Complimenti a Piercarlo, con il quale mi scuso per la pubblicazione un po’ tardiva. L’attualità incalzava, ma d’altro canto, il tempo trascorso mi ha fornito altre conferme sull’andazzo del “Caso Materazzi”.
Che dire innanzitutto ad “astutillo” Matrix? Bravo Marco, sette più! 😉
LA MAMMA DEFUNTA IN UN IMMONDEZZAIO MULTILINGUE
Rispondendo alla provocazione di Zidane, Materazzi ha perso a mio avviso l’ennesima occasione della sua vita di tacere, oltre che di dimostrarsi persona coerente. È un argomento molto delicato, ma come conciliare l’immagine del ragazzo segnato dalla perdita della madre, che si blocca quando parla di lei, che la cerca dal campo alzando lo sguardo al Cielo e che durante le partite ribolle per quell’odioso, insopportabile insulto che l’accompagna ad ogni trasferta… con quel lasciare immersa la persona più cara – davanti a tutto il mondo – nell’immondezzaio multilingue di imprecazioni triviali, maledizioni e offese all’onore e alla moralità (dirette non solo a Matrix, ma anche a lei), comparso sul suo blog?
Cosa voleva dimostrare Materazzi pubblicando quell’accozzaglia di insulti e volgarità? Forse, nella sua testa, l’infimo livello dei francesi e dei sostenitori di Zidane, per tacciarli come i cattivoni della compagnia? Conosciamo bene il tenore dei commenti in Internet: quelle ingiurie non rappresentano né la Francia, né i simpatizzanti di Zidane, ma semmai, la fogna della Francia e il fanatismo estremo, a cui Matrix non ha fatto che concedere soddisfazione e terreno fertile. Basta dare un’occhiata online per accorgersi che, parimenti, esiste un’analoga fogna dell’Italia e della trivialità nostrana (lo stesso dicasi per gli altri Paesi).
E allora, cos’ha dimostrato Matrix? Innanzitutto, un gran cattivo gusto. A mio avviso, anche una grande mancanza di rispetto per la mamma, oltre che per i lettori, messi a confronto con la feccia della Rete.
E se è vero che il titolare di un sito è libero di pubblicare integralmente gli insulti indirizzati a lui personalmente dai lettori, ritengo che, per decoro e per rispetto, non si dovrebbe permettere a nessuno di insultare il nome dei morti. Mi è difficile credere che la madre di Marco avrebbe approvato l’idea, che da parte mia considero vergognosa.
Un’altra prerogativa della Rete è che, venendo linkata, ripresa e moltiplicata, la spazzatura pubblicatavi rimane a perpetua memoria, spesso senza rispetto per la verità e per l’etica. E neppure per i defunti. La mamma di Marco, da queste crudeltà non può più difendersi…
Con tutto ciò, a meritare la censura è stata la domanda di Piercarlo 😯 . Marco è una contraddizione vivente.
LE ALTRE INCONGRUENZE… DOVE ERAVAMO RIMASTI?
La tattica dell’impalcatura 😯
Continuo a notare stranezze: elogi e aspettative “esagerati”, “tagli” da premiata sartoria, ecc .
A Londra, per la conferenza stampa della vigilia del big match Chelsea-Inter, il buon samaritano Mourinho si porta appresso Materazzi :D, destinato inesorabilmente alla panchina. No comment.
Per non parlare di quante volte, nelle (im)probabili formazioni della vigilia, il foglio rosa lo schiera “d’ufficio” titolare … 😀
Dà una mano al ragazzo dagli occhi tristi anche Roby Scarpini, elevandolo a difensore ideale per fermare Drogba 😀 😀 😀 . Coadiuva l’operazione tiramisu il Sito Ufficiale di FC Internazionale, che per meglio convincerci che Matrix sia allegro, ci presenta a ripetizione foto e didascalie con “il sorriso di Materazzi” 😀 , che il diretto interessato si affretta a sfoderare alle telecamere quando lo inquadrano sul campo, salvo scansarsi dal loro occhio quando scende dal pullman della squadra o nel tunnel degli spogliatoi, facendosi poi pizzicare in panchina con la faccia scura. 😦
Non sto scherzando: quando Marco viene inquadrato mentre sorride, metto la mano davanti al teleschermo e gli copro naso e bocca , lasciando scoperti soltanto gli occhi. Ebbene: noto che rimangono sempre tristi anche quando ride…
Lo stretching
Avevo auspicato più stretching da parte dei giocatori dell’Inter? Il 17 aprile, per magia, ecco materializzarsi in bella mostra tutti i nerazzurri – o quasi – sul Sito ufficiale, con tanto di ripetitive didascalie a ribadire il concetto d’allungamento (del brodo 😀 ): Rui Faria guida lo stretching – Esercizi di stretching, Eto’o – Esercizi di stretching, Walter Samuel – Esercizi di stretching: Lucio e Thiago Motta – Esercizi di stretching: Esteban Cambiasso – Esercizi di stretching: Zanetti ed Eto’o – Esercizi di stretching: Maicon – Esercizi di stretching: Diego Milito – Esercizi di stretching, Dejan Stankovic – Esercizi di stretching, Goran Pandev – Esercizi di stretching, Cambiasso e Milito…
Per Giove, manca il re dello stretching 😯 ! O volete dire che le performances di MarcOne non siano altrettanto da vetrina 😦 ?
“Marco, te lo dice anche Ladycalcio che devi curare di più l’allungamento!” 😀 😀 😀 , mi diverto a immaginare che gli abbia detto qualcuno dello staff nerazzurro… ed ecco che, per dimostrarmi tutta la sua buona volontà, durante il riscaldamento del pre-partita a San Siro Matrix ha realmente eseguito esercizi di allungamento supplementari personalizzati 😉 😯 ! Quando nello stretching del quadricipite femorale riuscirà finalmente a toccare il gluteo con il tallone, mi aspetto che la relativa foto-premio compaia sulla homepage di inter.it! 😉
È una richiesta impossibile? 8)
Segreti di Pulcinella 🙂
In campo, tutti i nerazzurri parlano ormai con la mano sulla bocca 😯 . Un ordine di Mourinho? Ho inoltre notato che, in occasione delle rassegne stampa, qualcuno, restringendo il campo della telecamera, nasconde le brutte pagelle di Marco 😀. È avvenuto anche domenica scorsa, quando, dopo Inter-Atalanta, il Corriere dello Sport gli aveva affibbiato un 4 e mezzo 😦 , il voto più basso fra i nerazzurri :-(. Leggiamo il giudizio “oscurato”: “Materazzi 4,5 😦 – Sbaglia in modo pesante sul gol di Tiribocchi, sbaglia insieme a Chivu sul successivo colpo di testa dell’atalantino, commette un fallo da giallo pieno su Ferreira Pinto (Orsato lo grazia), più altri errori sparsi”. Ahimè, sacrosante verità.
QUANDO L’ALLIEVO SUPERA IL MAESTRO
Materazzi non era stato definito il tutor di Balotelli?
Le affermazioni di Ibrahimovic e Raiola, secondo cui Materazzi avrebbe affrontato fisicamente Balotelli nel tunnel degli spogliatoi dopo Inter-Barcellona (secondo il procuratore di Supermario, Matrix avrebbe preso a calci il compagno 😯 ), non hanno finora trovato smentita alcuna né da parte della Società nerazzurra, né da parte dello stesso giocatore 😦 . Giusta l’osservazione di Mario Sconcerti, che a Sky Sport 24 ha affermato che, secondo il diritto del lavoro, prendere a calci un collega può comportare il licenziamento 😯 . Sconcerti ha aggiunto che, se il fatto si fosse effettivamente verificato, Materazzi dovrebbe rispondere al collega e all’Inter del suo comportamento, a prescindere da quello di Mario.
Dal canto suo, FC Internazionale continua a tacere sull’episodio 😦 . Mi domando: tacendo, la Società non avalla forse la tesi di Ibra e Raiola? Delle due l’una: se questa non corrisponde a verità, avrebbe già dovuto essere premura dell’Inter smentirla; se invece il fatto è reale, la Società non dovrebbe forse prendere provvedimenti nei confronti del suo dipendente, Sig. Marco Materazzi – e, per trasparenza, fare chiarezza in merito di fronte all’opinione pubblica? Finora, su questo punto si è bellamente glissato 😦 . Ladycalcio non glissa e ripropone una vecchia domanda: per Matrix valgono regole diverse?
Il tutor ha fallito anche…
… con Davide Santon, il baby che dopo le traversie successive all’intervento al menisco dello scorso novembre, ha dovuto essere rioperato al ginocchio (a proposito: dell’intervento è stato regolarmente riportato dove e da chi è stato eseguito e persino quanto è durato… proprio come nel caso di Materazzi! 😉). Qui, il tutor ha mancato di trasmettergli un insegnamento vitale per la salute e per la carriera: non gli ha detto che per ritornare in campo indenni dopo 8 giorni da un intervento al menisco, basta mettere tanto ghiaccio 😯 !
(continua…)
LEGGI I PRECEDENTI AL SEGUENTE LINK:
https://calcioparole.wordpress.com/2008/11/24/perche-non-credo-piu-alla-sindrome-compartimentale-di-materazzi/
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