




Il Bayern Monaco fa sua anche la Finale di Coppa di Germania contro lo Stoccarda di Bruno Labbadia (3-2) ed entra nella storia. Dopo Celtic, Ajax, PSV Eindhoven, Manchester United, Barcellona e Inter, è la 7^ squadra europea – l’unica tedesca – a centrare la tripletta campionato, Coppa Campioni e coppa nazionale.
I giocatori del Bayern scherzano e dicono che è tutto merito di quel chiacchieratissimo SMS di Thomas Müller ai compagni dopo la sconfitta casalinga europea contro il Chelsea dello scorso anno. Tuttora misterioso nel contenuto, il messaggio sarebbe stato talmente ‘tosto’, da risollevare ipso facto il morale alla macilenta truppa e infonderle la sete di rivincita sfociata nell’attuale trionfo.
Scherzi a parte, il merito del Triplete va in gran parte al tecnico Jupp Heynckes, che dopo il fischio finale è vittima di una “doccia di birra” ad opera di Neuer e Van Buyten. “Dov’è Heynckes”? si domandano nel postpartita di ARD. È andato a farsi la doccia, ridono alcuni giocatori – fra cui Lahm, Müller e Schweinsteiger – che si presentano in diretta TV in ciabatte da doccia rosse con il loro societario e una maglietta con la scritta in bavarese: “Una, due, tre. Vinte”. Poco dopo, il tecnico definirà il bagno di birra “sgradevole” e confesserà di essersi fatto ben due docce, perché “non si può dire, ma (la birra, ndr) puzza terribilmente”.
Se questa è la goliardica manifestazione d’affetto dei giocatori, i tifosi scaricano dal sito della TV bavarese una maschera appositamente creata con la faccia di Jupp e la indossano allo stadio e alla successiva festa.
Ma qual è lo slogan dei tifosi preferito da Josef “Jupp” Heynckes? “L’incitamento ‘Jupp Jupp Jupp….’”, confida.
LE POLEMICHE DEL PRE-PARTITA
Anche in vista di questa Finale, non erano mancate le polemiche. Il Bayern aveva dovuto rinunciare a Dante e a Luiz Gustavo, costretti a perdersi la finale e la festa del Triplete perché reclamati “a tradimento” a Rio dalla alla Seleçao brasiliana per …un’amichevole contro l’Inghilterra. Ci si era messo anche Kalle Rummenigge, che in occasione delle copiose bevute durante la festa post Champions League, aveva suscitato il risentimento dello Stoccarda con una battuta provocatoria: “Fra sei giorni avremo un’altra Finale, ma credo che anche con un tasso alcolico di 1,8 per mille avremmo comunque una chance”.
QUALCHE STATISTICA
Nel calcio tedesco vi era un precedente di una finale di Coppa di Germania fra Bayern e Stoccarda che risaliva al 3 maggio 1986 e alla relativa vittoria dei bavaresi per 5-2. Dagli ultimi 8 incontri fra le 2 compagini (considerando la Bundesliga e la coppa nazionale), era sempre uscito vincitore il Bayern, con una differenza reti a suo favore di 27-9.
Nonostante il suo ricco palmarès, Jupp Heynckes non aveva mai vinto una coppa nazionale da allenatore (da giocatore sì), né in Germania, né nelle squadre estere allenate.
La vince invece per la 6^ volta Schweinsteiger, eguagliando l’ex-portiere Oliver Kahn.
La partecipazione al torneo è fruttata al Bayern circa 12 milioni di Euro, a cui si aggiungono altri 5 milioni circa di introiti dalla vendita dei biglietti, 2 milioni di partecipazione alla Finale e 300.000 di premio- vittoria.
Bayern-Stoccarda di sabato è stata la 70^ Finale di Coppa di Germania, torneo istituito nel 1935, con sede fissa a Berlino dal 1985.
LA MEGA FESTA
Già detto delle docce di birra sul campo dopo il fischio finale, la festa prosegue ininterrottamente per tutta la notte, previo il canonico “banchetto”. “Il problema principale per domani mattina è essere puntuali all’aeroporto”, aveva scherzato Schweinsteiger, che dirà poi: “Una notte super. Cos’è successo, è meglio non dirlo”. Il mattatore della serata… pardon, della nottata? Il portierone Manuel Neuer!
Domenica pomeriggio, appuntamento per la sfilata del pullman per le vie di Monaco; ancora una volta, sotto la pioggia battente, che toglie ai giocatori il pretesto di portare gli occhiali da sole dopo la notte di festeggiamenti. Migliaia di tifosi, bagnati fradici, attendono per ore i propri beniamini incuranti del maltempo che da giorni affligge alcune zone della Germania a livello di calamità naturale (pensate che venerdì, dopo i 25 litri di pioggia per metro quadro scesi dal cielo, l’allenamento di rifinitura del Bayern ha dovuto essere effettuato sul campo degli amatori dell’Hertha Berlino!).
Gli eroi del Triplete tedesco sfilano a passo d’uomo su un Double Decker coperto che li ripara dalla pioggia (per inciso, lo stesso su cui l’anno scorso festeggiarono la doppietta i rivali del Dortmund) che, con partenza da Münchner Freiheit, nel quartiere di Schwabing, procede per circa 3 km in direzione Marienplatz, con l’immancabile passaggio lungo la Leopoldstraße. Il pullman è preceduto da un’auto coperta che sfoggia la Meisterschale, il trofeo della Champions League e la Coppa di Germania. La macchina non sembra incontrare il gusto dei tifosi, al punto che, su Twitter, incalza il tam tam che la definisce un “Papamobile”. Malcontento anche sul fatto che il pullman non venga fatto passare sotto l’arco della Siegestor ( La Porta della Vittoria), come sarebbe convenuto ai tripli trionfatori, bensì a lato della stessa.
HEYNCKES VERSO MADRID?
Nelle ore della vigilia, l’attaccante ucraino dei bavaresi Anatoliy Tymoshchuk aveva dichiarato al canale TV russo “Rossija 2”: “Heynckes sarà al 99 % il nuovo allenatore del Real Madrid“. Una dichiarazione che combacia con quella del procuratore di Heynckes Enrique Reves, che in settimana aveva affermato che il tecnico plurivincitore avrebbe risposto positivamente a un’eventuale telefonata del Presidente madridista Florentino Perez.
“Don Jupp”, come lo chiamavano a Madrid, non ha confermato né smentito, ma ha indetto per domani, martedì 4 giugno, una conferenza stampa presso la Sede del Bayern, per congedarsi dai giornalisti tedeschi e annunciare ufficialmente il suo futuro.
Fanno pensare all’ipotesi Real il canto intonato in spagnolo dai suoi giocatori (“Campeones”) e gli striscioni in lingua spagnola (“Gracias Don Jupp”), entrambi inconsueti per i tedeschi.
“Voi cosa ne dite?” viene chiesto ai giocatori intervenuti nel postpartita di ARD. La risposta ilare: “Chiedetelo a Tymo” (Tymoshchuk, ndr).
Intanto, a Marienplatz “Jupp Jupp Jupp” si toglie un sassolino dalla scarpa. Era il 1990 quando aveva annunciato, per l’anno successivo, la conquista del trono d’Europa alla guida del Bayern. Non andò proprio così e anzi, nell’ottobre ’91 il tecnico di Mönchengladbach venne esonerato fra le polemiche e i cori “Heynckes raus”. Ora – ci tiene a sottolineare – la promessa è mantenuta.
La Dirigenza del Club tedesco gli ha preferito Guardiola, ma Heynckes lascia comunque un’impronta indelebile nella storia del Bayern. E come per immortalarlo, Manuel Neuer appiccica la sua maschera di carta sul volto di una statua sul balcone di Marienplatz.
Danke, Jupp!
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