Le facce di Leonardo e Tassotti in panchina – e più ancora quelle di Galliani e Berlusconi in tribuna -, la dicono più lunga di mille analisi tecniche: sono l’emblema della disfatta del Milan, travolto da un insolito destino nel nerazzurro derby d’agosto. Una data, quella del 29 agosto 2009, destinata a rimanere impressa nella storia della stracittadina milanese non tanto per l’inedito, bensì per aver rappresentato una delle pagine più nere del “grande Milan”. Una data con tutte le credenziali per essere contrapposta, da parte dei cugini interisti, al 5 maggio e ai relativi sfottò a lungo subiti.
Il diavolo esce da San Siro con le corna a pezzi e cade rovinosamente dai piani alti della classifica a cui si era illuso di appartenere dopo la fortunosa prima di campionato. Il verdetto del campo è crudele, inoppugnabile, non lascia scampo ad appigli o a scuse di alcun genere. Ai tifosi del club più titolato del mondo, presi di mira dagli sfottò dei cugini, non resta che alzare bandiera bianca: “Non sparate sulla Croce Rossa”…”siamo a pezzi”… “siamo da Serie B”… commenta la fazione dei depressi. Qualcuno guarda già avanti: “Ma al ritorno vedrai…” (“che magari andrà anche peggio”, gli fa eco un interista). Qualcun altro guarda ancora più avanti: “Io credo risorgerò”… intona un rossonero mistico parafrasando il noto canto della celebrazione delle esequie. Un amico milanista furbacchione che ieri sera non ha certo goduto, cerca di rifarsi a modo suo, abbracciandomi e stampandomi sulla faccia quattro appassionati bacioni rossoneri per consolarsi di altrettante pappine.
Cosa si è perso chi era ancora in vacanza! Abbandonato il calcio camomilla del pre-campionato, l’insolito derby agostano ci restituisce finalmente lo spettacolo del pallone, a cominciare dai rapidi capovolgimenti di fronte di una partita avvincente: inizialmente più lenta e macchinosa, l’Inter sembra ancora difettare negli automatismi a centrocampo. Poi, un’alternanza di emozioni: la bordata del neoacquisto Sneijder che illude i sostenitori nerazzurri, gli insidiosi contropiedi del Milan, Lucio che perde l’uomo e Mourinho che se la prende con i rilanci lunghi di Cesar.
Il siluro di Motta e il rigore trasformato da Milito non spiazzano soltanto il bravo Storari, ma mandano in barca un Milan che aveva fatto acqua per tutta l’estate. Fra i rossoneri non funziona più nulla: Gattuso, azzoppato, chiede ripetutamente il cambio, ma Seedorf, chiamato a rilevarlo, non indossa la maglia da gioco e non è pronto per la sostituzione. “Ringhio”, già graziato dall’arbitro Rizzoli con il giallo dopo un fallo in area su Eto’o lanciato a rete, entra duro su Sneijder e si fa espellere, mandando a quel paese Leonardo.
Cannonata di Maicon sul finire del primo tempo, e sono tre! Sugli spalti l’atmosfera è surriscaldata in tutti i sensi, tant’è vero che per Fabio Caressa (Sky), anziché il canonico tè caldo, “l’arbitro manda tutti a prendere qualcosa da bere”. L’Inter si sta già bevendo il Milan: funzionano finalmente il gioco palla a terra, gli schemi e le triangolazioni innescate dai neoacquisti Motta, Milito, Eto’o e Sneijder, che sorprende per la padronanza e la tranquillità con cui esordisce nella stracittadina meneghina.
A metà del secondo tempo, dopo il 4-0 di Stankovic, i tifosi rossoneri cominciano a sfollare. Lascia gli spalti (e il posto vuoto in tribuna accanto a Galliani) anche Silvio Berlusconi.
“Stragode l’Inter” titola La Gazzetta dello Sport. “L’Inter umilia il Milan”, le fa eco Il Corriere dello Sport. Tuttosport ribadisce il concetto: “L’Inter schianta il Milan”.
Tuttavia, per gli interisti è ancora presto per illudersi: non dico che la sonante vittoria non faccia testo; il bel gioco dei nerazzurri si è visto, gli automatismi di squadra anche. E non dimentichiamo l’assenza di Cambiasso… Ma teniamo presente che il Milan è una squadra allo sfascio. “Domani è un altro giorno”: dichiara Mourinho a Sky nel dopopartita riprendendo le parole di Rossella O’Hara – e guarda già avanti.
Ladycalcio guarda per un attimo indietro al maggio 2007, quando era stata l’unica a pronosticare l’amaro declino degli allora Campioni d’Europa…
Buona rilettura…
https://calcioparole.wordpress.com/2007/07/01/milan-campione-d%E2%80%99europa-2007-fu-vera-gloria-2/