


Una partita insulsa e noiosa, portata a casa grazie a un guizzo di Chiesa e alla lotteria dei rigori.
Italia-Spagna l’ho vista così, e allo stesso modo l’hanno giudicata coloro che l’hanno seguita insieme a me. Per quanto opinionisti e commentatori si siano sbizzarriti nelle consuete sofisticate analisi nel postpartita, tale rimane la mia valutazione. Per quanto esaltanti siano state le immagini degli Azzurri sul campo dopo i tiri dagli undici metri, – e trascinante la loro euforia – l’Italia è e rimane una squadra tecnicamente mediocre, che ha espresso il suo miglior calcio nell’incontro con il Belgio per poi ripiombare nell’inerzia.
Ieri sera, a confronto con una compagine di caratura superiore rispetto a quelle finora incontrate (grazie a un sorteggio baciato dalla dea bendata), gli uomini di Mancini non sono apparsi più gli stessi. Impacciati, inconcludenti sotto porta e macchinosi nella manovra, si sono dimostrati in evidente difficoltà.
Poi il bel guizzo di Chiesa che ha ridato morale alla truppa, incapace però di impedire il pareggio avversario a pochi minuti dalla fine dei tempi regolamentari.
Si dice che le Nazionali siano ormai tutte delle nobili decadute. Perlomeno, in passato ricordo ben altro calcio. Del resto, finora, nessun undici si è particolarmente distinto nel torneo. Ma le vittorie nel calcio – più che mai quelle importanti – maturano anche così: grazie a una serie di circostanze favorevoli e con segnali premonitori forieri dell’esito finale.
A questo punto, per quanto pazzesca potesse sembrare l’idea soltanto un paio di settimane fa, l’Italia è in Finale e potrebbe andare a vincere Euro 2020, contando sulla coesione del gruppo e inebriata dalla vittoria di ieri sera.
Anzi, per meglio dire, gli Azzurri ora DEVONO vincere, perché il sogno dell’intera Nazione non si infranga. Schiavizzati per mesi dalle misure anti-Covid, ieri sera gli italiani sono scesi in piazza ovunque a festeggiare l’ingresso in Finale, o forse, la ritrovata libertà. Se vinceremo, andremo agli annali come “lo squadrone del 2021”, la “macchina da guerra” del Mancio, la leggendaria compagine di Euro 2020.
Un argomento scomodo già trattato in passato da questo blog…
Altrimenti, il risveglio dal sogno sarà brusco. Ma se guardiamo ai segnali…..
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