CRISI INTER: EFFETTO MILAN 2007?
Posted by ladycalcio su domenica, ottobre 16, 2011
Non è questione di fare i disfattisti e neppure gli statistici ad oltranza come Mario Sconcerti.
Tuttavia, le statistiche di campionato dell’Inter 2011-12 sono allarmanti: 4 punti in 6 partite, 1 vittoria (esterna), 1 pareggio e ben 4 sconfitte, che fanno un avvilente quart’ultimo posto in classifica dietro a squadre come Novara, Atalanta, Siena, Genoa, Catania, Chievo, Cagliari…
Peggio hanno fatto soltanto Lecce, Bologna e Cesena. Per non parlare della sconfitta interna della Beneamata contro il Trabzonspor all’esordio stagionale in Champions League. D’accordo, siamo solo all’inizio e la stagione dura fino a maggio.
È anche vero che, nel momento della fortuna, cross su corner negli ultimissimi minuti come quelli di ieri sera a Catania finiscono dentro e ti salvano la partita, come è accaduto tante volte nel recente passato: troppe volte, a dire il vero, al punto da mascherare un declino già evidente sul piano atletico e del gioco nascondendosi dietro l’illusione della mentalità vincente e dello spirito di squadra. È inoltre vero che, nell’anno “giusto”, il rigore di ieri sera sull’uscita di Castellazzi su Bergessio non sarebbe stato fischiato. Ma se siamo onesti, è altrettanto vero che, in un passato non lontano, in tema di tiri dagli undici metri l’Inter ha a sua volta beneficiato di errori arbitrali a suo favore.
Il rischio maggiore per l’Inter 2011-12 è quello di continuare a campare sulla gloria e sui fasti del passato che fu, proprio come fece il Milan dopo la vittoria di Champions League 2007 propiziata dal braccino lesto di Inzaghi.
Né gli interisti possono rifugiarsi nel lacrimoso rimpianto per Mourinho – secondo chi scrive, il primo colpevole del tracollo dei suoi ex-uomini -, e nei nostalgici paragoni fra lo Special Arrogant e i suoi malcapitati successori sulla panchina nerazzurra. Questi ultimi, oltre ad aver ereditato una squadra logora, hanno dovuto fare i conti con una campagna acquisti improntata all’estremo risparmio, con l’impossibilità di effettuare una preparazione atletica decente e, di conseguenza, con uomini sempre più macilenti e falcidiati dagli infortuni.
Nei giorni scorsi, Rafa Benitez si è giustamente tolto qualche sassolino dalla scarpa. L’ex-mister nerazzurro ha ragione da vendere quando rivendica disparità di trattamento rispetto al suo predecessore e rivale Mourinho. Che la colpa del declino dell’Inter non fosse sua, lo dimostrano i fatti. Per risollevare la squadra, ormai logora, non sono bastate né la parlantina di Leonardo, né le innovazioni di Gasperini. Quanto all’esperienza e all’ottimismo di Ranieri, nulla possono contro i muscoli plurirattoppati e la preparazione atletica inesistente dei suoi ragazzi, sacrificata sull’altare del business economico transoceanico. Può far sorridere che, nello staff tecnico nuovo di zecca di FC Internazionale, figurino ben 3 preparatori di recupero e 2 terapisti della riabilitazione, quasi il reparto fisioterapico avesse chiesto i rinforzi.
Vale lo stesso discorso. Servono innesti nuovi – o meglio, questi ultimi servivano già un anno fa quando li chiedeva disperatamente Benitez e Moratti aveva deciso di tirare i cordoni della borsa. Serve aria nuova nell’agonizzante centrocampo nerazzurro, dove il Cuchu Cambiasso non è eterno e dove Thiago Motta e Stankovic sono ormai staffettisti fissi dell’infermeria. Serve il tempo per la necessaria preparazione atletica estiva, ridottosi al nulla.
Serve – anche nel calcio – studiare la storia, per evitare di ripetere gli errori di megalomania commessi un paio di anni fa dal Milan, credutosi eterno in virtù del suo passato. Servono l’umiltà e l’onestà intellettuale per riconoscere gli sbagli commessi e per smettere di imputare la responsabilità del declino nerazzurro agli ultimi allenatori, “colpevoli” soltanto di essersi visti presentare il conto degli eccessi e degli errori di Mourinho.
22 Risposte a “CRISI INTER: EFFETTO MILAN 2007?”
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The Hacker said
Ma allora Moratti lasci, possibilmente prima di averci portati in B…
Di Rotta su San Siro said
Eravamo partiti bene. Certo, poi ci siamo disuniti. Non voglio attaccarmi all’arbitraggio e al rigore quantomeno dubbio, ma quell’episodio ha falsato il corso della partita. Un pareggino sarebbe stato più equo.
Taribo said
La colpa è anche di Branca, sopravvalutato in virtù dei recenti successi. Con i soldi incassati dalla cessione di Eto’o si sarebbe potuto comprare qualcuno di meglio dei vari Alvarez, Forlan e Castaignos…
Rossonero Forever said
Per quanto tempo ancora devo leggere del braccio di Inzaghi?
Ladycalcio said
Ancora a lungo, caro il mio Rossonero!
Domenico A. said
Chiaro che la colpa non è di Ranieri, come non lo era di Leonardo o di Benitez. Il calo dell’Inter è fisiologico, proprio di qualsiasi squadra che, dopo essere arrivata all’apice, imbocca la parabola discendente. D’accordissimo sul discorso dei rinforzi. Questione è che Moratti non ci sente.
Luisito27 said
Presidente, la prego soltanto di non farci conoscere la B.
Pia Nerazzurra said
La stagione è ancora lunghissima. Forza ragazzi, non perdetevi di morale!
Zebra said
Io mi godo la vetta della classifica ed è come se fossi su una montagna a guardar giù con il binocolo verso quei tapini nerazzurri che se la prendono con l’arbitro 😀
highlander57 said
Lucida analisi, perfettamente condivisibile ! Il problema (ma anche la nostra miglior risorsa, in passato) sono i soldi del Presidente che non arrivano più … mentre la competenza (del Presidente e di altri …) latita !!
Ladycalcio said
Purtroppo, la competenza del Presidente (e di altri), ha sempre lasciato a desiderare. Se poi vengono a mancare anche le risorse finanziarie…
Forza Milan said
Non mi sembra un paragone. Innanzitutto il Milan ha vinto molto di più dell’Inter, che si è subito squagliata dopo la prima vera vittoria europea. Ha mantenuto più a lungo il suo organico, mentre l’Inter non ha neppure fatto in tempo a godersi la Champions che subito c’è stato l’addio di Mourinho, condito dalle inevitabili polemiche e seguito da litigi e addii. Gli interisti, oltre a non saper perdere, non sanno neppure vincere e festeggiare.
Ladycalcio said
Il paragone è riferito esclusivamente all’essersi montati la testa credendosi “immortali”, senza vedere per tempo la necessità di rinforzarsi e di sostituire certi uomini.
Sul resto, purtroppo, devo darti ragione.
Arcimboldo said
Mou li ha rotti tutti
The Night Rider said
Vedere l’Inter in quella posizione di classifica fa star male
Caffé Colombia said
Comunque sia, W Ivam Ramiro e il suo ritorno!
Lenticchia di Castelluccio said
Matrix non avrà qualche penna amichetta anche nei siterelli Internet, dato che ormai i media “ufficiali” non ce la fanno più a tenerlo in piedi?
Il Cuchu di Brescia said
Cambiasso non è eterno, ma finora ha sempre svolto egregiamente il suo compito. Non lo vedo scoppiato, forse avrebbe solo bisogno di un po’ di turnover. Tutti devono tirare il fiato, ogni tanto!
Marmaduc said
Alvarez non è Eto’o. Ranieri non è Mourinho. Ecc ecc
Luca said
Moratti deve riaprire immediatamente i cordoni della borsa a gennaio, altrimenti saranno guai seri.
MG said
Con il Lille si è vista una squadra più attiva e concreta, ma non illudiamoci. Come prima avevamo avuto un po’ di sfortuna e non eravamo morti, adesso non siamo guariti.
Pupi86 said
Vero. Sempre che non siano esasperate, anche le statistiche servono a capire.